Applicando le indicazioni del CC del PMLI e di Scuderi
Il contributo dei marxisti-leninisti alla mozione 2 del XVI Congresso Cgil

"Noi dobbiamo lottare in prima fila per la vittoria della mozione 2 'La Cgil che vogliamo', ma al contempo dobbiamo illustrare con decisione e con determinazione la nostra proposta del sindacato unico di tutti le lavoratrici e lavoratori, le pensionate e i pensionati basato sulla democrazia diretta e sul potere contrattuale e sindacale alle Assemblee generali degli uni e degli altri in ogni luogo e ambiente" aveva affermato nelle sue conclusioni Giovanni Scuderi alla 2ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI tenutasi il 7 febbraio scorso. "Dobbiamo crearci una nostra base - aveva aggiunto - e riunire le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate, i pensionati militanti e simpatizzanti del Partito nella Corrente sindacale di classe. In ogni caso dobbiamo sapere organizzare e mobilitare chi è più vicino alle nostre posizioni. Non è sufficiente fare un bel discorso e raccogliere degli applausi occorre adoperarsi per organizzare i nostri sostenitori".
"Nel lavoro sindacale - aveva detto Scuderi nella stessa circostanza - dobbiamo stare attenti a non cadere nell'operaismo o nell'opportunismo di destra. Nel primo caso ci stacchiamo dalla maggioranza dei lavoratori e dei pensionati, nel secondo caso finiremmo alla coda e al servizio di chi sta alla nostra destra. Quando si tratta di scegliere di votare - aveva specificato - occorre capire bene qual è la situazione concreta e prendere la posizione tattica più favorevole, ma mai venendo meno ai principi e alla linea e alle indicazioni sindacali del Partito. Anche a rischio di essere momentaneamente isolati" perché "verrà il tempo in cui questo isolamento andrà a gambe all'aria e trionferanno il Partito e la classe operaia". Scuderi concludeva esortando a conquistare "voti e posti dirigenti nella Cgil".
Queste preziose e penetranti indicazioni, unitamente alla relazione del compagno Emanuele Sala hanno ispirato e dato sicurezza e forza ai militanti e ai simpatizzanti del PMLI impegnati nel XVI Congresso nazionale della Cgil, permettendo loro in generale e nella maggioranza dei casi di ottenere buoni se non ottimi risultati. Anche se l'iter congressuale non è ancora terminato, sono infatti tuttora in corso i congressi nazionali di categoria ai quali seguirà a Rimini (dal 5 all'8 maggio) l'Assise nazionale confederale, possiamo tirare un primo bilancio decisamente positivo, considerando i rapporti di forza e le scorrettezze antidemocratiche messe in atto dalla mozione Epifani. Dove sono stati presenti, a partire dai congressi di base nelle categorie dell'industria, metalmeccanici, chimici, edili e legno, alimentaristi, nel pubblico impiego, nella scuola e nella comunicazione, e tra i pensionati, hanno applicato al meglio la linea sindacale e congressuale del Partito, hanno svolto un ruolo attivo con spirito combattivo, hanno fatto fronte unito con i sostenitori della mozione due congressuale, sono intervenuti nel dibattito in modo efficace e convincente, in molti casi hanno raccolto i consensi per essere eletti come delegati nei congressi successivi (provinciale e poi regionale di categoria, di Camera del lavoro e regionale Cgil) e/o come membri dei direttivi territoriali ai vari livelli.
Tra i vari aspetti che hanno caratterizzato i lavori dei congressi, tutti importanti, è l'intervento nel dibattito che ha rappresentato, per i militanti e simpatizzanti del PMLI, il momento più significativo; perché tramite esso si sono potuti qualificare politicamente e sindacalmente e hanno potuto portare un contributo originale, oltre le stesse posizioni della mozione congressuale di Moccia e Rinaldini, in particolare sulla denuncia di Berlusconi come il nuovo Mussolini e della politica del suo governo finalizzata a realizzare la terza repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista, interventista e razzista, e sulla proposta del sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, da costruire dal basso e fondato sulla democrazia diretta.
Tra le compagne e i compagni che in questo senso meritano essere citati: la compagna Antonella Casalini anzitutto, insegnante, che ha ottenuto copiosi risultati nei congressi della Flc-Cgil (Federazione lavoratori della conoscenza) che raggruppa scuola, università e ricerca. Ciò a partire da quello di base e poi su a quello provinciale, a quello regionale e infine a quello nazionale tenutosi dal 14 al 17 aprile a San Benedetto del Tronto, dove ha pronunciato nel dibattito un forte e qualificato intervento. Risultati questi importanti frutto dell'impegno e delle capacità operative della compagna, la quale avrebbe avuto, peraltro, la possibilità di essere candidata al direttivo regionale della Flc-Cgil, ma vi ha rinunciato per i suoi impegni di Partito.
Il compagno operaio Andrea Cammilli che ha partecipato con successo al congresso di base della Filctem (chimici, tessili abbigliamento) a Fucecchio, a quello comprensoriale di Pisa, a quello di Camera del lavoro sempre di Pisa e infine a quello regionale di categoria della Toscana. Il compagno Cammilli è stato eletto membro del direttivo della Filctem di Pisa. Il compagno operaio Denis Branzanti che si è fatto valere sia nel congresso di base che in quello territoriale della Fillea (edili e legno) di Forlì. Il suo intervento è stato sottolineato da forti applausi dalla platea.
Il compagno operaio Massimo Antero che nel congresso della Fiom di Messina è stato eletto nel direttivo provinciale e delegato per la seconda mozione nel congresso regionale dei metalmeccanici della Sicilia. Il compagno Gabriele Urban al congresso provinciale della Funzione pubblica di Biella, che si è fatto apprezzare nel suo intervento, specie quando ha attaccato la controriforma Brunetta e ha difeso i diritti dei lavoratori pubblici ottenendo l'elezione nel direttivo provinciale di categoria. Il compagno Giovanni Scuderi ha partecipato come semplice iscritto all'Assemblea della Lega pensionati Spi-Cgil del suo quartiere e ha votato per la mozione 2.
Tra i simpatizzanti, ricordiamo i contributi dei compagni Andrea, Fabrizio e Alberto Signifredi, eletto quest'ultimo nel nuovo Comitato direttivo provinciale della Flai-Cgil di Parma.
Non è stato facile per i nostri militanti e per i simpatizzanti condurre la battaglia congressuale con fermezza, sostenere la seconda mozione e più in generale la linea sindacale del Partito con coerenza senza temere di rimanere isolati ed essere esclusi dai direttivi e dalla partecipazione ai congressi superiori. L'atteggiamento di tutti è stato impeccabile, tranne uno che, per opportunismo di destra e ambizioni personali non ha tenuto queste posizioni.
A queste compagne e compagni e a tutti gli altri che hanno partecipato ai congressi della Cgil vanno il caloroso ringraziamento del Partito e un elogio per l'impegno profuso, per i sacrifici sostenuti, per il contributo apportato, per i risultati ottenuti. Tramite loro abbiamo fatto una nuova e ulteriore esperienza sindacale che fa più forte il Partito, esperienza che dovremo mettere a frutto per il presente e il futuro. Ciò anche in base a come si concluderà a maggio il congresso nazionale e cosa decideranno i sostenitori de "la Cgil che vogliamo", ovvero se rimarranno uniti e si trasformeranno in "Area programmatica della Cgil" oppure se concluderanno lì questa alleanza congressuale composta da tre segretari generali di categoria Fiom, FP e Bancari più altri segretari nazionali di categoria e confederali.
In ogni caso noi continueremo con rinnovata forza a sviluppare il lavoro sindacale per migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operai, dei lavoratori e dei pensionati, per sviluppare la lotta di classe contro i capitalisti e il governo dei capitalisti, per spostare a sinistra la lotta sindacale, la Cgil e il movimento sindacale, per unire tutta la sinistra sindacale dentro e fuori la Cgil, continueremo a lavorare per costruire la Corrente sindacale di classe composta da militanti e simpatizzanti del Partito per realizzare il sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati. Continueremo a chiedere lo sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale a Roma per abbattere il nuovo Mussolini e sbarrare il passo alla terza repubblica.

21 aprile 2010