Non sarebbe più utile alla causa che il PMLI difendesse i Maestri dall'interno del Prc?
Come giudicate l'alleanza tra Mao e Pol Pot con gli Usa?

Cari compagni del PMLI,
sono una call-center palermitana, militante di Rifondazione Comunista e come voi fervente stalinista.
Quando adolescente comincia il mio interesse per la politica, devo ammettere che la propaganda reazionaria mi aveva convinto sulla negatività della figura di Stalin "dittatore sanguinario" ma in seguito, leggendo libri autorevoli come "Stalin: un altro punto di vista" di Ludo Martens, ho radicalmente cambiato idea. Critico moltissimo il mio partito per aver cancellato la gloriosa esperienza marxista-leninista dal suo fare politica però al tempo stesso non posso non notare che la strategia del PMLI, pur essendo l'autentico erede ideologico dei maestri del proletariato, si riduce a un settarismo velleitario che non è utile alla causa dei lavoratori, i quali molto spesso non sono neanche a conoscenza dell'esistenza del PMLI.
Per difendere meglio Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao facendo in modo che il loro grande lavoro non vada disperso nei meandri della nostra società catto-capital-fascista non sarebbe meglio confluire in un unico, grande (si fa per dire, purtroppo) partito comunista in cui tentare di far andare al vertice le nostre idee che per comodità definisco marxiste e ortodosse? Ciò è quello che, nel mio piccolo, sto cercando di fare.
Un'ultima cosa: come giudicate la diplomazia del ping-pong cinese culminata nell'incontro amichevole tra Mao e Nixon e che giudizio date del fatto che Pol Pot, filo-Pechino e anti-Mosca, venne sostenuto dagli americani? Per me l'alleanza con gli Usa è l'unica macchia di questi due grandi uomini del comunismo.
Gloria eterna ai martiri del comunismo!
Coi Maestri vinceremo!
Saluti comunisti.
Roberta - Palermo

Cara compagna,
ci fa un immenso piacere sapere che anche tu consideri Stalin un grande maestro del proletariato internazionale. Ma ciò non può essere solo un fatto culturale e ideale. Vanno messi in pratica i suoi insegnamenti. Uno dei quali è quello di edificare un partito sulla base del marxismo-leninismo separandosi dai revisionisti e dai riformisti. E' esattamente quello che stiamo facendo noi dal 1967. Questa nostra coerenza si può definire "settarismo velleitario"? Non ci pare proprio, perché le nostre porte sono spalancate a tutti gli autentici comunisti, cioè a coloro che vogliono combattere e abbattere il capitalismo e conquistare il socialismo con la rivoluzione proletaria. Detto ciò noi siamo assolutamente disponibili ad allearci con tutte le forze politiche, sociali, sindacali, culturali e religiose sulle questioni di comune interesse e che vanno a vantaggio della classe operaia, delle masse e delle nuove generazioni. Ma questa larga politica delle alleanze è un'altra cosa rispetto alla concezione e alla composizione del Partito del proletariato.
Certamente "sarebbe meglio confluire in un unico, grande partito comunista". Ma quale sarebbe questo partito? Al di fuori del PMLI non ne vediamo altri. Quelli che si chiamano tali sono diretti da imbroglioni trotzkisti e sono manifestamente anticomunisti e controrivoluzionari. Possibile che tu non ne sia cosciente? Stalin e la pratica sociale non ti hanno insegnato nulla in proposito?
Il fatto che il PMLI sia poco o per niente conosciuto dalle larghe masse non dipende certo da noi ma dal rigido black-out dei media, compresi quelli dei falsi partiti comunisti che ad esempio cestinano regolarmente i nostri comunicati stampa, come fanno i media del neoduce Berlusconi.
Forse dovresti approfondire di più queste questioni e la conoscenza della linea, delle lotte e della vita del PMLI. Noi siamo disponibili a darti una mano.

Mao e Nixon
L'incontro di Mao con Nixon fu un incontro tattico, che giovò alla Cina socialista e al movimento rivoluzionario mondiale. Fu criticato dai trotzkisti, dagli anarchici e dagli "ultrasinistri", accecati dal settarismo, dal "purismo" e incapaci di sfruttare tutte le contraddizioni per sviluppare la lotta di classe. Stesso discorso si può fare con Pol Pot che sfruttava tutte le contraddizioni nazionali e internazionali per mandare avanti la rivoluzione nel suo Paese.
I comunisti cambogiani conquistarono il potere non con l'appoggio dell'imperialismo americano ma contro tale imperialismo. Successivamente, quando il legittimo governo della Cambogia fu rovesciato dall'aggressione vietnamita ispirata, sobillata, finanziata e protetta dal socialimperialismo sovietico, Washington appoggiò Pol Pot. In un primo momento, poi gli voltò le spalle e ora ha messo sotto processo i khmer rossi.
Abbiamo l'impressione che tu sia in buona fede e che tu abbia dei nobili sentimenti proletari e comunisti. Ma allo stesso tempo, permettici di dirtelo, ci pare che tu abbia una debole formazione marxista-leninista e antirevisionista. Se è così, è nostro dovere rivoluzionario dirti che devi studiare di più il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la storia della lotta tra il marxismo-leninismo e il revisionismo in Italia e a livello internazionale. Ciò è essenziale, come lo è stato per noi, se vuoi veramente essere utile alla causa del socialismo e del proletariato. Anche per rispettare la memoria dei martiri del comunismo, la cui gloria è immortale.
Saluti marxisti-leninisti.
Coi Maestri vinceremo!

13 gennaio 2010