Elezioni presidenziali in Polonia
Il reazionario Komorowski batte il clericofascista Kaczinski
Il 45% degli elettori ha però disertato i seggi del ballottaggio

In Polonia domenica 4 luglio ha avuto luogo il secondo turno delle elezioni presidenziali. I due candidati a contendersi l'agognata poltrona presidenziale erano il reazionario del PO (Piattaforma civica) Bronislaw Komorowski e il clericofascista del Pis (Legge e giustizia) Jaroslaw Kaczinski. Alla fine a spuntarla è stato il candidato del PO Komorowski, il quale ha ottenuto il 53% dei voti validi a confronto del 47% dei voti ottenuti da Kaczinski. Alto è stato l'astensionismo. Il 45% degli aventi diritto non si è nemmeno presentato ai seggi. Komorowski è stato sostenuto oltre che dagli elettori del PSL (Popolari polacchi) con i quali il PO forma la coalizione di governo capeggiata da Tusk, anche dalla Sld (Alleanza delle sinistre democratiche) che, raccogliendo l'appello dell'ex presidente polacco nonché rinnegato del comunismo Alexander Kwasiniewski, alla vigilia del ballottaggio aveva invitato gli elettori della "sinistra" borghese a votare per il reazionario Komorowski. Il segretario del PPP (Partito polacco del lavoro), il trotzkista Boguslaw Zietek, prima del secondo turno ha invece pilatescamente dato libera scelta ai propri elettori e militanti.
I voti per il segretario fascista del Pis Kaczinski sono invece venuti dai monarco-fascisti del UPR (Unione della politica reale), dai bigotti della Destra polacca e dagli elettori del voltafaccia Kornel Morawiecki.
Il neopresidente della nuova Polonia dei "Pan" (proprietari terrieri) ha in programma di privatizzare l'educazione pubblica con in testa le università, la sanità ed altri settori minori statali. Di fronte a questo macello sociale che le masse popolari polacche saranno prima o poi costrette a subire l'unica cosa da fare è scendere in piazza e uniti in massa far cadere questa bandaccia reazionaria.

Pao - Polonia
7 luglio 2010