Pur di carpire voti, i radicali e il "centro-sinistra" si servono anche di stragisti neri
Gli ex terroristi fascisti Fioravanti e Mambro fanno propaganda per Emma Bonino
I collaboratori della candidata del "centro-sinistra" a governatrice del Lazio hanno sulle spalle 17 ergastoli e la strage di Bologna

Questa volta veramente non ci sono parole per definire la strategia elettorale del "centro-sinistra" che alle regionali del Lazio non solo ha deciso di appoggiare la candidata radicale, anticomunista e ultraliberale, Emma Bonino; ma, pur di raccattare qualche voto in più, Bersani, Diliberto, Ferrero, Vendola e Salvi non hanno avuto nessuna difficoltà a imbarcare nello staff elettorale gli ex terroristi neri Giusva Fioravanti e Francesca Mambro che, attraverso l'associazione "Nessuno tocchi Caino", sono già al lavoro per dare il loro "gradito contributo" alla propaganda elettorale della Bonino e di tutto il "centro-sinistra".
La notizia, tenuta ben nascosta ai propri militanti dagli imbroglioni politici della cosiddetta "sinistra radicale" (ossia Pdci, Prc, Socialismo 2000, riuniti nella Federazione della Sinistra, e Sinistra Ecologia e Liberta'), è venuta alla luce a margine dello scandalo Fastweb-'ndrangheta che nei giorni scorsi ha portato in carcere il dimissionario senatore Pdl Di Girolamo e altre 58 persone per riciclaggio di denaro sporco fra cui spicca l'imprenditore romano Gennaro Mokbel legato all'estrema destra eversiva e alla banda della Magliana. In una telefonata intercettata dagli inquirenti e acquisita agli atti dell'inchiesta, Mokbel afferma infatti di aver dovuto tirar fuori "un milione e quattrocento mila euro" per la libertà di Francesca Mambro che, effettivamente, pur essendo stata riconosciuta colpevole dell'uccisione di 95 persone, condannata a 9 ergastoli e a 84 anni e 8 mesi, ha scontato in carcere appena 16 anni. Mentre Fioravanti è stato riconosciuto colpevole con sentenze passate in giudicato della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e dell'omicidio di altre 93 persone, ma ha passato in carcere solo 26 anni.
Chiamati a dar conto pubblicamente, Fioravanti e la Mambro (che insieme lavorano nell'associazione "Nessuno tocchi Caino" e sono quindi alle dipendenze della Bonino) hanno ammesso il loro impegno per la campagna elettorale di Emma Bonino con tanto di dichiarazioni di stima e affetto nei confronti della candidata radicale che, il 28 febbraio alla platea di Sinistra Ecologia e Libertà, convocata al teatro Vittoria di Roma per il lancio della lista nel Lazio, ha avuto anche il coraggio di lanciarsi contro la "campagna ostile nei confronti di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, militanti che hanno pagato il loro debito con la giustizia - quindi, ha chiosato la Bonino - Quando si cita la Costituzione, valga per tutti: l'art. 27 affida alla pena la funzione di rieducare il condannato, la pena non è tortura. Non si ignora il passato di alcuno, ma non si inchioda alcuno al proprio passato".
E pensare che appena 48 ore prima, il 26 febbraio, il portavoce della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, intervenendo alla presentazione delle liste e dell'apertura della campagna elettorale all'Alpheus aveva fraudolentemente affermato che: "Un voto a Emma Bonino è un voto contro il governo del malaffare, delle mazzette e dei rapporti con la malavita". Sic! "La Federazione della Sinistra ha sottoscritto un accordo con la candidata alla presidenza Bonino" tra cui evidentemente rientra anche il "diritto" dei terroristi neri e degli stragisti ad essere riabilitati purché ci aiutino a ottenere qualche voto in più!
Per niente scandalizzata si è detta la segretaria regionale del Prc, Loredana Fraleone, che a nome della Federazione ha affermato: "La nostra è una lista che rappresenta a 360 gradi la società civile. Una lista dunque aperta, anche con una forte presenza di donne, che ancora oggi faticano a trovare spazio in politica" ivi compresa la "povera" Mambro di cui apprezzano l'impegno al loro fianco in questa campagna elettorale!
Mentre il capo degli imbroglioni revisionisti del Pdci, Diliberto, nel tentativo di salvarsi la faccia davanti alla sacrosanta indignazione della base, ha emesso una grottesca "nota di protesta" in cui si definisce "indecente che pluriomicidi, condannati con sentenza passata in giudicato, collaborino, seppur in terza fila, alla campagna elettorale del candidato del centrosinistra del Lazio Emma Bonino"; ma, da buon opportunista si guarda bene dal chiedere sia la rimozione dei due terroristi neri dal comitato elettorale, sia un approfondimento delle indagini sui loschi affari tra Mokbel, Fioravanti e Mambro e gli intrecci politici con la destra eversiva e la banda della Magliana.

10 marzo 2010