Firenze
Pieno successo della festa in Piazza dell'Isolotto. Il corteo salutato e applaudito dalla popolazione. Interventi di Rsu e lavoratori Gkn, Galileo, Eutelia. Raccolte circa 300 firme contro la privatizzazione dell'acqua. Critiche al sindaco Renzi che ha fatto lavorare per il 1° Maggio. Asfissiante presenza delle "forze dell'ordine"

Redazione di Firenze
La tradizionale celebrazione del Primo Maggio in Piazza dell'Isolotto a Firenze si è svolta in un clima di crescente e sentita partecipazione. Un bel successo che ha premiato gli sforzi degli attivisti del Comitato ad hoc, come sempre generosi e infaticabili nel lavoro di organizzazione e propaganda. Al Comitato, insieme a numerosi altri organismi, aderisce la Cellula "Nerina 'Lucia' Paoletti" di Firenze del PMLI, che partecipa attivamente all'iniziativa che da anni ormai ha una valenza cittadina.
La piazza, addobbata con le bandiere rosse, una mostra sulle origini e la storia del Primo Maggio, in occasione del 120° anniversario, e una mostra sulle lotte di quest'ultimo anno ha accolto in un clima festoso e proletario gli oltre 350 partecipanti al pranzo autoprodotto, un record gestito con successo grazie alla collaborazione di tutti. Numerosi come sempre i giovani ma tutte le fasce d'età erano ben rappresentate. Quest'anno per la prima volta il consiglio di quartiere 4 ha concesso il proprio contributo all'iniziativa, il presidente Giuseppe D'Eugenio ha partecipato al pranzo.
In piazza c'era uno stand del Comitato acqua pubblica che nell'occasione ha raccolto le firme per i tre referendum. Militanti di Firenze e di Scandicci del PMLI hanno partecipato attivamente alla raccolta. La fila per firmare è durata per quasi tutto il pomeriggio e si sono contate circa 300 firme.
Presente anche uno stand organizzato dalla sezione "Oltrarno" dell'ANPI e di sostenitori di "Libera Terra", con il proprio materiale.
Durante il pranzo il Comitato, con un intervento applaudito da tutti, ha espresso solidarietà ai lavoratori del commercio in sciopero e denunciato la decisione del sindaco piddino Matteo Renzi di far lavorare i dipendenti Ataf e del commercio, che apre alla cancellazione del Primo Maggio come giornata festiva per tutti i lavoratori, un modo per svilire e via via cancellare questa conquista ottenuta con il sangue.
Al termine del pranzo il caloroso brindisi al Primo Maggio, accompagnato dal canto collettivo dell'Internazionale. Quindi l'intervento della Rsu Gkn, rappresentata da Michele Di Paola eletto per la Fiom-Cgil, che, dopo aver riportato l'esperienza della Gkn, ha denunciato gli accordi separati e il ruolo anti-lavoratori di Cisl e Uil.
In questo clima di lotta ha preso il via il previsto corteo, aperto dalle bandiere rosse sventolate da due bambine, dal pupazzo di un combattivo operaio e da un fantoccio che raffigurava Berlusconi come un repellente bacone realizzato con dei palloncini neri e manovrato da due giovanissimi. C'erano poi gli striscioni "W il Primo Maggio; lottiamo uniti; lavoro e diritti; W l'antifascismo". I manifestanti, 150 secondo la questura, hanno percorso via dell'Isolotto per poi salire sull'argine dell'Arno e ritornare alla passerella delle Cascine accompagnati da canzoni di lotta e partigiane rilanciate dall'altoparlante. Sono stati lanciati slogan come "Viva il Primo Maggio", "Articolo 18 non si tocca, lo difenderemo con la lotta", "Lavoro, lavoro, lavoro", "Vogliamo solo tre espulsioni: Bossi, Fini e Berlusconi", "Primo Maggio macché lavorare, vogliamo tornare a manifestare".
Arrivati alla passerella, mentre in tanti salutavano, applaudivano e fotografavano il corteo, gli striscioni sono stati appesi lungo una spalletta del ponte. Accompagnato da "Chi non salta Berlusconi è" il fantoccio di Berlusconi è stato fatto volare via con l'augurio e la volontà di liberarsi finalmente e per sempre del neoduce e del regime neofascista che si sta affermando. Una cappa soffocante che è calata anche su Piazza dell'Isolotto: per la prima volta le "forze dell'ordine" hanno ostentato la propria presenza guardando a vista e spiando i colloqui dei partecipanti con un fare intimidatorio che ha smentito la parole della loro dirigente che aveva dichiarato: "saremo una presenza discreta". A lato della piazza erano schierate due macchine e una camionetta dei carabinieri e una macchina della polizia.
Altro segnale del neofascismo che avanza un manifesto degli squadristi di Forza nuova, provocatoriamente affisso sulla cabina del telefono della piazza e prontamente oscurato dagli organizzatori. Nelle discussioni in piazza è emersa la coscienza che siamo ormai in un regime neofascista.
La giornata è proseguita con giochi collettivi, ancora interventi di lavoratori che hanno denunciato la situazione delle rispettive aziende: Luca dell'Agile-Eutelia da mesi senza stipendio e ancora senza cassa integrazione e soprattutto senza prospettive per il futuro, e Alessandro della Selex-Galileo dove proprio in questi giorni è stato presentato un piano di riorganizzazione che mette in pericolo numerosi posti di lavoro. Ha preso la parola anche Gianfranco Tomassini del Comitato acqua pubblica che ha rilanciato le motivazioni della battaglia contro la privatizzazione dell'acqua.
L'iniziativa si è conclusa con il concerto di quattro gruppi giovanili, con la piena soddisfazione dei partecipanti e col generoso e spontaneo contributo di molti per pulire e riordinare la piazza.

5 maggio 2010