Tra i 100 mila manifestanti convenuti a Roma, una delegazione del PMLI diretta da
Enrico Del Golfo
UN FIUME DI STUDENTI
SOMMERGE GLI "STATI GENERALI''DELLA SCUOLA DI MORATTI E DEI PADRONI
Picchiati ed espulsi
dall'auditorium gli studenti contestatori di Berlusconi e della Moratti. Fischiato in
piazza il rinnegato guerrafondaio Folena
LA POLIZIA A PIEDI E A CAVALLO PROTEGGE I GOVERNANTI RINCHIUSI NEL PALAZZO DEI
CONGRESSI
Dal capo delegazione
del PMLI
Giovedì 20 dicembre si è svolta una grande manifestazione a Roma che rimarrà negli
annali delle lotte studentesche del nostro Paese. Superando mille impedimenti, dalle
intimidazioni dei fascisti Fini e Scajola e dei mass media di regime ai lunghissimi,
estenuanti e gelidi viaggi di notte (come è accaduto agli studenti provenienti dalla
Sardegna, dalla Liguria, dal Trentino, dalla Sicilia, dalla Puglia e dalla Calabria)
decine di migliaia di studenti provenienti da tutte le regioni d'Italia hanno raggiunto la
capitale per contestare la parata neofascista degli "stati generali'' della scuola
voluti da Berlusconi e Moratti per autoleggittimare il nero e antipopolare progetto
controriformatore elaborato dal docente Bertagna. Gli studenti hanno invaso fin dal primo
mattino il quartiere Eur, attendendo poi a lungo l'arrivo di altri treni e pullman
"inspiegabilmente'' fermi per lungo tempo alle porte di Roma, per dar vita poi ad un
breve, ma grande e combattivo corteo che da piazza dell'Industria si è snodato fino a
raggiungere, circondare ed "assediare'' la megastruttura del palazzo dei congressi
protetta da un enorme schieramento di "forze dell'ordine'' in assetto antisommossa.
Una delegazione del PMLI composta da compagni romani e partenopei e diretta dal compagno
Enrico Del Golfo, al suo arrivo al concentramento iniziale è stata accolta dal benvenuto,
gridato con il megafono, di un folto gruppo di studentesse e studenti romani che subito
hanno scandito gli slogan dei marxisti-leninisti "no alla scuola dei padroni, via
Moratti e Berlusconi'' e "come vogliamo la scuola diventi: pubblica, gratuita e
governata dagli studenti''; e inoltre hanno cantato più volte e con grande energia
"Bella Ciao'' e "Bandiera Rossa''. I marxisti-leninisti hanno poi diffuso
migliaia di volantini e decine e decine di copie de "Il Bolscevico'' e delle
rivendicazioni per la scuola del Nuovo Programma d'azione, intrecciando discussioni sulla
controriforma Moratti, fotocopia annerita di quelle portate avanti dai ministri Berlinguer
e De Mauro, e sulla sanguinosa repressione fascista orchestrata dal neoduce Berlusconi a
Genova, ancora negli occhi degli studenti genovesi e livornesi. Superfotografato e ripreso
il cartello del PMLI con da un lato "Guerra totale al governo guerrafondaio del
neoduce Berlusconi. Per l'Italia unita, rossa e socialista'' e dall'altro "Abbasso
gli stati generali della scuola della Moratti e dei padroni. Viva la scuola pubblica,
gratuita e governata dalle studentesse e dagli studenti''.
Tra i 100 mila manifestanti erano presenti centinaia di studenti dell'Uds e della Sinistra
giovanile, giovani no-global, numerosi docenti, di cui alcuni aderenti ai Cobas della
scuola; c'erano anche, per un tratto di corteo, l'uno a fianco all'altro i falsi comunisti
Bertinotti e Diliberto e il guerrafondaio Folena, quest'ultimo sonoramente fischiato dalle
masse studentesche.
Al concentramento finale veniva annunciato dal megafono che alcuni studenti invitati al
convegno erano stati picchiati e buttati fuori dal palazzo dei congressi per avere osato
contestare Berlusconi e la Moratti e alzare dei cartelli contro la privatizzazione della
scuola. Il finto e preconfezionato "dibattito'' ha visto gli interventi dei giovani
studenti fascisti di "Azione universitaria'' e di quelli di "Forza Italia'' e
dell'"Azione cattolica'' per dar forza ai progetti illustrati dal neoduce e dalla
Thatcher di Viale Trastevere che mentre le squadracce del servizio d'ordine entravano in
azione per mettere a tacere "i contestatori'' hanno avuto il coraggio di inneggiare
alla democrazia.
Ciononostante la consacrazione del nero disegno scolastico cercata da Berlusconi e dalla
Moratti che puntavano a ottenere l'adesione di tutte le componenti della scuola è
miseramente fallita, sommersa dalla rivolta studentesca. All'esterno dei palazzi del
ventennio invece si è svolta una grande e coraggiosa manifestazione che ha sfidato a viso
aperto e dato un duro colpo all'arroganza del governo in camicia nera del neoduce
Berlusconi e dei suoi servi, affossatori della scuola pubblica. Una combattiva studentessa
del Liceo Caccioppoli di Napoli sintetizzando la grande giornata di lotta ha dichiarato:
"Gli abbiamo rovinato la festa.... Quella che doveva celebrare la scuola a pagamento,
l'istruzione dei ricchi e del potere''.
Con la manifestazione di Roma le masse studentesche hanno inferto un colpo durissimo alla
Moratti e al governo, adesso si tratta di mantenere alta la mobilitazione, creare un unico
grande movimento studentesco nazionale e andare fino in fondo nella battaglia per
affossare la scuola e le università della seconda repubblica capitalista, neofascista,
presidenzialista e federalista e conquistare la scuola e l'università pubbliche, gratuite
e governate dalle studentesse e dagli studenti che non potrà non passare per
l'abbattimento del governo guerrafondaio del neoduce Berlusconi.
3 gennaio 2001
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