Approvata dalla Camera la legge per le "guardie verdi"
La forestale diventa quarta forza di polizia
Votato anche dalla Margherita il provvedimento da sempre perseguito dai fascisti
L'Italia ha una forza di polizia in più, la quarta dopo polizia di Stato, Guardia di finanza e carabinieri. Come se il Paese non fosse già militarizzato e fascistizzato abbastanza.
Si tratta del corpo delle guardie forestali, la cui legge di riordino è stata approvata in via definitiva il 21 gennaio scorso dalla Camera. Le cosiddette "guardie verdi", infatti, rimangono un corpo unico nazionale facente capo al ministero delle Politiche agricole e forestali (diretto dal fascista Alemanno), ma potranno essere impiegate anche per funzioni di ordine pubblico, alle dipendenze del ministro dell'Interno. Anche il ministero dell'Ambiente potrà servirsene per compiti particolari.
Il ministro dell'Interno potrà ricorrere al corpo forestale "per questioni d'ordine pubblico, pubblica sicurezza, soccorso e protezione civile". Pertanto le "guardie verdi" che avranno permanentemente compiti di polizia potranno girare armate per sorvegliare l'ordine pubblico, saranno esentate dal richiamo al servizio militare e potranno usare liberamente mezzi di trasporto pubblico.
Il ministero delle Politiche agricole e forestali potrà poi stipulare apposite convenzioni con le singole regioni che richiedano l'impiego delle guardie forestali al servizio degli enti locali.
è stata risolta in questo modo la contraddizione nella maggioranza che aveva visto la Lega puntare i piedi per una trasformazione federalista del corpo delle guardie forestali, così da poter disporre in maniera surrettizia di una sorta di "polizia padana". Tant'è che i deputati di Bossi hanno votato contro il provvedimento pur se non sono usciti dall'aula come fecero quando il testo fu votato alla Camera in prima lettura un anno fa. In compenso il provvedimento ha ricevuto i sì della Margherita, che è stata elogiata per il suo appoggio dal ministro Alemanno.
Quello della militarizzazione delle guardie forestali è un vecchio cavallo di battaglia dei fascisti, e non è quindi un caso che AN, e segnatamente il rampante Alemanno, abbiano sponsorizzato più di chiunque altro il provvedimento. Evidentemente i fascisti hanno sempre avuto una certa influenza all'interno di questo corpo. Basti pensare che il tentativo di golpe Borghese del dicembre 1970 prevedeva l'impiego di un certo numero di guardie forestali per occupare il ministero dell'Interno.
"Il corpo con il provvedimento approvato diventa a tutti gli effetti la quarta forza di polizia", ha commentato soddisfatto Alemanno. "Con questa legge - ha dichiarato a sua volta il presidente della Consulta agricola nazionale di AN - si riafferma la centralità e l'unità del corpo forestale, forza di polizia dello Stato specializzata nella difesa del patrimonio agro-forestale e nella tutela dell'ambiente, del paesaggio, dell'ecosistema concorrendo altresì al servizio di ordine e sicurezza pubblica nonché al controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane".
Con la trasformazione delle guardie forestali in quarta forza di polizia il regime neofascista dà quindi un altro giro di vite alla militarizzazione capillare del Paese, già diventata ossessiva e soffocante nelle città e nei paesi di provincia, estendendola ora anche alle zone agricole e montane. Un provvedimento che si ritorcerà anche a danno delle stesse guardie forestali, che oltre ai rischi connessi con i compiti di protezione civile e dell'ambiente dovranno assumersi anche quelli di poliziotti in piena regola.
è particolarmente grave che una componente di primo piano dell'"opposizione" parlamentare si sia prestata ad agevolare questa misura che porta un chiaro marchio fascista e che si inscrive nel clima da stato di guerra che sempre più sta calando sul Paese.
10 marzo 2004