Con la scusa di "tutelare i più deboli''
Forza fascisti vuol proibire ai bambini di partecipare ai cortei
I minori di 11 anni possono però andare ai raduni religiosi
Per i genitori multe fino a 2.000 euro
Sono sufficientemente maturi e protetti dalle strumentalizzazioni quando vanno a messa o partecipano a raduni religiosi, sventolano bandierine tricolori e cantano l'inno di Mameli davanti al capo dello Stato e altre autorità politiche, sfilano in passerella come piccoli indossatori/indossatrici, posano per insulsi spot pubblicitari o partecipano a trasmissioni televisive idiote e sguaiate; ma non lo sono abbastanza per partecipare, insieme ai loro genitori, a manifestazioni e cortei di protesta in difesa dei propri diritti e bisogni elementari, come il tempo pieno scolastico attaccato dalla riforma classista della Moratti.
è questa l'aberrante "morale'' del progetto di legge di Forza Italia, che sarebbe più appropriato chiamare perciò d'ora in poi Forza fascisti, secondo il quale dovrebbe essere impedito ai bambini sotto gli 11 anni, con la scusa di tutelarli dalle "strumentalizzazioni'' degli adulti, di partecipare a cortei di protesta, pena multe salatissime per i loro genitori e i promotori delle manifestazioni. Chiarissimo in questa iniziativa il segno dello schiaffo ancora bruciante della manifestazione nazionale unitaria dei genitori e del personale della scuola in difesa della scuola pubblica e il tempo pieno, svoltasi con grande successo e risonanza a Roma lo scorso 17 gennaio, e che aveva visto la partecipazione allegra e colorata di migliaia di bambini. è stato soprattutto questo ultimo aspetto - essere messi alla berlina anche dai bambini - che deve aver fatto infuriare la Moratti e il neoduce, che evidentemente ha subito ordinato ai suoi giannizzeri parlamentari di mettere in piedi una contromossa legislativa tale da stroncare sul nascere ogni ripetizione futura di simili manifestazioni di protesta.
Il progetto è stato presentato il 3 febbraio dalla presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia, la forzista Maria Burani Procaccini, alla presenza del capogruppo dei deputati di Forza fascisti, Elio Vito, e del coordinatore nazionale dei giovani del partito, Simone Baldelli, che ha fatto questa minacciosa precisazione: "Mi auguro che non ci sia bisogno di approvare questa legge, ma che si arrivi ad una stretta di mano tra persone perbene e si eviti così il ripetersi di episodi come quelli che si sono avuti con la manifestazione contro la riforma Moratti''.
In altre parole, se l'agitazione di questo spauracchio basterà a convincere genitori e associazioni a rinunciare "spontaneamente'' a portare i bambini in piazza, bene, altrimenti Forza fascisti andrà avanti con questa inaudita proposta repressiva di chiaro stampo mussoliniano, che così recita: "Alle riunioni in luogo pubblico è vietata la partecipazione non occasionale di minori degli anni 11. Il divieto non si applica alle manifestazioni religiose, a quelle sportivo-ricreative e a quelle a carattere esclusivamente educativo-culturali, e in genere a tutte le manifestazioni che non siano una forma di protesta contro persone o provvedimenti, ma tendano all'affermazione di valori accettati universalmente, quali il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali''. La sanzione per i genitori e i promotori che contravvengono a questa norma va dai 500 ai 2.000 euro!
Il senso di questo infame provvedimento è più che chiaro: è permesso portare i bambini alle manifestazioni religiose, comprese quelle contro l'aborto e la procreazione assistita, per il crocefisso in classe e la religione a scuola, e magari persino quelle della destra in appoggio alle guerre "umanitarie'' (dato che tutti i casi summenzionati possono essere fatti rientrare nella categoria dei "diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali''). è vietato invece portare i bambini alle manifestazioni contro il governo, quelle sindacali, per la pace, ai "girotondi'' ecc., perché sono "strumentali'' e non tendono ad affermare "valori accettati universalmente''.
Come se i bambini sotto gli 11 anni non fossero in grado di capire concetti elementari del tipo: se è meglio una scuola pubblica uguale per tutti e a tempo pieno oppure una scuola privata per pochi privilegiati e chi non può si arrangi, se sia giusto o no difendere il posto di lavoro e lo stipendio dei propri genitori e se sia giusto o no difendere la pace e condannare le guerre di aggressione, e così via. La strumentalizzazione, semmai, la compie proprio chi li utilizza a sostegno di "manifestazioni religiose'', anche oscurantiste come quelle antiabortiste in "difesa della vita'', che guarda caso gli scagnozzi del neoduce hanno voluto esplicitamente escludere dal loro provvedimento fascista.
Ci auguriamo che tutte le forze democratiche e progressiste siano pronte a reagire fermamente e a stroncare con la massima unità e decisione questa provocazione fascista se intendesse andare avanti. Le dichiarazioni ironiche e giustificazioniste che abbiamo sentito da parte degli esponenti dell'Ulivo, come Livia Turco, Rosy Bindi e altri non bastano di certo, e rischiano anzi di sottovalutare gravemente il caso. Molto più adeguata alle circostanze è stata la dichiarazione di un'insegnante del Coordinamento dei genitori e degli insegnanti per il tempo pieno, che nel definire "inaudita'' la proposta di Forza fascisti, cogliendo appropriatamente il carattere mussoliniano del provvedimento, ha aggiunto: "Tra poco torneremo alle regole instaurate durante il fascismo, per cui più di cinque persone non potranno fermarsi a parlare per strada''.