FUORI SUBITO L'ITALIA DALL'IRAQ
PER LA LIBERTA', L'INDIPENDENZA E LA SOVRANITA' DELL'IRAQ
Il PMLI è assolutamente insoddisfatto del dibattito e delle conclusioni del parlamento italiano sull'Iraq. Né la destra né la "sinistra" parlamentare e del regime hanno saputo cogliere l'essenza del problema, che è unicamente quello di lasciare completamente libero il popolo iracheno di scegliere il proprio governo e sistema sociale. Nessun Paese straniero e organizzazione internazionale, nemmeno l'ONU, hanno il diritto di dirigerlo, orientarlo e condizionarlo nelle sue scelte politiche, istituzionali, economiche e sociali.
Negli interessi dei popoli italiano, iracheno e di tutto il mondo non c'è che una sola soluzione soddisfacente, quello del ritiro immediato delle truppe di occupazione italiane e degli altri paesi della coalizione imperialista. Questo è l'unico modo per ripristinare la libertà, l'indipendenza e la sovranità dell'Iraq calpestate dall'aggressione imperialista anglo-americana-spagnola, appoggiata dall'Italia di Berlusconi e Ciampi e nel silenzio connivente dell'Onu e dell'Ue. Esse non possono essere salvaguardate da alcuna presenza di truppe straniere, anche se col casco blu dell'Onu.
Il popolo iracheno non ha bisogno di balie politiche e militari e di aiuti pelosi, può benissimo fare da sé. Gli occupanti imperialisti hanno però l'obbligo di risarcire i danni materiali e morali che gli hanno causato senza che partecipino alla ricostruzione materiale ed economica dell'Iraq.
Il PMLI comunque appoggerà l'eroica resistenza del popolo iracheno finché non avrà conquistata pienamente la libertà dell'Iraq.
L'Italia imperialista e in camicia nera non è in Iraq per scopi umanitari e in "missione di pace" o per servilismo verso gli Usa, bensì per spartirsi il bottino di guerra e per partecipare al dominio dell'imperialismo occidentale su quel Paese saccheggiandone le risorse petrolifere.
E' ormai evidente che il governo del neoduce Berlusconi ha mutuato la politica estera imperialista e interventista di Mussolini e che solo la piazza può fermarlo buttandolo giù. Confidiamo, pertanto, che la manifestazione nazionale del 4 giugno contro la presenza a Roma del nuovo Hitler, Bush, sia un'occasione affinché il popolo italiano dia una forte spallata al governo. Un'altra spallata gli può essere data alle prossime elezioni europee e amministrative attraverso l'astensionismo disertando le urne o annullando la scheda o lasciandola in bianco.
Utilizzando con determinazione l'arma dell'astensionismo marxista-leninista occorre dare anche una dura lezione ai partiti della "sinistra" borghese, inclusi PRC e PdCI, che coprono la loro natura e politica capitalistiche e anticomuniste dietro l'Onu e l'Ue imperialiste.
Fuori subito l'Italia dall'Iraq!
Viva la Resistenza irachena!
Iraq libero, indipendente e sovrano!
Buttiamo giù il governo del neoduce Berlusconi!
Bush go home dall'Italia e dall'Iraq!
Per l'Italia unita, rossa e socialista!
Per l'Europa socialista!
Coi maestri vinceremo!

PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
L'Ufficio politico

Firenze, 21 maggio 2004, ore 10