Un altro regalo al Vaticano e alla Cei di Ruini
Il governo assume 3.077 insegnanti di religione scelti dai vescovi

Il governo del neoduce Berlusconi non perde occasione per sferrare nuovi attacchi alla scuola pubblica e assoggettarla completamente agli interesssi della seconda repubblica capitalista, neofascista e federalista e alla morale oscurantista e bigotta della Chiesa cattolica.
La micidiale Finanziaria 2006 varata dal governo il 22 dicembre scorso a colpi di voti di fiducia, da una parte contiene tagli consistenti ai finanziamenti per la scuola pubblica, nonché un ulteriore riduzione delle risorse per il rinnovo del contratto del personale scolastico, dall'altra si presenta con un bel pacco regalo per il Vaticano e la Cei di Ruini: prevede l'assunzione a ruolo di ben 3.077 insegnanti di religione cattolica, a tempo indeterminato, con criteri di valutazione scelti direttamente dai vescovi "per capacità pedagogica, retta condotta della vita privata e conoscenza della dottrina".
Un provvedimento inaudito, una vergogna che fa dire al solitamente cauto segretario nazionale della Flc-Cgil (Federazione lavoratori della conoscenza), Enrico Panini: "Non era accaduto neanche con Mussolini"! Nel '29 gli insegnanti infatti erano sì scelti dai vescovi ma non assunti e pagati dallo Stato. Aggiunge Panini: "Viene pagata una cambiale elettorale e diventano dipendenti dello Stato lavoratori scelti da un altro Stato e sulla base di criteri discrezionali".
Favoritismi e regalìe che il Vaticano si aspettava da tempo; infatti questi insegnanti, che si aggiungono agli altri 9.000 assunti a tempo determinato con un concorso riservato, proposto ad hoc dalla Moratti nel 2004, hanno anche altri privilegi. Se per caso viene a decadere l'idoneità chiesta dalla Curia, secondo i dettami della dottrina cattolica (un divorzio o separazione, oppure una gravidanza fuori dal matrimonio), l'insegnante non viene licenziato ma ha diritto all'assunzione su un'altra cattedra.
Un sonoro schiaffone ai 100mila precari storici che affollano le graduatorie e da anni aspettano di essere assunti stabilmente. Un'ingiustizia e una beffa che, oltre a lasciarli al palo, con i tagli ai finanziamrenti previsti, rischiano di perdere il posto perché non verranno confermati e garantiti i contratti a tempo determinato stipulati fino a questo anno. Mentre i "prescelti" dalla Curia, sostiene Bernocchi dei Cobas "sono gli unici lavoratori col posto garantito a vita".
C'è anche un altro aspetto preoccupante che emerge da tale infame provvedimento, ordito astutamente dal governo per compiacere i prelati vaticani e l'onnipresente Ruini: gli insegnanti cattolici o ferventi tali si distribuiranno su tutte le discipline e in tutti i rami della scuola pubblica, esercitando così quel controllo a tappeto e quella pressione della Chiesa cattolica, molto più di quanto le è permesso oggi, su tutte le materie e le attività didattiche, attraverso la morale e l'ideologia idealista, antiscientifica, oscurantista e retrograda da inculcare senza remore e impedimenti a tutti gli studenti, cattolici e non.
Questo provvedimento non è altro che un motivo in più per tornare in piazza, per buttar giù il governo del nuovo Mussolini, abrogare la micidiale Finanziaria, rivendicare l'abolizione dell'ora di religione nelle scuole di ogni ordine e grado e difendere la scuola pubblica dagli assalti del padronato e della Chiesa cattolica: che siano le studentesse e gli studenti a scegliere programmi e piani di studio, per una scuola e una università pubbliche, gratuite e da loro governate, nelle quali peraltro sia vigente il divieto di passaggio a ruolo degli "insegnanti" di religione designati dalla Curia.

1 marzo 2006