GLI IMPERIALISTI BOMBARDANO A TAPPETO L'AFGHANISTAN
Colpiti per "errore''
un villaggio, un ospizio, edifici dell'Onu e della Croce rossa. Uccisi anche bambini
NAZIFASCISTI AMERICANI
DIETRO L'ANTRACE
La terza settimana
dell'attacco imperialista all'Afghanistan è segnata da bombardamenti a tappeto in tutto
il paese mentre il Pentagono accelera i preparativi per creare una testa di ponte a
sostegno di un massiccio attacco di terra. Gli aerei americani e inglesi hanno colpito
massicciamente non solo le principali città afghane ma anche villaggi e località
periferiche per distruggere basi e rifugi dell'organizzazione terroristica Al Qaeda; i
risultati evidenti dei bombardamenti a tappeto sono stati però la maggiore distruzione di
bersagli civili colpiti per "errore''.
Secondo il ministro della Difesa inglese Geoff Hoon il primo obiettivo della missione
"Libertà duratura'', ovvero la distruzione di nove campi di addestramento
dell'organizzazione terroristica Al Qaeda in Afghanistan, era stato raggiunto già il 23
ottobre; l'esultanza del laburista guerrafondaio Hoon raggiungeva il massimo
nell'annunciare l'invio in prima linea di nuovi reparti speciali inglesi per contribuire
agli attacchi di terra e nel ritenere che il cerchio attorno a Bin Laden si stava
chiudendo. Il governo laburista di Blair si confermava più realista del re. In mancanza
dei successi sperati il Pentagono invece doveva infatti scusarsi per le cento vittime
dell'ospizio di Herat e per le vittime civili dei quartieri residenziali di Kabul colpiti
dalle bombe imperialiste il 21 ottobre. Altri civili muoiono sotto i bombardamenti nella
moschea di Herat e in un accampamento nomade vicino a Kandahar.
La metà delle case di un villaggio nei pressi di Herat sono state distrutte e una decina
di abitanti uccisi durante un raid aereo americano che ha seminato nella zona bombe a
frammentazione. Lo hanno denunciato il 25 ottobre i componenti di una missione delle
Nazioni Unite impegnati nel programma di sminamento di questo tipo di bombe, le cluster
bomb, seminate nel paese dai russi durante l'occupazione dell'Afghanistan. Vittime dei
piccoli ordigni esplosivi delle dimensioni di una lattina sono soprattutto i bambini. Gli
Usa le hanno lanciate presso Herat e nella zona di Mazar-I-Sharif. E il 25 ottobre hanno
distrutto per "errore'' un centro antimine che lavorava con le Nazioni Unite.
Il 26 ottobre i caccia americani colpiscono la capitale, la zona di Kandahar e le
postazioni governative che fronteggiano gli attacchi dell'Alleanza del nord e colpiscono
di nuovo i magazzini della Croce rossa a Kabul. Tre dei quattro edifici
dell'organizzazione chiaramente contrassegnati da una croce rossa sul tetto e dove erano
stipati cibo, tende e coperte vanno a fuoco.
Stesso bollettino di guerra il 28 ottobre quando i caccia angloamericani nel corso delle
loro missioni colpiscono un villaggio a pochi chilometri da Kabul.
Il ministro della Difesa americano Donald Rumsfeld nelle quasi quotidiane conferenze
stampa non nega più l'evidenza dei fatti e ammette gli "errori'' che hanno provocato
distruzioni e vittime civili commentando che "non c'è mai stata una guerra senza
vittime''; si dimentica che è stato l'imperialismo americano a parlare di "bombe
intelligenti'', "bombardamenti chirurgici'', "obiettivi mirati'' e via dicendo
per avere un consenso di massa nel colpire i terroristi, o meglio nell'aggressione ai
"barbari'' musulmani.
Col solito sistema della manipolazione degli organi di informazione il Pentagono ha fatto
sapere tramite una indiscrezione raccolta da Usa Today, e successivamente confermata,
l'ipotesi di costruire nel nord dell'Afghanistan una base di appoggio per aerei e
elicotteri, una testa di ponte per i bombardamenti a sostegno del progettato intervento
massiccio dei reparti di terra.
Lo stesso trattamento manipolatorio dell'informazione la Casa Bianca l'ha usato nella
gestione dell'allarme antrace, il virus che ha provocato la morte di tre persone mentre
altre 6 sono ammalate, 32 contagiate e oltre 10 mila sottoposte a terapia profilattica in
varie parti degli Usa. Lettere contenenti l'antrace sono arrivate alle sedi istituzionali,
a parlamentari, giudici e giornalisti. Della diffusione del virus Bush aveva accusato i
terroristi di Bin Laden, altre fonti rilanciate dalla stampa accreditavano la pista
dell'Iraq a seguito dell'evidente intento dell'imperialismo americano di trovare una scusa
per colpire anche questo paese. Solo il 27 ottobre, dopo un'altra serie di indiscrezioni,
Fbi e Cia hanno puntato l'attenzione sui gruppi nazifascisti americani. Membri di questi
gruppi sono finiti negli anni passati nel mirino dei giudici per produzione e possesso di
armi tossiche e per l'invio di lettere minatorie a consultori per l'interruzione della
gravidanza e a organizzazioni ebraiche; alcune di queste lettere minacciavano di
diffondere l'antrace. Uno di questi gruppi, Azione ariana, ha appoggiato l'attacco
terroristico dell'11 settembre.
31 ottobre 2001
|