Stravolgendo ogni regola parlamentare, tra l'inettitudine e l'impotenza della Gad
La Casa del fascio impone la legge salva-Previti
Con quelli a Previti andranno in prescrizione migliaia di processi per mafia, corruzione, usura e altri gravi reati
A neanche una settimana dalla scandalosa assoluzione di Berlusconi da parte del Tribunale di Milano per il processo Sme, il parlamento nero ha preparato in un batter d'occhio il regalo di Natale anche per il suo socio in affari loschi, Previti: il 16 dicembre, infatti, la Camera ha approvato in tempi da vero e proprio blitz la legge Cirielli-Vitali, meglio nota come salva-Previti, perché confezionata su misura per far cadere in prescrizione i procedimenti per corruzione contro l'avvocato socio del presidente del Consiglio.
Anche l'UDC ha contribuito attivamente e senza tanti scrupoli a questo infame risultato, malgrado il mal di pancia e la dissociazione di qualche suo deputato, come Tabacci. Evidentemente la poltrona di governo per Follini è stata un buon investimento per il neoduce. Ora al sontuoso regalo manca solo il fiocco, cioè l'approvazione anche dell'altro ramo del parlamento nero, ma la Casa del fascio conta di mettercelo entro Natale, o nella peggiore delle ipotesi per la fine dell'anno, giusto in tempo per il processo di appello per la vicenda Sme il cui inizio è fissato per il 7 gennaio.
Dopo la legge sulle rogatorie, quella sul falso in bilancio, la Cirami e la Schifani, eccone un'altra che va ad aggiungersi alla lunga e scandalosa serie dei provvedimenti ad personam pretesi e imposti dal neoduce in parlamento per risolvere le sue pendenze giudiziarie e quelle dei suoi amici. La prossima, già presentata alla Camera con la firma del deputato di Forza fascisti Nitto Palma, sarà quella del ripristino dell'immunità parlamentare soppressa nel '93, col che Berlusconi si metterà definitivamente al riparo da ogni rischio, tirando fuori dalle mani della giustizia anche il suo amico in odore di mafia, dell'Utri.

Il pretesto della lotta alla criminalità
La legge salva-Previti si avvale di un ddl presentato a suo tempo dal parlamentare di AN Cirielli, che eliminava le attenuanti per chi commette più volte lo stesso reato. Progetto poi rielaborato dal forzista e avvocato del neoduce, Ghedini, e ripresentato a firma del forzista Vitali, trasformato appunto in legge salva-Previti in base al principio pretestuoso che se il recidivo va punito, il non recidivo va "premiato": per gli imputati non recidivi (tra cui, guarda caso rientra anche Previti perché è alla sua prima condanna) i termini della prescrizione del reato scendono infatti dal massimo della pena aumentata della metà, al massimo aumentata di un quarto. Quindi, per il reato di corruzione, i termini della prescrizione scendono da 15 a 10 anni, giusto in tempo per far decadere il processo Imi-Sir che doveva riprendere in appello a gennaio 2004, per il quale Previti era stato condannato a 11 anni per fatti risalenti al 1994.
Per i recidivi al secondo reato, invece, la prescrizione rimane del massimo della pena aumentata della metà, e per chi ha commesso lo stesso reato più volte è aumentata di due terzi. Se il reato è stato commesso più volte nell'arco di 5 anni la prescrizione sale al doppio della pena massima. Già che c'erano, per ogni evenienza, gli "esperti" del neoduce hanno inserito un'aggiunta al provvedimento che consente ai condannati non recidivi sopra 70 anni di età di scontare la pena non in carcere ma al proprio domicilio o in casa di cura. Superfluo dire che Previti ha compiuto i 70 proprio di recente.
Ma non basta. Per fare più in fretta e bruciare le tappe parlamentari la Casa del fascio ha fatto inserire come emendamento alla Cirielli-Vitali anche il pacchetto di misure "anticrimine" preparato dal ministro della Giustizia Castelli con il pretesto di far fronte alla recrudescenza della criminalità camorristica a Napoli, con l'inasprimento delle pene e del regime carcerario per i reati più gravi. In questo modo si sono fabbricati la scusa per dare alla salva-Previti il carattere di "necessità e urgenza", facendola passare avanti ad altri provvedimenti già in calendario con un colpo di mano procedurale avallato da Casini.

L'Inaffidabilità della Gad
Da sottolineare che il colpo di mano è riuscito grazie anche alle numerose assenze tra i deputati dell'opposizione, una quarantina, tra cui diversi leader ed esponenti di spicco della Gad, come Fassino, Violante, Rutelli, De Mita, Bindi, Diliberto, Cossutta, ecc. Anche Mastella, come vicepresidente della Camera, ha dato una mano alla Casa del fascio sabotando un tentativo dell'opposizione di ritardare l'approvazione della legge, guadagnandosi per questo l'appellativo di "venduto" da parte di alcuni deputati dell'Ulivo. Successivamente Prodi gli porgerà le scuse a nome della Gad. Tutto questo la dice lunga sull'affidabilità dell'alleanza guidata da Prodi nel costituire una seria alternativa anche solo a livello parlamentare contro Berlusconi.
Nel giro di pochi giorni la salva-Previti è stata dunque messa insieme, ha superato tutte le eccezioni di incostituzionalità in commissione Giustizia, è stata fatta passare avanti a sei provvedimenti urgenti già calendarizzati, licenziata e inviata al Senato, accompagnata dalla sconcia esultanza del diretto interessato che dal suo banco ha pure alzato le braccia in segno di vittoria. Mai come in questa occasione è apparso così chiaro come il parlamento sia ormai ridotto a passacarte e semplice appendice del governo neofascista Berlusconi che lo manovra come vuole.
Il forzafascista Vitali ha del resto detto chiaramente in aula qual è lo spirito di questa operazione: "Stiamo per farla finita con la discrezionalità dei giudici che per lo stesso processo a Berlusconi danno le attenuanti generiche e lo assolvono, a Previti gliele negano e lo condannano. Avete capito? è finita". E poi ci vengono a raccontare che questo non è un regime! Come ha ripetuto scioccamente davanti a Montecitorio l'ex trotzkista Nanni Moretti, che sogna "una sinistra moderata e intransigente".
In un comunicato emesso al termine di una riunione urgente della sua giunta a Roma, l'Anm ha denunciato che questa legge "indebolirà in modo grave la risposta alla criminalità". Essa infatti non rappresenta solo un'amnistia di fatto per Previti, ma farà decadere per prescrizione centinaia e forse migliaia di altri processi per reati gravi, e non solo di corruzione ma anche di mafia, usura, incendio doloso, ecc. Per esempio anche il processo contro i poliziotti autori della mattanza alla scuola Diaz di Genova è a rischio. "La prescrizione - sottolinea la nota dell'Anm - soprattutto quando si verifica in corso di giudizio o durante le fasi di impugnazione, rende vano il faticoso lavoro di indagine della polizia e l'impegno dei magistrati del pm e giudicanti. In mancanza di ogni incisivo intervento sulle strozzature del processo penale ogni riduzione dei termini di prescrizione costituirà un potente incentivo ad atteggiamenti difensivi dilatori".
Viceversa, mentre per mafiosi, usurai e corrotti la legge rappresenta una vera manna dal cielo, con l'aumento dei tempi della prescrizione e l'inasprimento delle condizioni carcerarie per i recidivi essa rischia di ricadere soprattutto sulla testa dei piccoli delinquenti abituali senza "santi in paradiso", come ladri, scippatori, tossicodipendenti, ecc. Infatti i termini della prescrizione non sono più legati alla valutazione da parte del giudice delle circostanze attenuanti e aggravanti, ma sono determinati automaticamente, anche se uno è recidivo solo perché ha rubato due volte una mela: solo una delle conseguenze paradossali e intollerabili di questa legge mafiosa e fascista.

22 dicembre 2004