All'inaugurazione della nuova sede della Cellula "G. Stalin'' di Forlì
SCUDERI INVITA LE RAGAZZE E I RAGAZZI A ROVESCIARE IL VECCHIO MONDO E A COSTRUIRE UN NUOVO MONDO
Branzanti: "Dalla nostra nuova base rossa partiranno tantissimi colpi contro la giunta Rusticali e contro il governo del neoduce Berlusconi''
(discorso integrale)
"SOTTO LA CENERE C'E' DELLA BRACE. ALLARGHIAMO I POLMONI E SOFFIAMO''

Dal corrispondente della Cellula "G. Stalin'' di Forlì
Giovedì 4 luglio si è tenuta l'inaugurazione ufficiale della nuova sede della Cellula "G. Stalin'' di Forlì del PMLI, un avvenimento atteso e salutato entusiasticamente da tutto il Partito.
Una grande vittoria dei marxisti-leninisti forlivesi che hanno tenuto testa agli attacchi della destra e della "sinistra'' del regime neofascista a livello locale, ma soprattutto di quest'ultima perché sono stati i DS i più accaniti nemici del PMLI, avendoli sfrattati per ben 2 volte da circoli Arci per la loro coerente e determinata lotta antifascista e la conseguente critica alle giunte locali di "centro-sinistra'' di Forlì e Predappio che lasciano ampi spazi ai fascisti di ieri e di oggi. I compagni hanno resistito, si sono rafforzati in questa battaglia, dovendo patire la mancanza di una sede per un anno, e poi finalmente sono arrivati alla conquista di una sede indipendente, che permette al PMLI di poter svolgere la propria attività in condizioni più consone al lavoro da compiere.
Ma è una grande vittoria per tutto il PMLI, che vede così rafforzarsi uno dei suoi avamposti più forti e combattivi, e per tutte le Cellule e le Organizzazioni del Partito che prendono ad esempio la determinazione dei compagni di Forlì.
L'entusiasmo del Partito è ben rappresentato dai tanti messaggi di felicitazioni arrivati alla Cellula "G. Stalin'' di Forlì da parte dell'Ufficio politico, delle Cellule e delle Organizzazioni del PMLI, dei simpatizzanti di Forlì, dell'Emilia-Romagna e della Toscana, nonché per i consistenti contributi economici che sono stati sottoscritti per sostenere le prime spese della sede giunti in risposta all'appello lanciato più volte da "Il Bolscevico''.
Un affetto e un appoggio che hanno aiutato e incoraggiato i compagni forlivesi che hanno sentito tutto il PMLI più vicino.
L'inaugurazione ha visto il PMLI presentarsi chiaramente e apertamente alle masse del quartiere Cava, dove non aveva ancora svolto attività, con un buffet, preparato in particolare dalle militanti e simpatizzanti della Cellula e offerto a tutti coloro che si avvicinavano, e con l'incontro col Segretario generale compagno Giovanni Scuderi, presente sin dalle ore 20, inizio ufficiale del buffet. Quando il compagno Scuderi è arrivato alla sede è stato accolto calorosamente da tutti i compagni presenti.
La sede presenta all'esterno un ampio spazio riservato, dove era allestito il buffet: pasticcini, varie pietanze, bevande, caffè, ecc.; su un altro tavolo era posto il materiale del Partito e l'invito a fare sottoscrizioni; gli inni e le musiche del Partito allietavano la permanenza e la conversazione, le bandiere dei maestri e del Partito campeggiavano in alto davanti all'entrata. La sede era stata sistemata per l'occasione con la disposizione della presidenza e delle sedie per il pubblico. Dietro il tavolo della presidenza e intorno vi erano manifesti, quadri e bandiere. Al posto di onore i ritratti dei maestri. Su una parete un grande manifesto di Stalin.
Durante il buffet sono intervenuti diversi amici che sono rimasti a conversare con i compagni, chiedendo informazioni sulla sede, sulle spese da sostenere. Attratti dal rosso, alcuni passanti si sono fermati ed hanno acquistato del materiale e conversato con i compagni.
Il compagno Scuderi ha consegnato alla Cellula un bellissimo e graditissimo regalo donato dall'UP: un quadro che ritrae i compagni Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, Denis Branzanti responsabile del PMLI per Forlì e l'Emilia-Romagna e Segretario della Cellula "G. Stalin'' di Forlì e la compagna Francesca Corzani, cofondatrice della Cellula, il 5 luglio 1997 quando il Segretario generale in una riunione con la Cellula forlivese lanciò i 6 inviti ai giovani militanti del PMLI; un documento storico che ha fatto molto piacere ricevere e che ha già trovato giusta sistemazione sulla parete della nuova sede.
Le discussioni all'esterno si sono un po' prolungate; d'altronde il clima, giustamente, era quello di una festa. Alle 21,30 i partecipanti hanno preso posto all'interno della sede ed è cominciato l'incontro col Segretario generale.
Il compagno Branzanti ha tenuto una breve introduzione (pubblicata a parte, ndr). Da subito ha dichiarato ufficialmente aperta la nuova sede del PMLI a Forlì e un applauso spontaneo e quanto mai sentito l'ha accompagnato, egli ha poi ripercorso le tappe che hanno portato alla conquista della sede, ha ringraziato tutti coloro che hanno inviato messaggi di saluto e sottoscrizioni, nominando una per una le Cellule e le Organizzazioni del Partito, ha auspicato che la sede possa divenire un punto di riferimento per le masse del quartiere e di tutta Forlì, ha denunciato i primi atti di ostilità, fra cui il danneggiamento della cassetta della posta, e infine ha dato la parola al compagno Scuderi.
Il Segretario generale ha salutato entusiasticamente la conquista di questa nuova sede e ha augurato nuovi successi ai compagni forlivesi, certo che essi riusciranno nei loro propositi. Anch'egli ha denunciato le manovre anti-PMLI a livello locale tese a far tacere il Partito, cosa che ovviamente non è avvenuta.
Nella breve introduzione il compagno Scuderi, ricordando i 6 inviti lanciati ai giovani militanti del PMLI proprio a Forlì, ha lanciato un altro importantissimo invito rivolto a tutti i giovani, le ragazze e i ragazzi del nostro Paese, ad abbandonare l'ideologia, la cultura, la morale, la pratica borghesi, ad abbracciare la causa del socialismo e a battersi per esso da dentro o accanto al PMLI.
Un invito (pubblicato a parte, ndr) a lottare per un mondo nuovo senza più ingiustizie e guerre, da conquistare portando fino in fondo la lotta di classe e la guerra del proletariato contro la borghesia.
Un invito che le nuove generazioni devono saper cogliere e mettere in pratica, rigettando la cultura della borghesia e abbracciando quella del proletariato, l'unica che può portare al progresso e all'emancipazione.
Un invito importantissimo che testimonia nuovamente l'importanza che rivestono i giovani per il PMLI e l'attenzione che ad essi dedica.
Il breve discorso, tenuto a braccio, dal compagno Scuderi è stato applaudito calorosamente dai presenti.
La parola è passata poi agli intervenuti.
Subito sono state poste 2 questioni di grande importanza da parte di un simpatizzante attivo del PMLI: l'attuale battaglia sindacale e l'operato dei marxisti-leninisti a riguardo, e la situazione internazionale. Nella risposta il compagno Scuderi è stato preciso, approfondito ed esauriente, ha tracciato chiaramente la situazione politica attuale facendo un'analisi del governo neofascista guidato dal neoduce Berlusconi, dell'opposizione di carta delle forze parlamentari di "sinistra'', Rifondazione compresa, e riportato la posizione del Partito riguardo alla vertenza sindacale in atto: in particolare il PMLI appoggia risolutamente la Cgil e Cofferati nella difesa dell'art. 18, infatti, pur tenendo conto che Cofferati utilizza lo scontro in atto per il suo futuro impegno politico, occorre registrare che di fatto sta tenendo ferma la posizione sui diritti dei lavoratori, su un piano di lotta sociale, ed è questo che a noi interessa, il che non vuole affatto dire appiattirsi su Cofferati, ma lavorare dentro la Cgil, con "Cambiare Rotta'', sulla base della nostra strategia sindacale, precisando che neanche "Cambiare Rotta'' ci soddisfa totalmente, perché al vertice è guidata da opportunisti e carrieristi. Tra l'altro il massimo dirigente del PMLI ha detto che a questo punto Cofferati, data la forza di milioni di lavoratori, pensionati e giovani che lo seguono, dovrebbe indire una manifestazione nazionale a Roma, sotto Palazzo Chigi e non fermarsi nel "lontano'' Circo Massimo.
A livello internazionale ha messo in evidenza l'ascesa dell'imperialismo europeo in particolare, ma anche di quello giapponese, che mirano a contendere spazi e zone d'influenza all'imperialismo attualmente più forte, quello americano. Ha parlato delle passate aggressioni contro l'Irak, la Jugoslavia, l'Afghanistan, che hanno dimostrato quanto la destra e la "sinistra'' del regime neofascista si assomiglino, e che comunque sono accomunate dallo stesso spirito, tanto invocato da Ciampi, di "unità nazionale'', "interesse comune del Paese'', la politica estera che deve vedere una sola Italia, l'unità di tutti i partiti, e via dicendo.
Un altro intervento - fatto da un membro del PRC ma molto stretto al PMLI - ha messo in evidenza la pericolosa situazione ambientale del pianeta, la contraddizione fra la sovrapproduzione di cibo e i milioni di morti per fame e ha detto che l'unica alternativa a tutto questo è il socialismo, solo il socialismo può eliminare le ingiustizie e dare libertà ai popoli, ma si è dimostrato un po' pessimista sulla possibilità di vittoria delle attuali lotte.
Nella risposta il compagno Giovanni Scuderi ha appoggiato l'intervento per quanto riguarda il giudizio sul socialismo, ma ha dissentito col pessimismo sulle lotte. Infatti, il Segretario generale ha detto chiaramente che occorre avere fiducia nelle masse, che solo avendo fiducia nella masse è possibile vincere le battaglie, tutte le battaglie. Il fatto che il livello della lotta dei popoli non sia al punto necessario è dovuto in gran parte ai danni politici, ideologici e organizzativi dei revisionisti e dei riformisti in Italia e all'estero che hanno abbattuto tutti i principi del marxismo-leninismo-pensiero di Mao spargendo a piene mani il revisionismo, il pacifismo, il riformismo e il parlamentarismo, facendo confusione nelle masse che sono quindi disorientate e influenzate dal riformismo. In più vi è da dire che le masse, e in particolare i giovani, sanno pochissimo o addirittura niente del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, e quello che sanno, distorto e vilipeso, lo hanno appreso dai mezzi di comunicazione della borghesia.
La forza del PMLI è peraltro ancora troppo piccola per poter fare a livello di massa piena luce sulla storia della lotta di classe in Italia e nel mondo, anche se a livello ideologico ha già dato enormi contributi in tal senso. Scuderi ha quindi rilanciato nuovamente l'appello ai giovani ad abbracciare la causa del socialismo e ad unirsi al PMLI, l'unico Partito che vuole veramente il socialismo.
L'ultimo intervento è stato quello di un membro del PdCI e di "Cambiare Rotta'' di Forlì, amico e alleato sincero del PMLI, che dapprima si è felicitato per l'apertura della nuova sede e fatto gli auguri di buon lavoro, e poi ha affermato che la borghesia ci tiene legati al suo sistema con l'individualismo, l'egoismo e l'opportunismo, che ci impediscono di liberarci di questo marcio sistema, inoltre, che si fa molta fatica a lavorare all'interno della Cgil come minoranza.
Il compagno Scuderi ha risposto che l'individualismo e l'egoismo si possono sradicare, non sono insiti, come vuol fare credere la borghesia, nella natura umana, bensì fanno parte della cultura della borghesia, non di quella del proletariato, che deve quindi riappropriarsi della sua cultura, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, rigettando quella della borghesia, e combattere il vecchio mondo e conquistare il nuovo mondo socialista. In proposito egli ha ricordato che l'ultima battaglia di Mao, nell'ambito della Grande rivoluzione culturale proletaria, è stata fatta sulla base della parola d'ordine "combattere l'egoismo e il revisionismo''.
Abbiamo degli esempi e dei grandi maestri da seguire che sono Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao che ci hanno dimostrato che si può vivere da proletari, da servitori del popolo, dando tutto e senza tenere nulla per sé. Si è così soffermato su Stalin tanto attaccato e calunniato dalla borghesia solo perché ha combattuto e sconfitto la borghesia, il fascismo e il nazismo.
La borghesia mente, si riempie la bocca delle parole d'ordine "libertà'', "democrazia'' e invece nella pratica libertà e democrazia non esistono. Il PMLI è continuamente perseguitato, più o meno apertamente, gli sono negati tutti gli spazi che invece vengono concessi ai partiti parlamentari. Noi siamo sempre stati sinceri, abbiamo sempre detto che quando vi sarà il socialismo e il proletariato governerà non vi sarà alcuno spazio per la borghesia, così come oggi nel nostro Paese non ve n'è per il PMLI.
Il compagno Scuderi ha risposto a tutte le questioni poste, in modo chiaro ed esauriente, con la determinazione e la chiarezza ideologica che lo contraddistinguono e che ne fanno il miglior figlio del nostro popolo. Le sue parole sono state molto apprezzate dai presenti che hanno applaudito più volte e con convinzione i suoi interventi.
Le sue ultime parole sono state queste: "L'attuale situazione politica sembra inamovibile, ma sotto la cenere c'è della brace. Allarghiamo i polmoni e soffiamo''.
Al termine dell'incontro i partecipanti si sono spostati all'esterno per brindare alla nuova sede, che possa portare a nuove e grandi vittorie per il Partito del proletariato.
L'inaugurazione della sede può dirsi quindi riuscita, è stata una bellissima serata, dai forti connotati proletari, di classe, rivoluzionari, marxisti-leninisti, guidata perfettamente dal compagno Segretario generale Giovanni Scuderi, e che ha visto tutti i compagni del PMLI idealmente presenti a questa grande vittoria.
La luce del PMLI brilla più forte a Forlì ed ha più forza per guidare le masse lavoratrici e popolari forlivesi nella lotta per l'emancipazione, contro la giunta comunale di Rusticali, la giunta provinciale di Gallina, la giunta regionale di Errani e contro il governo del neoduce Berlusconi, per l'Italia, unita, rossa e socialista!
W la nuova sede del PMLI a Forlì!
W il PMLI!
Coi maestri vinceremo!

10 luglio 2002