Su iniziativa della Cellula "G. Stalin" di Rimini del PMLI
Dibattito vivo e aperto su Stalin a Torre Pedrera
Interventi di Branzanti e Bruni

Dal corrispondente della Cellula "G. Stalin" di Rimini
In occasione del 130° Anniversario della nascita del grande Maestro del proletariato internazionale Stalin, lunedì 21 dicembre si è tenuta una proiezione-dibattito presso la Casa del popolo di Torre Pedrera (Rimini).
L'iniziativa è stata aperta dal compagno Tino Bruni, segretario della Cellula "G. Stalin" di Rimini del PMLI, che ha ricordato Stalin e introdotto il video sulla Rivoluzione d'Ottobre, proiettato per l'occasione.
Al termine del bellissimo video realizzato dal PMLI ha preso la parola il compagno Denis Branzanti, Responsabile del Partito per l'Emilia-Romagna, il quale ha ricordato i principali meriti storici di Stalin, dalla preparazione della Rivoluzione d'Ottobre, sotto la guida di Lenin, all'edificazione del socialismo in Urss, dalla lotta contro i revisionisti di destra e di "sinistra" alla guerra e vittoria contro il nazifascismo, indicando poi il motivo del particolare odio della borghesia, dei fascisti e dei revisionisti nel fatto che egli rappresentava, e rappresenta tutt'oggi, "il simbolo della contrapposizione tra socialismo e capitalismo, tra rivoluzione e controrivoluzione, tra progresso e reazione".
Il compagno ha spiegato come il PMLI sia l'unico partito autenticamente comunista, e quindi marxista-leninista, presente nel nostro Paese e in quali modi lo si può sostenere nella lotta contro il governo del neoduce Berlusconi, la terza repubblica, il capitalismo e l'imperialismo, per l'Italia unita, rossa e socialista.
Si è poi aperto il dibattito vivo e franco nel quale sono state affrontate importanti questioni storiche e attuali.
Tra gli intervenuti: Stefano ha detto che il capitalismo non ha vinto ma anzi ha fallito completamente, ha sostenuto l'astensionismo elettorale e chiesto se il PMLI fa inchieste tra le masse. Sergio ha detto che la Rivoluzione d'Ottobre inizialmente aveva dato la libertà al popolo ma poi da dittatura del popolo è diventata una dittatura della burocrazia. Giancarlo ha detto che il fallimento della conferenza di Copenaghen è l'esempio del fallimento del capitalismo anche in campo ambientale ma che oggi le masse non seguono la via rivoluzionaria. Enzo ha condiviso l'analisi storica ma ritiene che oggi bisogna guardare anche alle esperienze "socialiste" del Sudamerica. Edoardo ha detto che prima o poi la rivoluzione ci sarà e i dirigenti dovranno mettersene alla testa. Carlo ha letto un passo di Lenin tratto dalla biografia edita dal PMLI, ha parlato dei rapporti mafia-politica e ha riportato la corretta definizione di Stalin del leninismo.
Nelle risposte conclusive i compagni Branzanti e Bruni hanno condiviso alcuni interventi e risposto a chi ha posto domande o espresso pareri diversi, in particolare hanno detto che il PMLI, in linea col marxismo-leninismo-pensiero di Mao e con l'azione dei Maestri, pone alla base della propria azione politica la conoscenza della situazione reale, anche tramite le inchieste fra le masse, quella che viene definita "dittatura della burocrazia" (in particolare dai trotzkisti) non è altro che la dittatura della borghesia che ha ripreso il potere ma dopo la morte di Stalin, oggi il PMLI si batte per migliorare le condizioni di vita, di lavoro e di studio delle masse popolari e lavoratrici, e sulla base di queste lotte immediate può conquistarne la fiducia, ma ciò non esclude, anzi rende inevitabile, la lotta rivoluzionaria alla quale le masse si voteranno al momento decisivo, infine che le esperienze socialdemocratiche, riformiste e revisioniste dei Paesi del Sudamerica non rappresentano affatto un'alternativa alla via rivoluzionaria, infatti in questi Paesi non si sta instaurando il socialismo ma una versione di "sinistra" del capitalismo, ciò dimostra che per conquistare il socialismo occorre fare la rivoluzione socialista e instaurare la dittatura del proletariato.
L'iniziativa è stata chiusa col ringraziamento rivolto ai presenti per la partecipazione e coll'invito ai prossimi appuntamenti del PMLI, a partire dalla Commemorazione pubblica che il Partito terrà il 24 gennaio a Cavriago in occasione dell'86° Anniversario della scomparsa del grande Maestro del proletariato internazionale Lenin.

13 gennaio 2010