Mentre continuano i bombardamenti "chirurgici''
INIZIATA L'INVASIONE DEGLI IMPERIALISTI ALL'AFGHANISTAN
Bombardato un ospedale a Herat. Più di cento le vittime
L'UE PRONTA A INTERVENIRE
Reparti americani e inglesi sono entrati in azione il 20 ottobre nei pressi della città di Kandahar mentre aerei e elicotteri colpivano la città, compresi diversi obiettivi civili fra i quali l'ospedale. Altri reparti angloamericani, e probabilmente anche i canadesi, australiani e tedeschi, sarebbero in azione in altre parti del paese, compresa la parte nord dove è in corso lo scontro tra le forze di Kabul e dell'Alleanza del nord.
I responsabili del Pentagono hanno confermato che squadre di unità speciali americane sono penetrate in territorio afghano nella zona di Kandahar. è la conferma dell'inizio dell'invasione degli imperialisti nell'Afghanistan, l'avvio della seconda fase dell'operazione "libertà duratura'' con l'impiego delle truppe di terra e con un maggior coinvolgimento degli alleati imperialisti europei.
L'attacco delle forze di terra è accompagnato da una intensificazione dei bombardamenti aerei, sempre meno "chirurgici'' e sempre più responsabili di un numero crescente di vittime civili.
Il 16 ottobre è stato un giorno di pesanti bombardamenti. gli aerei americani hanno colpito in particolare Kabul e Kandahar. Nella capitale un missile colpiva un centro della Croce rossa dove erano custoditi viveri e aiuti umanitari di vario genere per la popolazione; nell'incendio seguito al bombardamento è andato distrutto più di un terzo delle scorte. I responsabili della Croce rossa da Ginevra, dove ha la sede centrale l'organizzazione, hanno protestato dichiarando che il loro centro di Kabul era facilmente identificabile e che quindi non era possibile scambiarlo per un bersaglio militare.
A Kandahar sono entrati in azione gli aerei da combattimento AC-130 che hanno fra le modalità di impiego quella di copertura delle azioni dei commandos a terra; nei giorno seguenti i soldati americani erano in azione nella zona. Gli aerei Usa colpivano l'ospedale della città e un camion di profughi. Contemporaneamente il segretario di stato americano Powell era a Islamabad per comprare con altri 107 milardi di dollari di aiuti la tenuta del governo pakistano di Musharraf, pressato dalle manifestazioni antiamericane, all'alleanza imperialista. I due concordavano con la messa in sella a Kabul, al termine dell'aggressione militare, di un governo di coalizione gradito al Pakistan.
Il rafforzamento dell'alleanza tra Stati Uniti e Pakistan non era gradito dall'India che lo segnalava con un nuovo attacco dell'esercito contro le postazioni pakistane nel Kashmir.
L'intensificazione dei bombardamenti nella zona di Kandahar era il preludio dell'azione delle forze speciali americane contro postazioni dei talebani. Nell'azione un elicottero era colpito dalla contraerea afghana e precipitava a pochi chilometri oltre il confine col Pakistan; i due occupanti erano i primi morti americani ufficiali dell'aggressione all'Afghanistan.
I morti civili sono invece quasi un migliaio. L'ultima carneficina causata dall'attacco imperialista è quella di lunedì 22 ottobre a Herat quando una bomba colpiva l'ospedale e provocava oltre cento vittime.
Bush continua a ripetere che la guerra al terrorismo e agli Stati che lo appoggiano sarà molto lunga ma ha bisogno di vittorie immediate per tenere assieme la coalizione antislamica e comunque prendere il controllo dell'Afghanistan nella regione strategica per gli "interessi vitali'', cioè imperialisti degli Usa. Una missione alla quale vogliono partecipare di più gli europei per non essere tagliati fuori dal concorrente americano. L'Ue perciò nel vertice straordinario di Gand, in Belgio, del 19 ottobre, ha ribadito di essere pronta a intervenire. In prima persona Francia e Germania, assieme alla Gran Bretagna che già è in forze sul campo mentre il neoduce Berlusconi scalpita per partecipare ma intanto è tenuto fuori dalla porta del prevertice a tre Blair-Chirac-Schröder che ha discusso dell'intervento militare.
Nel comunicato finale i Quindici "confermano l'appoggio fermo alle operazioni militari iniziate il 7 ottobre'' che "sono legittime secondo i termini della Carta dell'Onu'' e affermano che continueranno a "fare tutto ciò che è in loro potere perché il numero delle vittime innocenti resti limitato''. La presidenza belga aveva proposto di definire "obiettivo legittimo della campagna anti-terroristica'' il rovesciamento del governo dei Taleban ma solo Chirac l'ha esplicitamente appoggiata. Non perché non siano d'accordo ma solo per evitare complicazioni diplomatiche che questa affermazione avrebbe potuto causare con il Pakistan. L'Ue promette anche un aiuto economico a un Afghanistan dove sarà al potere, sotto l'egida dell'Onu, "un nuovo governo stabile, legittimo e rappresentativo di tutta la popolazione afghana, rispettoso dei diritti dell'uomo e che svilupperà buone relazioni con i paesi vicini''. Usa e Ue si preoccupano dei futuri governi afghani, da loro controllabili, mentre aggrediscono il popolo afghano inerme.
Chirac ha chiesto di mettere in opera una "vera e propria politica europea di protezione civile, che tenga conto delle nuove dimensioni della minaccia terroristica, in particolare chimica e batteriologica''; con questa scusa i leader dei Quindici pensano ad una maggiore repressione interna e hanno chiesto di istituire rapidamente il mandato d'arresto europeo.
"La politica estera tedesca è cambiata enormemente'', lo annucia il premier tedesco Gerhard Schröder in un'intervista che è apparsa il 18 ottobre sulla Zeit. "Purtroppo il mondo non è fatto in modo tale che si possa rinunciare del tutto alla violenza'', aggiunge, definendo questa posizione "una nuova coscienza del realismo''. Secondo Schröder "il governo rossoverde anche se un po' inosservato ha cambiato in modo fondamentale la politica estera e di sicurezza tedesca'', rispecchiando il nuovo ruolo della Germania e le aspettative dei suoi partner nel mondo. "Ciò che noi adesso dobbiamo affrontare - spiega - è un intervento fuori dall'Europa''.

24 ottobre 2001