Intervento del compagno Giuseppe al dibattito della commemorazione di Mao 2002
MAO E STALIN SONO UNITI COME GLI ANELLI DELLA STESSA CATENA
Inestimabile è stato il contributo dato da Mao al proprio paese, ma altrettanto grande è stato quello che ha saputo dare all'intera umanità sfruttata e sottomessa. Smascherando e denunciando al mondo l'azione scellerata del moderno revisionismo, il compagno Mao ha permesso alla classe operaia internazionale, ai popoli e alle nazioni oppresse del mondo di non cedere, di non abbattersi di fronte a quelle che possono sembrare difficoltà insormontabili, di non abbandonare la lotta, di mantenersi saldi nell'idea che è il socialismo l'unica, vera alternativa che essi hanno per realizzare la loro piena emancipazione. Se oggi, nel nostro come in altri paesi, la fiaccola del socialismo è ancora ben accesa, questo lo si deve anche al compagno Mao, soprattutto al compagno Mao.
Uno degli emblemi della lotta contro il revisionismo moderno, è stata la difesa che Mao ha fatto di Stalin dopo il criminale attacco che, alla sua memoria e alla sua opera rivoluzionaria, aveva portato Krusciov, l'uomo di cui, parafrasando Marx, il compagno Mao disse: "Solo quando ordisce intrighi si sente nel suo elemento; in teoria, non vale niente''.
Mao e Salin: questi due grandi maestri proletari e rivoluzionari che molti tra i rappresentanti dell'intellettualismo borghese e revisionista hanno voluto contrapporre l'uno all'altro; ma che, in realtà, sono strettamente uniti come gli anelli di una stessa catena. Uniti nella comune adesione al marxismo-leninismo; uniti nell'opera di trasformazione dei loro rispettivi paesi in roccaforti del socialismo, uniti nella difesa e nello sviluppo pratico e teorico del marxismo-leninismo.
Mao fu il primo a levare la sua voce e a intraprendere un'azione decisa contro il nefando cumulo di menzogne costruito da Krusciov contro Stalin, allo scopo di spianare la strada al progetto di restaurazione capitalistico in Urss. Non c'è da stupirsi di questo, giacché il compagno Mao era stato anche il primo a cogliere e indicare la grandezza di Stalin e il suo contributo d'arricchimento al marxismo-leninismo.
Il 21 dicembre 1939, nel giorno del 60• compleanno di Stalin, in un raduno a Yenan, Mao disse: "Ma perché festeggiamo proprio il compleanno di Stalin? E ancora, perché questi festeggiamenti hanno luogo non soltanto a Yenan ma in tutto il paese e in tutto il mondo? Tutti gli oppressi, purché sappiano chi è l'uomo nato in questo giorno e purché sappiano che tipo di uomo è, oggi gli porgono i loro auguri... Oggi il mondo è diviso in due fronti che lottano l'uno contro l'altro: da una parte il fronte imperialista che rappresenta il fronte degli oppressori, dall'altra il fronte socialista che rappresenta il fronte di resistenza all'oppressione... Chi è il capo del fronte rivoluzionario? E' il socialismo, è Stalin. Il compagno Stalin è la guida della rivoluzione mondiale. La sua presenza agevola i nostri compiti... Dobbiamo imparare da Stalin sotto l'aspetto dottrinale e pratico. I principi del marxismo sono innumerevoli, ma in ultima analisi possono essere sintetizzati in una sola frase: `Ribellarsi è giustificato!'. Per migliaia di anni ci è stato ripetuto: `L'oppressione è giustificata, lo sfruttamento è giustificato, la ribellione non è giustificata'. Da quando il marxismo è apparso sulla scena, questo antico giudizio è stato rovesciato e si tratta davvero di un grande contributo... Quale è il contributo del compagno Stalin? Egli ha sviluppato questo principio, ha sviluppato il marxismo-leninismo e a beneficio dei popoli oppressi di tutto il mondo ha formulato una dottrina chiara, concreta e viva. Si tratta della dottrina completa per la costituzione di un fronte rivoluzionario, per il rovesciamento dell'imperialismo e del capitalismo e per l'edificazione di una società socialista. L'aspetto pratico consiste nel passare dalla teoria alla realtà. Né Marx né Engels né Lenin hanno completato la causa della edificazione del socialismo, ma Stalin lo ha fatto. Si tratta di una grande impresa senza precedenti...''. E, ancora: "In passato il marxismo-leninismo ha fornito la guida teorica della rivoluzione mondiale. Oggi c'è qualcosa di più, oggi c'è la possibilità di dare aiuto materiale alla rivoluzione mondiale. Questo è il grande contributo di Stalin...''.
Allora, Mao e Stalin non si conoscevano personalmente. Si incontreranno per la prima volta soltanto alla fine del 1949, all'indomani della proclamazione della RPC, in occasione della visita durata circa un mese che il Presidente Mao effettuò in Urss. Ma già era ben saldo e visibile il filo rosso che legava tra loro questi due eminenti dirigenti marxisti-leninisti sulla strada tracciata da Marx, Engels e Lenin.
Da profondo studioso e conoscitore della scienza marxista, Mao ha sempre messo in guardia dal dogmatismo che allontana dalla dialettica. Per questo ha sempre rifuggito da posizioni fideistiche. Non vi può essere l'infallibilità, né la persona infallibile.
Stalin, primo fra tutti e senza un'esperienza alle spalle a cui poter guardare e fare riferimento, ha saputo costruire la società socialista. Questo il suo grande e incancellabile merito storico. In questo processo, secondo Mao, ha indubbiamente commesso degli errori che non scalfiscono in nulla la grandezza della sua opera. Errori che Mao individua soprattutto nel periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale.
"Per un lungo periodo - disse Mao alla Conferenza dei segretari di Partito delle province, delle municipalità e delle regioni autonome, nel gennaio 1957 - Stalin ha negato che nel regime socialista esistessero contraddizioni tra rapporti di produzione e forze produttive, tra sovrastruttura e base economica. Questo fino ai `Problemi economici del socialismo in Urss', scritto un anno prima della morte, dove finalmente ha detto qualcosa (...) sulle contraddizioni tra rapporti di produzione e forze produttive nel regime socialista, affermando che si verificano seri inconvenienti quando si adottano politiche sbagliate e il rapporto tra i due fattori è regolato male. Tuttavia anche in questo scritto non affronta le contraddizioni del regime socialista - tra rapporti di produzione e forze produttive, tra sovrastruttura e base economica - come un problema di carattere complessivo, non si rende conto che esse sono le contraddizioni fondamentali che danno impulso allo sviluppo della società socialista. Pensava che il suo mondo fosse stabilizzato. Noi non dobbiamo pensare la stessa cosa del nostro: da un lato lo è, dall'altro no...''.
Ed è proprio partendo da qui che Mao ha potuto e saputo arricchire e sviluppare il marxismo-leninismo, soprattutto per quanto riguarda la società socialista e le sue contraddizioni. Ed ha potuto farlo solo perché vi era stata l'esperienza dell'Urss, indicando la strada per il superamento degli errori che in Urss vi erano stati, ma ribadendo il posto di Stalin nella storia: quello di un grande marxista-leninista, di un grande proletario rivoluzionario artefice e guida dello sviluppo socialista dell'Urss e del movimento comunista internazionale.
W il compagno Mao, W il compagno Stalin!
Gloria eterna ai grandi maestri del proletariato internazionale: Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao!
Coi maestri vinceremo!