Denuncia di Greenpeace
In Italia 90 atomiche Usa-Nato

In Italia sono dislocati 90 ordigni nucleari Usa-Nato: 50 nella base aerea americana di Aviano (Pordenone) e 40 in quella italiana di Ghedi Torre (Brescia). Si tratta di una vera e propria santa Barbara nucleare in grado di sprigionare una potenza complessiva pari a 900 volte quella di Hiroshima.
Lo denuncia un rapporto di Greenpeace pubblicato il 30 maggio scorso dal titolo eloquente: "Ordigni nucleari USA NATO in Italia. I pericoli nel cortile di casa".
Nel documento fra l'altro si legge che: "Sei paesi europei - Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi, Turchia e Regno Unito - ospitano, in base agli accordi NATO sulla "condivisione nucleare", 480 bombe sotto il controllo diretto degli Stati Uniti. Ognuna di queste bombe rappresenta un pericolo evidente e reale, comporta il rischio di incidenti ed è un potenziale obiettivo. In Italia, le basi di Aviano e Ghedi Torre - che possono essere operativamente impiegate sia per obiettivi in Medio Oriente che per quelli nella Federazione Russa - rappresentano un bersaglio militare che mette potenzialmente in grave rischio le popolazioni di una vasta area".
Inoltre, si legge ancora sul rapporto: "Dopo l'ultima revisione del Nuclear Posture Review del Pentagono, gli USA non escludono la possibilità di impiegare armi nucleari per prevenire un attacco nucleare imminente o potenziale o per evitare che altri paesi possano dotarsi di capacità nucleare militare. Un recente articolo a firma di Seymour Hersh su "The New Yorker" rivela l'esistenza, all'interno del Pentagono, di una linea a favore dell'utilizzo dell'arma atomica per un attacco preventivo alle installazioni nucleari iraniane. La guerra atomica è, allo stato dei fatti, una minaccia reale. E i piloti statunitensi possono decollare con armamenti atomici dalle basi italiane senza che sia necessaria alcuna decisione del nostro governo".
Le 50 testate piazzate nella base di Aviano sono di tipo B-61 a gravità con una potenza variabile dagli 0,3 ai 170 kilotoni e sono destinate al lancio da parte degli F16 americani. A Ghedi invece gli ordigni B-61 sono assegnati al lancio dei Tornado italiani.
Perciò, conclude il rapporto di Greenpeace "Occorre mettere in discussione la presenza sul territorio italiano delle 90 testate atomiche piazzate ad Aviano e Ghedi Torre in virtù di un trattato segreto - Stone Ax - mai comunicato al Parlamento". Ma il governo Prodi non sembra davvero orientato a battere questa strada, quanto piuttosto quella di ricalcare le orme del governo Berlusconi anche per quel che concerne la politica militare ed estera.

5 luglio 2006