Lettere

Uniamoci al PMLI e affrontiamo le difficoltà senza aspettare di essere diciottenni
Caro compagno, mi ha fatto piacere sapere che ti sei ritrovato nelle parole della mia lettera. Desidero inviarti tutta la mia solidarietà. Sappi che non sei solo. Anch'io come te e tanti compagni della nostra età (17 anni) mi trovo in una situazione difficile da gestire, in particolare in famiglia. Anche mio padre (ex militante di "Lotta continua") ha nascosto i libri di un passato da lui rinnegato, ma noi non dobbiamo lasciarci fermare da chi, come i nostri genitori, si è lasciato ingannare dal revisionismo o peggio ha abbandonato ogni ideale di rivoluzione per seguire quello del denaro.
Anche per me (in questo periodo) è difficile entrare nel PMLI, ma nonostante i vari ostacoli familiari, non mi sono dato per vinto e ho rapporti molto frequenti con il Partito. Ti esorto a tirare avanti, senza voltarti indietro ad ascoltare chi tenta di privarci della libertà di lottare per la rivoluzione e non fermarti davanti a nessun ostacolo.
Ci sono sempre più spesso momenti in cui dal profondo del cuore senti un fuoco che arde e sembra che qualcosa di grande voglia uscire dal tuo corpo, troppo piccolo per contenere un sentimento così grande, è il sentimento della rivoluzione che ti fa venir voglia di urlare, di scappare e correre via dall'oppressione che ci vuole fermare.
Sono sicuro che anche tu provi questo sentimento, ma ti invito comunque a mantenere la calma e a sfruttare queste energie per cercare di affrontare i vari problemi che ti troverai davanti (e ne troverai molti se ti unirai al PMLI) senza scappare, che non è la scelta opportuna. Anch'io aspetto con ansia i 18 anni, quando nessuno potrà impedire le mie scelte politiche, ma per questo interminabile anno che mi separa da una maturità (che nel 2003 i ragazzi raggiungono molto prima di 18 anni) che possa essere anagraficamente riconosciuta dai miei genitori, non credo ci sia bisogno di creare alcun tipo di scontro, ma anzi credo sia più giusto attendere pazientemente accumulando energie e approfondendo lo studio dei maestri. Spero leggerai questa lettera e spero presto di poter leggere la tua risposta.
Se vuoi contattarmi (e ti esorto a farlo) puoi chiedere il mio numero di cellulare al Partito. Ho desiderio di conoscerti e di discutere con te. Vai avanti compagno, non ti fermare, abbi fiducia nel PMLI, nel socialismo e soprattutto in te stesso.
Uniti, compatti per la libertà. Sempre e comunque.
Non un passo indietro!
W Stalin!
Un simpatizzante del Sud del PMLI

Voglio diventare un buon marxista-leninista
Di tanto in tanto mi avventuro nel vostro stupendo sito web a leggere qualche articolo o qualche pubblicazione.
Non posso ancora dirmi marxista pur avendo letto e riletto il "Manifesto del Partito Comunista", che comunque resta un testo per me di fondamentale importanza e veridicità.
Sarei venuto volentieri a Roma il 12 aprile, se non fosse che l'eccessiva lontananza me lo impediva. Abito nel Ticino e per motivi di studio mi sono trasferito a Losanna, nella Svizzera francese. Tra un impegno e l'altro non ho veramente tempo.
Voglio veramente diventare un buon marxista-leninista. Ora sto leggendo "Le cahier bleu" di Lenin, in francese, (Il quaderno blu).
Saluti da un aspirante marxista-leninista.
Davide - Losanna (Svizzera)

La guerra di Bush, Saddam e Berlusconi
L'epilogo di questa guerra idiota fatta da un idiota ha confermato in pieno quello che tutti i pacifisti più criminali, sovversivi e antigovernativi pensavano.
Farsa sanguinaria, cruenta, sporca, orrenda, mortale.
Una pagliacciata: Saddam ha le armi chimiche che sono state il motivo scatenante di questo obbrobrio. Saddam mostro sanguinario, pazzo omicida, non le usa nemmeno quando glielo stanno per mettere nel culo!
Saddam odia l'Occidente e non brucia i pozzi!
Saddam ama le Maldive e l'Occidente è là che l'ha sistemato.
Saddam riposa in una camera vista mare e vista Bin Laden.
E bambini, mamme, ragazzi, riposano in comode bare di legno.
Questa è la libertà degli Stati uniti d'America. Questa è la democrazia dell'Occidente.
Grazie Bush, grazie Silvio, sono orgoglioso di essere italiano.
Raffaele Bruno - Napoli