LOTTIAMO UNITI CONTRO GLI AGGRESSORI IMPERIALISTI DELL'IRAQ BUSH, BLAIR, AZNAR E BERLUSCONI
Bush ha dichiarato formalmente guerra all'Iraq, infischiandosene dell'Onu e calpestando il diritto internazionale. Il rispetto dell'indipendenza e della sovranità nazionali per l'Hitler della Casa Bianca è un optional, come lo è sempre stato per gli imperialisti. Per costui è sufficiente avere l'appoggio e la cooperazione dei suoi fidi alleati con in testa Blair, Aznar e Berlusconi.
Si tratta di una guerra di aggressione imperialista ingiusta, ingiustificata, illegittima e illegale. Del tutto simile a quella di Hitler che ha scatenato la seconda guerra mondiale. Ferma, dura e militante è la condanna dei marxisti-leninisti italiani. Anche perché la "guerra preventiva", già utilizzata da Hitler, è una mostruosità politica e giuridica.
La lotta al terrorismo non c'entra un bel nulla, ammesso, ma non concesso, che la guerra agli Stati sovrani sia la strada giusta. L'obiettivo vero è quello di sottomettere il ribelle Iraq all'imperialismo, sottrargli il petrolio, abbattere il governo Saddam e imporgli un governo fantoccio. L'obiettivo più in generale è quello di dominare l'intero Medio oriente direttamente e attraverso l'imperialismo sionista di Israele.
E' l'ingordigia predatoria dei grandi capitalisti e dei grandi finanzieri reazionari e fascisti degli Stati Uniti d'America, dell'Inghilterra, della Spagna e dell'Italia che ha spinto gli attuali governanti di quei paesi a compiere questo orrendo crimine che grida giustizia e che ha fatto insorgere persino il papa, il Vaticano, la chiesa cattolica e altre confessioni religiose.
I governi in mano ai monopolisti e alle multinazionali, come quelli francese, tedesco, russo e cinese, non si sono schierati al momento con i suddetti aggressori solo per motivi tattici. Per loro sarebbe stato meglio ottenere gli stessi risultati per "via pacifica", attraverso compromessi con Saddam. Ciò ha spaccato l'Onu, la Ue e la Nato rimescolando le carte dell'imperialismo mondiale. Siamo quindi entrati in una nuova fase della situazione mondiale, che porterà inevitabilmente ad acuire le contraddizioni interimperialiste, che esploderanno in guerre economiche, finanziarie, commerciali e finanche in guerre militari tra i più forti e famelici blocchi imperialisti. Guerre che potranno essere evitate solo se i popoli dei paesi interessati si libereranno dal capitalismo e dall'imperialismo e instaureranno il socialismo.
Bisogna lottare uniti contro gli attuali aggressori per difendere la libertà, l'indipendenza e la sovranità dell'Iraq, i diritti nazionali del popolo palestinese e la pace mondiale. Nessuno può sostituirsi al popolo iracheno per decidere chi lo governa e come risolvere le proprie contraddizioni.
Il popolo italiano con alla testa la classe operaia e in prima fila i suoi eroici figli sta lottando strenuamente per la pace, dando l'esempio e il coraggio a tutti i popoli del mondo. A Firenze prima e poi a Roma, a Camp Darby e a Milano ci sono state le più grandi manifestazioni del pianeta, i giovani con i loro corpi hanno fermato i treni della morte e i portuali di Livorno si sono rifiutati di caricare le armi Usa nelle navi.
Eventi straordinari che fanno onore al nostro popolo e hanno messo in serie difficoltà il governo. Ciò nonostante il Mussolini di Palazzo Chigi non è tornato sui suoi passi e continua a dare a Bush tutto l'aiuto di cui ha bisogno. Perché egli vuol partecipare con un posto di riguardo al "banchetto dei vincitori". Esattamente come Mussolini voleva fare con Hitler.
L'Italia va strappata alla guerra, ma ciò non è possibile se non si butta giù il governo del neoduce Berlusconi. Questo concetto non è ancora stato acquisito dal movimento per la pace, ma saranno la pratica, i fatti e l'esperienza che gli dimostreranno che è questa la via da seguire affinché l'Italia molli Bush al suo non invidiabile destino. Intanto partecipiamo compatti allo sciopero generale contro la guerra, sabotiamo la macchina da guerra dell'imperialismo, assediamo con grandi manifestazioni di massa le basi militari e lottiamo uniti contro gli aggressori imperialisti dell'Iraq Bush, Blair, Aznar e Berlusconi.
Non abbiamo nulla da perdere e un mondo di pace da guadagnare!

L'Ufficio politico del PMLI

Firenze, 18 marzo 2003