Manifestazione regionale a Firenze
In migliaia contro il G5, il razzismo e la guerra in Iraq
Duramente contestata la Bossi-Fini, i Cpt, i rimpatri forzati. Molti complimenti al PMLI per la presenza e le parole d'ordine
Redazione di Firenze
In concomitanza con la riunione dei ministri degli interni cosiddetti cinque grandi (G5), cioè Italia, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, organizzata nel capoluogo toscano con all'ordine del giorno la repressione dell'immigrazione "clandestina", sabato 16 ottobre si è tenuta a Firenze una manifestazione di protesta contro il G5, il razzismo e la guerra in Iraq. Duramente contestati la legge Bossi-Fini, i lager per i migranti, i cosiddetti centri di permanenza temporanea (Cpt), le espulsioni e i rimpatri forzati pianificati e messi in pratica dal governo Berlusconi e dai principali partner europei.
La manifestazione è stata promossa da vari organismi sociali e politici, ha visto l'adesione e la partecipazione del PMLI e di altre forze provenienti da tutta la Toscana. Opportunisti fino in fondo i rappresentanti del PRC che nella fase preparatoria si sono schierati contro l'organizzazione di un corteo e poi, fallito il tentativo di sabotare la protesta, si sono presentati alla manifestazione per non perdere ogni credito nel movimento contro la guerra.
Con la parola d'ordine "Contro il razzismo e la guerra, G5 via da Firenze" il corteo è partito da piazza San Marco ed è sfilato per le vie del centro storico, in una città fortemente militarizzata, e seguito per tutto il tragitto da ingenti forze di polizia e carabinieri provocatoriamente in tenuta antisommossa.
Alcune migliaia i manifestanti, forte la presenza di giovani e giovanissimi, molti gli immigrati organizzati con striscioni multilingue in italiano, arabo e inglese, fra cui quello che apriva il corteo "Firenze contro il razzismo, nessuno è clandestino". Lanciati slogan a ripetizione contro la legge razzista Bossi-Fini e in difesa dei diritti degli immigrati, cantate "Bella Ciao" e "Fischia il vento".
La delegazione del PMLI, composta da militanti e amici e guidata dalla compagna Claudia Del Decennale, Responsabile del Partito per la Toscana, era presente con bandiere del Partito e con un cartello e corpetti con le parole d'ordine "Abrogare la Bossi-Fini. Chiudere i Cpt" da un lato e "Fuori l'Italia dall'Iraq. Buttiamolo giù. Viva la resistenza irachena" dall'altro. Molte le copie de Il Bolscevico vendute e centinaia i volantini diffusi. Registrati con piacere gli apprezzamenti di molti manifestanti verso la nostra delegazione. Durante il corteo i compagni hanno lanciato alcuni slogan quali "sanatoria per tutti i clandestini, abrogare la legge Bossi-Fini", "Fuori i clandestini dalle galere, dentro Berlusconi e le camicie nere", "la Bossi-Fini l'ha dimostrato, il governo è neofascista e va cacciato". La manifestazione si è conclusa in piazza S. Maria Novella, nota per essere un luogo di ritrovo per molti immigrati.
Da denunciare la censura tanto ignobile quanto "abitudinaria" fatta da la Repubblica, L'Unità e Il Giornale della Toscana che si sono guardati bene dal citare il PMLI nei loro articoli di cronaca, mentre alcune belle immagini televisive della partecipazione del Partito sono state trasmesse da Canale 10.
Il giorno seguente le proteste sono proseguite con varie iniziative e un sit-in a Porta Romana, vicina alla lussuosa e superblindata Villa Cora sede del G5.
Vergognosa la posizione dei DS che non hanno aderito alle manifestazioni di protesta, mentre il neopodestà Leonardo Domenici (DS) si pavoneggiava in mezzo ai rappresentanti dell'imperialismo europeo, organizzando per loro una visita alla città e un pranzo di gala.

20 ottobre 2004