Manifestazione nazionale dei "precari della conoscenza" organizzata dalla Flc-Cgil a Napoli
Lavoratori e studenti uniti in piazza in difesa della scuola pubblica massacrata dal governo Berlusconi
Studenti e insegnanti in coro: "Salviamo la scuola. Via il governo Berlusconi. Tagliare le spese militari".
Un dirigente Fiom ringrazia il PMLI per la partecipazione alla manifestazione del 16 ottobre

La delegazione del PMLI diretta da Puglia invoca lo sciopero generale

Redazione di Napoli
Contro l'ondata spaventosa di licenziamenti, per rivendicare le dimissioni immediate del ministro Mariastella Gelmini che, a suon di controriforme neofasciste ed ultraliberiste, sta affossando la scuola e l'università pubbliche, per sbarrare il passo alla conclusione del processo di privatizzazione a tutti i livelli del sistema di istruzione, formazione e ricerca del nostro paese, per rivendicare la gratuità del materiale didattico, più fondi per l'edilizia scolastica e per garantire i diritti calpestati dei più deboli, sabato 30 ottobre in oltre 10mila hanno sfilato a Napoli in occasione della manifestazione nazionale indetta dalla FLC-CGIL (Federazione lavoratori della conoscenza).
Partito dalla storica Piazza Garibaldi nel primo pomeriggio, il Rettifilo è stato invaso da un lungo e combattivo serpentone, decisamente rosso. Un colore che sta tornando di moda anche tra le giovanissime generazioni e che evidentemente è sgradito alla "daltonica" direzione de Il Mattino che il giorno seguente in un breve trafiletto nella prima pagina dell'edizione locale ha titolato: "Corteo viola", in riferimento, al solo, pur nutrito e combattivo, spezzone di testa costituito da insegnanti, genitori e studenti diversamente abili organizzati nel Coordinamento "Tutti a scuola" dietro lo striscione "Diritto allo studio, diritto al lavoro".
Un'altra piacevolissima caratteristica di questa manifestazione è stata la sempre più stretta unità tra lavoratori e studenti, un'unità cementata dalla forte carica antigovernativa e dal clima antifascista che si è riversata sulle note della intramontabile Bella Ciao alternata alla tammuriata "Noi la crisi non la paghiamo. Questa è l'onda che vi travolge" e nei tantissimi cartelli e striscioni come: "Con classi di 31 non impara più nessuno, la camorra ringrazia", "I vostri tagli alla cultura, prove tecniche di dittatura". Senza dimenticare il doveroso omaggio ai caduti sotto le macerie: "A scuola si viene per morire. Luigi lo ha fatto", "Luigi vive", "Basta tagli ai fondi all'edilizia scolastica".
Tra i lavoratori, da segnalare il particolarmente nutrito e combattivo spezzone dei precari siciliani provenienti da quasi tutte le province. Tra le altre denunce quelle sulle condizioni di vita e di lavoro da Terzo mondo, nonché sullo stato vergognoso della eterna incompiuta Salerno-Reggio Calabria, sono sbarcati a Napoli per gridare che i miliardi di euro per costruire il pericolosissimo Ponte sullo Stretto che vogliono solo le mafie e il governo vadano alla scuola. Altrettanto significativa la presenza di insegnanti e studenti lombardi a testimoniare lo sdegno per la propaganda dei fascio-leghisti razzisti del Carroccio.
Studenti e lavoratori del Nord e del Sud non hanno perso l'occasione per stigmatizzare ancora una volta l'assenza clamorosa e la deriva a destra del PD e dei sindacati filo padronali CISL e UIL con lo slogan "site pegg' e Cernobyl". Anche se, in verità, tra le forze sane di sinistra del movimento anti-Berlusconi e Gelmini si è sentita maggiormente l'assenza dei combattivi insegnanti dei Cobas della scuola parzialmente giustificati dal fatto che in settimana avevano già manifestato, sempre nel capoluogo partenopeo, subendo la feroce e vigliacca repressione delle "forze dell'ordine".
Durante il percorso dagli altoparlanti del camioncino degli organizzatori più volte è stata denunciata con forza la repressione del regime neofascista, come a Terzigno, l'abbandono totale del Sud dove la crisi economica colpisce in maniera devastante, bocciata la politica guerrafondaia del governo in Afghanistan e promossa ed omaggiata la lotta della FIOM e in particolare la "resistenza" degli operai della Fiat di Pomigliano ai piani del vampiro Marchionne. A questo proposito un dirigente della FIOM è venuto per tempo a ringraziare i marxisti-leninisti per la qualificata presenza alla grandiosa manifestazione a Roma del 16 ottobre.
La delegazione del PMLI è stata la prima in assoluto a presidiare il concentramento iniziale fin dalle 14 e, in attesa delle delegazioni dalle altre parti d'Italia, ha effettuato una proficua diffusione de Il Bolscevico intrecciando discussioni e prendendo diversi contatti. Composta da militanti e simpatizzanti di Napoli, Ischia, Capua e Quadrelle, diretta dal compagno Nando Puglia, essa è stata accolta con calore e simpatia dai manifestanti che, apprezzandone bandiere, corpetti e cartello con le parole d'ordine "No ai tagli alla scuola della gerarca Gelmini" e "Lottiamo per l'istruzione pubblica, il diritto allo studio, la stabilizzazione dei precari, i diritti dei ricercatori e dei lavoratori Ata", le hanno permesso di entrare nel corteo in posizione strategica, tra un combattivo comitato universitario napoletano e un'agguerrita scuola di Afragola, comune nella martoriata provincia di Napoli. Insieme a queste infaticabili studentesse e studenti sono stati intonati a più riprese e con grande entusiasmo: "Bandiera Rossa", "Bella Ciao", "L'Internazionale", "Di Berlusconi, non ne possiamo più, tutti uniti buttiamolo giù", "Studenti, operai, disoccupati vinceremo organizzati", "Contro i tagli di Berlusconi, 10-100-1000 occupazioni" senza dimenticare il pressing sulla titubante dirigenza della CGIL: "Contro la scuola (università) del capitale, sciopero, sciopero generale".
Alle istanze e ai simpatizzanti che hanno animato la delegazione del Partito sono giunti i complimenti della Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI che unendoli a quelli del Segretario generale Giovanni Scuderi ha ringraziato i compagni per l'importante servizio reso a tutto il Partito. "Sotto la direzione del compagno Nando - si legge in un passaggio - vi siete distinti per la combattività e la determinazione anticapitaliste e antigovernative e per il sostegno militante alla piattaforma rivendicativa dei precari della scuola e alla richiesta dello sciopero generale contro la macelleria sociale del governo del neoduce Berlusconi, della Confindustria e della Federmeccanica. I dirigenti nazionali del PMLI, con alla testa il compagno Giovanni Scuderi e questa Commissione, prendono esempio da voi per assolvere fino in fondo i compiti che il 5° Congresso nazionale del PMLI ha assegnato a loro".
Al corteo erano presenti anche "Sinistra critica", "Sinistra ecologia e libertà", PRC, FGCI (PdCI). La manifestazione si è conclusa nel tardo pomeriggio nella centrale Piazza del Gesù in un clima carico di positiva energia e speranza come solo la lotta di classe sa dare.

3 novembre 2010