Messaggio dell'UP del PMLI all'8° Congresso nazionale del PC dell'India (marxista-leninista) - Liberation
"L'avvenire non è dell'imperialismo e della borghesia ma della rivoluzione, del proletariato e del socialismo"

Al Comitato centrale
del Partito Comunista
dell'India (marxista-leninista)- Liberation
Alle Delegate e ai Delegati
dell'8° Congresso nazionale
del Partito Comunista dell'India (marxista-leninista)- Liberation

Care compagne,
cari compagni,
il Partito marxista-leninista italiano ha ricevuto con molto piacere l'invito a partecipare all'ottavo Congresso nazionale del Partito Comunista dell'India (marxista-leninista) - Liberation. Purtroppo però il nostro Partito non ha le condizioni per essere presente al vostro Congresso con una propria delegazione. Ne saremmo stati ben felici, e sicuramente avremmo avuto dei benefici apprendendo direttamente dalla vostra voce le esperienze di lotta di classe del vostro Partito. Possiamo perciò essere presenti solo idealmente, ma vi giungano lo stesso il caloroso saluto fraterno e militante e gli auguri internazionalistici proletari di successo da parte del Partito marxista-leninista italiano.
Pur risiedendo in due continenti diversi e lontani geograficamente, noi vi sentiamo vicini perché è comune l'ideologia, la natura di classe e la causa dei nostri due Partiti. Entrambi infatti sono ispirati dal marxismo-leninismo-pensiero di Mao e perseguono l'obiettivo del socialismo, pur tenendo conto della diversa situazione in India e in Italia.
Il nostro Partito ritiene fondamentale attenersi, in ogni circostanza e per qualsiasi problema, al marxismo-leninismo-pensiero di Mao e non deviare dalla via della rivoluzione proletaria e dell'emancipazione del proletariato e del popolo, qualsiasi siano le congiunture nazionale e internazionale e i problemi che si incontrano nel cammino rivoluzionario. Senza nulla concedere alla borghesia al potere e al revisionismo di destra e di "sinistra" che cercano di farci desistere dalla lotta di classe per risolvere i problemi immediati e concreti delle masse popolari e per guidare il proletariato alla conquista del potere politico e del socialismo.
I nostri due Partiti hanno la stessa esperienza per quanto riguarda l'atteggiamento dei falsi partiti comunisti verso il governo borghese centrale. In Italia tali partiti sono direttamente dentro il governo della classe dominante borghese, mentre in India l'appoggiano dall'esterno. Ma la sostanza non cambia. Nell'uno e nell'altro caso i falsi partiti comunisti fungono da copertura a sinistra della classe dominante borghese, e in tal modo depotenziano la carica rivoluzionaria delle masse e sabotano la lotta per il socialismo.
Ma questa loro funzione controrivoluzionaria prima o poi sarà vanificata dallo sviluppo delle contraddizioni di classe e dei conflitti di classe. Il potere della borghesia e dell'imperialismo non potrà essere eterno, i popoli un giorno li sopprimeranno, quando il loro dominio diventerà insopportabile e le masse non potranno più vivere come ora.
Attualmente i partiti falsi comunisti propagandano il cosiddetto "Socialismo del XXI secolo", che non è altro che una rimasticatura socialdemocratica, riformista, parlamentarista e pacifista, poiché esso non prevede la rivoluzione socialista e la dittatura del proletariato.
I Partiti marxisti-leninisti, invece, debbono rimanere fedeli al socialismo elaborato da Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao, e realizzato da questi ultimi tre, applicandolo in base alla situazione concreta dei rispettivi Paesi.
Attualmente l'imperialismo, specie quello americano, esporta le sue armate e massacra le popolazioni dei paesi occupati. Ma i popoli dell'Iraq, dell'Afghanistan, della Palestina e di altri paesi gli stanno dando delle dure lezioni. Ben presto esso sarà pure dilaniato dalle contraddizioni, anche armate, non solo commerciali e finanziarie, che inevitabilmente si svilupperanno tra la superpotenza imperialista Usa e quelle dell'Unione europea, della Cina, dell'India, della Russia e del Giappone. Ciò favorirà la lotta di classe e la rivoluzione proletaria all'interno dei paesi imperialistici e le guerre di liberazione nazionale dei popoli dei paesi oppressi e occupati dall'imperialismo. L'avvenire non è quindi dell'imperialismo e della borghesia, bensì della rivoluzione, del proletariato e del socialismo.
Care compagne,
cari compagni,
noi vi assicuriamo che il PMLI farà fino in fondo il suo dovere proletario rivoluzionario e marxista-leninista per abbattere l'imperialismo italiano e la classe dominante borghese, e siamo certi che anche il PCI(ML) farà altrettanto in India. Non sarà una cosa facile, ma nemmeno impossibile. Il successo dipenderà in primo luogo dal radicamento dei nostri due Partiti tra le masse proletarie e popolari e dalla loro capacità di accumulare le forze necessarie per la scalata al cielo.
Se continueremo ad aver fiducia nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, nel socialismo, nelle masse, nel Partito e in noi stessi, operando di conseguenza, nulla sarà impossibile.
Auguri, care compagne e cari compagni, e che la vostra esperienza possa essere di esempio, di stimolo e di aiuto per tutti gli autentici Partiti marxisti-leninisti del mondo, a cominciare dal PMLI.
Viva l'unità militante tra il PMLI e il PCI(ML)!
Viva l'internazionalismo proletario!
Viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao!
Viva il socialismo!
Coi Maestri vinceremo!

L'Ufficio politico del PMLI

Firenze, 29 novembre 2007