Ex europarlamentare DC e deputato di Forza Italia
Michelini (Opus Dei) con Veltroni
Sosterrà il sindaco uscente DS con la lista dei "moderati"

Tra le 40 liste e i 14 candidati sindaci che si contenderanno la poltrona del Campidoglio nelle elezioni comunali di Roma, quella messa insieme dal neopodestà uscente Veltroni con lo scopo di raccattare i voti necessari per la sua rielezione è a dir poco nauseante. Si tratta di un'accozzaglia di ex democristiani, anticomunisti, rinnegati e baciapile del Vaticano denominata "Moderati per Veltroni" che in qualità di capolista presenta Alberto Michelini: ex mezzobusto del Tg1, da 30 anni membro dell'Opus Dei (la massoneria del Vaticano), ex europarlamentare DC, deputato di Forza Italia fino al 2006 nonché, a partire dal 2001, rappresentante personale del neoduce Berlusconi per il "Piano di azione per l'Africa" nel G8.
Durante la presentazione dei candidati nella sede del comitato elettorale di Veltroni, Michelini ha così spiegato la sua decisione: "Ho accettato l'invito di Veltroni e ho preso questa decisione perché ho rapporti di stima e amicizia per Veltroni che è un politico che va oltre i partiti e le vecchie categorie politiche che ti portano ad odiare gli avversari. Logiche che ho sempre detestato".
Entrato in politica nell'84 quando De Mita gli chiese di candidarsi al parlamento europeo con la DC, Michelini alle comunali dell'85 fu il più votato a Roma con la DC, anche più di Signorello che allora divenne sindaco in quanto capolista. Dopo altre esperienze come parlamentare, nel '95 perde la sfida alle regionali del Lazio contro Piero Badaloni e nel '96 è eletto parlamentare con Forza Italia. "Quando nell'84 De Mita mi chiese di candidarmi - ha ricordato - ero inviato al seguito di Papa Giovanni Paolo II in estremo Oriente. Gli chiesi consiglio e lui mi disse 'pregherò per la sua decisione. Così è cominciato il mio impegno politico". "Il mio principale impegno a Roma sarà in difesa della famiglia - ha spiegato, tornando all'oggi - quella naturale fondata sul matrimonio come recita l'art. 29 della Costituzione. Sono un cattolico e un moderato e sui valori fondanti come la difesa della vita dalla nascita alla morte, quindi contro l'aborto e l'eutanasia, non posso venir meno".

24 maggio 2006