Per le elezioni politiche
Il neopodestà di Rufina Pinzani (PD) e la giunta di "centro sinistra" volevano negare lo spazio di affissione al PMLI
Spazi riconquistati a 5 giorni dalle elezioni e solo dopo l'intervento del legale del PMLI
L'anticomunismo unisce destra, centro e "sinistra" borghesi

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Rufina del PMLI
Sono state la tenacia e la perseveranza a far riconquistare all'Organizzazione di Rufina (Firenze) del PMLI il diritto ad affiggere i manifesti elettorali astensionisti negato dal neopodestà piddino Mauro Pinzani e dalla sua giunta di "centro-sinistra".
Il nostro Partito a Rufina aveva regolarmente presentato nei termini di legge domanda secondo quanto stabilisce la legge 212 del 4 aprile 1956 che regola le campagne elettorali e che nell'articolo 1 cita testualmente: "L'affissione di stampati, giornali murali od altri manifesti, inerenti direttamente o indirettamente alla campagna elettorale, o comunque diretti a determinare la scelta elettorale, da parte di chiunque non partecipi alla competizione elettorale (...) è consentita soltanto in appositi spazi...".
Il compagno Enrico Chiavacci, Responsabile dell'Organizzazione locale del Partito, non avendo ricevuto formale risposta come invece in ogni precedente campagna elettorale da circa 15 anni, prontamente contattava il funzionario comunale per avere informazioni sul ritardo di assegnazione, al che quest'ultimo, anziché fornire il numero di tabellone attribuito, comunicava l'esclusione del PMLI in quanto a dire suo e dei responsabili della procedura, "totalmente privo di diritto". Tutto ciò senza una comunicazione scritta e una motivazione concreta. Il compagno ha dovuto insistere per farsi inviare la delibera del comune in merito alle elezioni evincendo di fatto che non riportava motivazioni giuridiche che avrebbero impedito al PMLI l'ottenimento degli spazi per la propaganda indiretta. A precisa domanda, l'amministrazione si è limitata ad affermare che la Prefettura fiorentina aveva evidenziato la necessità di essere collegati ad una lista che partecipa direttamente alla consultazione. Niente di più falso, tanto che in altri comuni della provincia di Firenze a partire dal capoluogo gli spazi sono stati regolarmente assegnati e nei tempi dovuti. Nonostante che al comune di Rufina e quindi anche alla Prefettura siano stati tempestivamente inviati i testi di precedenti sentenze della magistratura che hanno visto la vittoria del PMLI su amministrazioni comunali che avevano negato il diritto all'affissione con la conseguenza di risarcimento danni, l'atteggiamento dell'ufficio predisposto è stato ostile e sordo e il neopodestà Pinzani se ne è lavato le mani scaricando la competenza di ciò su altri, quando in realtà la domanda per gli spazi viene presentata al sindaco del comune e in ogni caso è lui il responsabile politico.
A fronte di questo atteggiamento il Partito si è dovuto rivolgere al proprio legale che in una lettera non solo ha richiamato alla giusta interpretazione della legge in materia di elezioni evidenziando che chiunque non partecipi direttamente alla competizione elettorale ha diritto alla richiesta degli spazi, ma anche richiamando l'articolo 21 della Costituzione in merito al diritto di manifestare il proprio pensiero.
La lettera ha fatto ritornare sui propri passi il sindaco e la giunta, costringendoli a riunirsi e ad assegnare al Partito lo spazio di affissione negato, lunedì 18 febbraio.
La lettura politica che ne esce da quanto è accaduto è che l'atteggiamento avuto dal piddino Pinzani e dalla sua giunta è antidemocratico, anticostituzionale e soprattutto teso a tappare la bocca agli astensionisti, ai fautori del socialismo, al PMLI.
Su tutti pesa senz'altro la posizione astensionista del PMLI che più di ogni altra è oggi capace di minare alle fondamenta il potere istituzionale borghese per quanto riguarda il parlamento alle elezioni politiche, così come domani accadrà per sindaco e giunta alle amministrative. È prova di questo il fatto che il PMLI svolge regolarmente (e fino ad oggi senza problemi del genere) la propria attività in ogni appuntamento elettorale da circa quindici anni, nel corso dei quali sono stati attribuiti sempre gli spazi sia a Rufina, così come a Pontassieve ed in tutto il Mugello e la Valdisieve, a Firenze e su tutto il territorio nazionale dove viene dai nostri compagni presentata regolare domanda.
L'Organizzazione di Rufina del PMLI inoltre è attiva politicamente appunto da ben 15 anni in Valdisieve, sempre al fianco della popolazione, contro le misure antipopolari delle giunte di "centro-sinistra" che la governano da sempre, contro il nuovo inceneritore di Selvapiana, con e nell'ANPI.
La volontà di escludere seppur senza alcun diritto, il PMLI dai tabelloni ha tutta l'aria di essere perciò una sorta di "resa dei conti" con un Partito che più di ogni altro ha tenuto duro innanzitutto nella lotta contro l'inceneritore di Selvapiana attraverso numerose affissioni pubbliche e volantinaggi e che combatte in maniera attiva al fianco di associazioni progressiste e antifasciste, le misure antipopolari ed antidemocratiche dei governi centrale e locali, senza distinzione di etichette.
Stavolta si è creato addirittura il paradosso per cui il PMLI è stato ingiustamente escluso dalla propaganda tramite manifesti mentre un movimento di chiara natura fascista come Casapound ed il suo centro sociale fiorentino "Il Bargello" possono tranquillamente affiggere sui tabelloni di diretta ed indiretta senza problema alcuno.
Non ci stupisce che la delibera di giunta che esclude il PMLI sia stata votata all'unanimità e quindi anche dalla "sinistra" istituzionale quale il PRC; non ci rimane altro che denunciare con forza questo atto di arbitraria antidemocraticità che non lascerà insensibili le altre realtà politiche e sociali non istituzionali ed auto organizzate che, come noi, incontrano innumerevoli difficoltà ogni volta che propongono iniziative non in linea con la volontà dell'amministrazione PD-IDV venendo puntualmente escluse dalle Case del Popolo, o quando richiedono invano un confronto pubblico per trattare temi cari alla popolazione e gli vengono inevitabilmente chiuse le porte in faccia sia dall'amministrazione stessa, sia dalle strutture pubbliche da essa controllate.
Ebbene, anche se solo per quattro giorni, il Partito affiggerà fiero i suoi manifesti astensionisti e invita le masse popolari e i sinceri fautori per il socialismo a riflettere su quanto accaduto e ad astenersi per votare PMLI.
All'Organizzazione di Rufina del PMLI sono giunte le vive congratulazioni del Centro del Partito per "l'importante vittoria ottenuta contro la giunta Pinzani".

20 febbraio 2013