La Finanziaria introduce una norma fascista
No ai poteri speciali al capo della polizia


Nel calderone di emendamenti proposti dal governo Prodi alla sua stessa Finanziaria ve n'è uno gravissimo e inquietante che è praticamente passato sotto silenzio che dà poteri speciali al capo della Polizia quando scatta l'emergenza sicurezza e ordine pubblico.
L'emendamento del governo depositato il 5 novembre in Commissione bilancio prevede infatti che in caso di situazioni di emergenza dichiarate il ministro dell'Interno ha la facoltà di "autorizzare il Capo della Polizia a porre in essere, anche in deroga all'ordinamento vigente, le attività negoziali e i pagamenti occorrenti per l'attuazione delle misure di emergenza individuate dallo stesso Ministro, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, degli obblighi derivanti dall'ordinamento comunitario e nell'ambito delle risorse compatibili".
Il governo nella relazione tecnica giustifica tale emendamento perché per la norma precedente (articolo 1, secondo comma, della legge 121/1981, ossia il "Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza"), ci sarebbero "dubbi di compatibilità con l'assetto costituzionale" a causa dell'"indeterminatezza del potere innominato riconosciuto al ministro dell'Interno di legittimare in capo agli organi di polizia ovvero ai prefetti un generale potere di delega di ampiezza sostanzialmente illimitata". In verità il comma citato recita solo che "Il ministro dell'interno adotta i provvedimenti per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica".
Ora invece diventa cosa certa che, se tale emendamento verrà approvato, grazie al "potere di delega di ampiezza sostanzialmente illimitata" l'Amato di turno potrà accentrare nelle mani del capo della Polizia l'attuazione di misure decise dallo stesso ministro dell'Interno scavalcando a piè pari ogni legge e passaggio parlamentare.
Si tratta di norme talmente gravi che, è tutto dire, hanno fatto insorgere perfino il picconatore neofascista Cossiga che dopo aver sottolineato la mancanza di un "ricorso al parlamento" ha aggiunto caustico: "se le avesse proposte Berlusconi si sarebbe parlato di ritorno al fascismo". Come dargli torto?

15 novembre 2006