Obama fa il panegirico di Napolitano e di Berlusconi
Per il presidente degli Usa il nuovo Vittorio Emanuele III e il nuovo Mussolini sono "ottimo presidente e ottimo premier"

Nell'intervista esclusiva concessa al Corriere della Sera, pubblicata l'8 luglio scorso, il presidente americano Barack Obama ha affrontato vari temi quali la guerra in Afghanistan, dove ha definito "straordinario" il contributo dell'Italia alla guerra e all'occupazione imperialista del paese, ha bacchettato l'Unione europea per la sua riluttanza a integrare la Turchia a pieno titolo nelle sue istituzioni temendo che il governo di Ankara sia spinto a "guardare altrove", vedi l'intesa con l'Iran sul tema nucleare e il voto contrario sulle sanzioni in sede Onu come pure lo scontro diplomatico coi sionisti di Tel Aviv. Ma quello che colpisce è soprattutto il panegirico che fa di Berlusconi e Napolitano definiti "un ottimo premier e un ottimo presidente ".
La prima questione è l'Afghanistan, per il Corriere una guerra "difficile e sanguinosa" non per il popolo afghano quanto per gli occupanti imperialisti, e il tono della domanda è tutto un programma: "possiamo ancora vincere e andar via in un anno? Quale messaggio vuole inviare all'opinione pubblica europea, che vede i suoi ragazzi e ragazze morire accanto a ragazzi e ragazze americani, senza risultati tangibili per il momento?"
"Prima di tutto - ha esordito Obama - voglio dire personalmente quanto sia grato per il contributo italiano in Afghanistan. I sacrifici di uomini e donne italiani in uniforme sono stati straordinari. Il primo ministro Berlusconi è stato un alleato conseguente e forte. L'Italia ci aiuta non solo sul campo di battaglia, ma anche nell'addestramento". Ha ripetuto che "entro la metà del prossimo anno dovremmo cominciare la transizione ma ciò non significa che d'un tratto la nostra presenza evaporerà", "cominceremo a vedere truppe e polizia afghane prendere il nostro posto e quindi una graduale riduzione della nostra presenza, compensata dal maggiore impegno afghano. Sarà duro, sarà difficile, ma penso sia possibile. Soprattutto se si guarda al fatto che i talebani non hanno l'appoggio del popolo afghano, questa non è un'insurrezione che ha il sostegno popolare". Ma se così fosse come è possibile che la resistenza afghana possa ancora tenere testa ai 150 mila soldati dell'esercito di occupazione più un numero stimato equivalente di mercenari? Obama non lo ha spiegato e l'intervistatore si è guardato bene dal domandarglielo.
Rafforzare il governo fantoccio di Karzai è la parola magica di Obama che ha ripetuto: "il governo nazionale ha ancora scarsa capacità, che però cresce. Ecco perché dobbiamo vincere non solo sul piano militare, ma accompagnare i progressi sul campo con l'addestramento, lo sviluppo economico, quel tipo di sforzi dove il contributo italiano è molto importante e di cui siamo grati". E due. Ma non è tutto.
A una domanda diretta dei suoi rapporti col presidente Napolitano ha affermato che "lo trovo una persona ricca di grazia". Ma subito ha aggiunto "devo dire che anche con il premier Berlusconi abbiamo sviluppato un rapporto forte. Quando ci incontriamo è sempre un piacere, ridiamo, scherziamo, facciamo cose concrete e serie. Il premier Berlusconi è stato un grande amico degli Stati Uniti e mio personale". Ha ripreso poi l'elogio del presidente della repubblica sul punto del suo sostegno allo sviuppo della superpotenza imperialista europea alleata di quella americana: "la sua visione di un'Europa forte coincide pienamente con la mia. L'importanza che lui annette al rapporto transatlantico è identica alla mia. In questo senso, l'Italia è fortunata di avere un ottimo premier e un ottimo presidente", ha chiuso elogiando il nuovo Mussolini e il nuovo Vittorio Emanuele III.

21 luglio 2010