L'Onu contro l'embargo americano a Cuba
Solo Stati Uniti e Israele si oppongono al voto

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato il 26 ottobre alla quasi unanimità contro l'embargo imposto dall'imperialismo americano da quasi mezzo secolo, dal 1962, nei confronti di Cuba.
Una importante conferma, è la diciannovesima volta consecutiva che la massima assise dell'Onu condanna la Casa Bianca che si ritrova isolata nel mantenimento di questo assedio economico. Da notare che la prima risoluzione di condanna del blocco da parte dell'assemblea fu approvata il 24 novembre 1992 con 59 voti a favore, tre contrari e 71 astensioni. Da allora il numero dei paesi che condannano il blocco è cresciuto fino a lasciare gli Usa soli in compagnia dell'alleato sionista.
La risoluzione intitolata "Necessità di mettere fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba" ha avuto 187 voti a favore, solo due contrari, gli Stati Uniti e Israele, e tre astenuti, i rappresentanti di Isole Marshall, Micronesia e Palau.
La risoluzione riafferma i principi di uguaglianza sovrana tra gli Stati, il non intervento e la non ingerenza nei temi interni, libertà di commercio e navigazione internazionali; respinge la promulgazione e applicazione di leggi e disposizioni come la Helms-Burton americana che dispone del blocco e di sanzioni contro chi lo viola, compresi paesi e aziende straniere, e i cui effetti colpiscono quindi la sovranità di altri Stati e la libertà di commercio e navigazione; una disposizione contraria agli obblighi contenuti nella carta dell'Onu e al diritto internazionale.
Ricorda le altre 18 risoluzioni promosse dall'Assemblea generale ogni anno dal 1992 al 2009 e le dichiarazioni e accordi di forum internazionali, organi e governi, contrari alla promulgazione ed applicazione di misure di questo tipo e denuncia che nonostante questi pronunciamenti permane il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba che invece deve essere rapidamente eliminato.
La risoluzione, che purtroppo non è vincolante per gli Stati membri, chiede infine al segretario generale dell'Onu di preparare una relazione sull'applicazione della stessa da presentare alla sessione dell'Assemblea dell'anno prossimo dove è stata già inserita all'ordine del giorno.
Durante i lavori dell'assemblea il rappresentante del governo cubano era intervenuto criticando l'amministrazione americana e denunciato che Barack Obama, sulla scia dei suoi predecessori, non ha sostanzialmente allentato il blocco, anzi lo ha rafforzato con un aumento delle sanzioni nei confronti delle aziende terze in affari con Cuba.

3 novembre 2010