PMLI Opponiamoci alla guerra imperialista all'Afghanistan, documento dell'Ufficio politico

OPPONIAMOCI ALLA GUERRA IMPERIALISTA ALL'AFGHANISTAN

Documento dell'Ufficio politico del PMLI


Ci opponiamo con tutte le nostre forze alla guerra imperialista all'Afghanistan e invitiamo la classe operaia, i lavoratori, le masse studentesche e l'intero nostro popolo a scendere in piazza per condannarla. Chi ha la forza per farlo, i sindacati dei lavoratori, i partiti con ampia base di massa che non vogliono la guerra, i social forum e i movimenti pacifisti, devono dichiarare subito lo sciopero generale contro tale guerra e contro il coinvolgimento dell'Italia in essa. In ogni caso i marxisti-leninisti italiani si uniranno in piazza con chiunque sia disposto a battersi contro questa guerra che fa unicamente gli interessi dell'imperialismo. Ci batteremo con queste parole d'ordine: Fermare la guerra imperialista ai paesi sospettati di terrorismo. Sabotare la macchina da guerra dell'imperialismo. Né un soldo, né un soldato, né una base per la guerra imperialista all'Afghanistan.
I criminali bombardamenti a Kabul e alle altre città afghane dimostrano il nero volto dell'imperialismo guerrafondaio, macellaio e oppressore dei popoli. Si tratta di una guerra ingiusta, illegittima e illegale che calpesta il diritto internazionale e mette in pericolo la pace nel mondo.
Col pretesto della lotta al terrorismo, Usa, Nato, Ue, Russia e persino l'Onu, sono coalizzati per eliminare non solo Bin Laden e la sua organizzazione terroristica Al Qaeda, ma anche tutti i governi del mondo e qualsiasi opposizione che sono contro il dominio dell'imperialismo.
L'imperialismo, di fatto, ha dichiarato guerra alla libertà dei popoli, all'indipendenza e alla sovranità dei paesi e all'emancipazione dell'umanità da esso. Le sue guerre non portano mai né libertà, né giustizia, né pace. Solo eliminando l'imperialismo da tutta la terra è possibile realizzare queste eterne aspirazioni del genere umano.
Il nostro popolo e i popoli del mondo non devono aver paura dell'imperialismo. Non è che una tigre di carta. Anche se ha i denti missilistici e atomici può essere abbattuto dalla rivolta dei popoli dei vari paesi.
Gli imperialisti e i terroristi invocano dio per compiere i loro misfatti contro l'umanità, noi invochiamo tutti i popoli del mondo affinché impediscano a questi nemici dell'umanità di realizzarli.
In particolare ci rivolgiamo al nostro amato popolo affinché fermi con la lotta di piazza il governo del neoduce Berlusconi dal partecipare in qualsiasi modo, anche col semplice appoggio politico, a questa guerra imperialista.
Bisogna essere pronti a sabotare la macchina da guerra dell'imperialismo, il che vuol dire fondamentalmente che tutti i lavoratori delle industrie militari, dei trasporti su rotaie e su gomma, aerei e marittimi, dei ministeri della difesa, dell'interno e delle telecomunicazioni, così come i militari di terra, di mare e di cielo, che sono contro questa guerra imperialista devono produrre delle azioni (scioperi, blocco delle merci, fabbricazioni difettose di armi e mezzi militari, ecc.) che inceppino in qualche modo la macchina bellica dell'Italia e le basi Usa e Nato esistenti nel nostro Paese.
Vuol dire anche che le masse impediscano con manifestazioni la partenza di navi, aerei e mezzi militari impegnati in questa guerra.

L'Ufficio politico del PMLI


Firenze, 8 ottobre 2001, ore 11,30