Migliaia di assunzioni senza concorso
Parentopoli del neopodestà Alemanno a Roma
Tra i beneficiari boss della politica borghese, amici, parenti, mogli, figli, fidanzate, segretarie, dirigenti, sindacalisti e perfino due militanti di estrema destra

L'inchiesta giudiziaria per abuso d'ufficio avviata ai primi di dicembre dalla Procura di Roma in seguito al dipanarsi della scandalosa pratica clientelare adottata all'ombra del Campidoglio dalla maggioranza di centro-destra per assumere nelle aziende ex municipalizzate dei trasporti urbani e dei rifiuti, senza concorso e a chiamata diretta, centinaia di boss politici, amici, parenti, mogli, figli, fidanzate, segretarie, dirigenti, sindacalisti e perfino due militanti di estrema destra, chiama direttamente in causa il neopodestà di Roma Gianni Alemanno quale massimo responsabile, se non altro sul piano politico, in quella che si prospetta come la più grande parentopoli della storia.
Colto con le mani nel sacco, l'inquilino del Campidoglio in camicia nera (oggi con Berlusconi) ha cercato di minimizzare la vicenda affermando fra l'altro che la pratica del clientelismo nelle pubbliche amministrazioni "fa purtroppo parte delle brutte abitudini della realtà italiana che dobbiamo combattere"; che si tratta di un "problema endemico"; che "non esiste un caso Roma" e che quindi si tratta di "una storia montata".
In realtà dai primi passi dell'inchiesta emerge che in appena due anni di mandato sono almeno 2.254 le assunzioni clientelari effettuate nelle aziende ex municipalizzate dei trasporti urbani "Trambus", Metro e "Atac" (854 assunti) e dei rifiuti "Ama" (1.400) del comune di Roma.
Al vaglio degli inquirenti ci sono le posizioni del vertice di Atac e in particolare dell'ex amministratore delegato Adalberto Bertucci (che nell'azienda di trasporti ha piazzato suo genero Patrizio Cristofari e la cubista Giulia Pellegrino segnalata dal coordinatore romano PDL Gianni Sammarco) per quanto riguarda i contratti stipulati prima del 31 dicembre 2009, data della fusione tra Atac, Metro e Trambus. Nel mirino degli inquirenti c'è anche il vertice della Praxi, la società che si è occupata di "selezionare" il personale da assumere e fra cui spiccano i figli Ilaria e Giorgio del caposcorta di Alemanno, l'ex pugile poliziotto Giancarlo Marinelli già rimosso dall'incarico, che hanno avuto un posto di lavoro all'Atac e all'Ama.
In Atac è Vincenzo Piso, fedelissimo di Alemanno nonché coordinatore regionale e deputato del PDL a fare il bello e cattivo tempo. È lui che ha trattato le oltre 850 assunzioni per chiamata diretta effettuate a partire dal 2008 e fra i tanti ha piazzato uno dei suoi: si tratta di Marcello Risi, assunto come autista.
Tra i casi più vergognosi che compongono la lunga lista di raccomandati spiccano i neofascisti Francesco Bianco, ex Nar (Nuclei armati rivoluzionari) e poi Forza Nuova; processato per rapine, aggressioni, omicidio e tentato omicidio insieme agli altri camerati del cosiddetto di gruppo di Monteverde capeggiato da Giusva e Cristiano Fioravanti, Francesca Mambro, Dario Pedretti e Alessandro Alibrandi; e Gianluca Ponzio, ex Terza Posizione e ora capo del Servizio Relazioni industriali di Atac; fu arrestato nell'89 alla stazione Tiburtina con armi e munizioni nello zaino insieme a Antonio D'Inzillo, il killer del boss della banda della magliana Enrico De Pedis; D'Inzillo, ufficialmente dato per morto due anni fa, recentemente è tornato alla ribalta delle cronache giudizirie come "faccendiere" di Gennaro Mokbel, l'imprenditore romano amico e protettore dei neofascisti della Capitale, implicato fra l'altro nello scandalo Finmeccanica per l'affare Digint.
Il caso più eclatante riguarda l'assessore alla Mobilità Sergio Marchi che a quanto pare è riuscito a "sistemare" diverse persone fra cui: la fidanzata Flavia Marino, la figlia della sua segretaria, Loredana Adiutorie, il cognato e la moglie del capo del suo staff e i figli di un altro collaboratore.
Allo stesso modo Fabio De Lillo, assessore all'Ambiente e quindi responsabile per l'Ama, l'azienda municipalizza per la raccolta dei rifiuti, che dipende dal suo ufficio, si è prodigato per far assumere in Atac la cognata (e moglie del fratello Stefano, senatore PDL) Claudia Cavazzuti. E poi ancora ci sono le scrivanie rimediate alle segretarie Michela Martucci, ex assistente di Giorgio Simeoni, vicepresidente della Regione con Francesco Storace e Emanuela Gentili ex assistente del parlamentare del PDL Antonio Tajani.
Tra i beneficiari del posto raccomandato anche mogli, figli e parenti di sindacalisti come Gioacchino Camponeschi, segretario della Faisa-Cisal (ribattezzato "il sindacato di Alemanno") che nel 2008 è riuscito a piazzare all'Atac la moglie, Flavia Rotondi, mentre con Veltroni aveva già sistemato la figlia Sarah assunta nel 2005 sempre in Atac.
All'Ama, già al centro delle polemiche in seguito alla nomina ad amministratore delegato dell'estremista nero Stefano Andrini, Alemanno ha piazzato un altro suo fedelissimo: Franco Panzironi, già segretario generale dell'Unire con Alemanno ministro delle politiche agricole poi finito sotto preocesso per abuso di ufficio e per falso ideologico. Tra i raccomandati, oltre al genero di Panzironi, Armando Appetito, spiccano Francesca Fratazzi, compagna del consigliere comunale de "La Destra" Dario Rossin, già capogruppo PDL in Campidoglio.
I numeri inerenti l'infornata di assunzioni a dir poco sospette all'Ama nella gestione Alemanno non lasciano dubbi: 91 nuovi assunti nel 2008, 451 nel 2009, 766 nell'anno in corso. Quasi 1.400 dipendenti Ama in più, su un totale di 7 mila, nell'arco di un biennio.
Il sospetto fondato è che i posti di lavoro alle municipalizzate siano utilizzati come voto di scambio: ogni tot voti procurati a un candidato scatta un'assunzione la cui gestione viene completamente gestita dalle agenzie interinali al di fuori di ogni controllo pubblico.
Dal 2008 le tornate di "nuovi ingressi" all'Ama sono state 4: la prima, dagli impiegati in su, ha riguardato 91 persone contattate in via privata. Poi c'è stata la contestata selezione per 544 posti affidata al Centro Elis, legato all'Opus Dei (finora sono entrati in 451), e infine, nel 2010, altre due "chiamate" tramite le agenzie "Quanta" e "Obiettivo Lavoro": la prima già garantisce uno stipendio a 408 operatori ecologici, mentre i secondi 358 neo-assunti entreranno a fine anno.
E mentre Alemanno si affanna a smentire il "caso della parentopoli Roma" all'orizzonte spuntano anche le 600 assunzioni all'Acea, la municipalizzata quotata in borsa che fornisce acqua e luce.

15 dicembre 2010