Perché non vi candidate al parlamento per fare gli interessi immediati dei lavoratori?

Cari compagni,
nel premettere che conosco bene la vostra posizione elettorale e che so che la vostra è una scelta tattica e non strategica, vorrei esprimervi la mia opinione a riguardo.
Secondo me avete fatto benissimo fino ad ora a propagandare l'astensionismo come voto al socialismo, ma adesso, sempre a mio parere, siete cresciuti molto, avete abbastanza fama tra le masse e soprattutto c'è un'ondata di "anti-politica" che non sempre si traduce con la sfiducia nel voto. Perché non scegliete tatticamente di candidarvi e combattere con un paio di deputati il parlamento e cercare di fare gli interessi immediati dei lavoratori?
Saluti affettuosi.
Giulio, via e-mail

Caro compagno,
secondo noi non sono cambiate le condizioni per una diversa scelta elettorale tattica.
Anzi, la crisi politica della classe dominante borghese, che cerca di superare con le nuove aggregazioni e con il progetto della terza repubblica; la crisi dei partiti parlamentari falsamente comunisti, e il crescente distacco delle masse dalle istituzioni, ci spingono a tenere ferma la nostra scelta astensionista tattica.
Questa nostra posizione elettorale non dipende quindi unicamente dal nostro rapporto con le masse. Anche se bisogna dire che purtroppo tuttora il Partito è sconosciuto alla stragrande maggioranza delle masse e persino dalla gran parte dei sinceri fautori del socialismo.

13 febbraio 2008