Comunicato stampa
Il PMLI e il risultato elettorale
Il risultato dell'astensionismo non è quello che avremmo voluto, ma già nei suoi discorsi elettorali il Segretario generale del PMLI, Giovanni Scuderi, aveva messo in guardia il Partito che l'astensionismo in questa tornata elettorale poteva calare, date le circostanze.
E così è stato, perché mai o raramente è stato tanto forte, pressante, intimidatorio e ricattatorio il richiamo alle urne da parte delle due coalizioni, perché troppo sentita da parte dell'elettorato di sinistra era la volontà di liberarsi del neoduce Berlusconi.
L'astensionismo è arretrato. Tuttavia è ancora grande quello che è rimasto in piedi, si tratta infatti di ben 10.556.194 elettrici e elettori più qualificati politicamente rispetto alla parte che è rifluita nelle urne.
Chi ha disertato le urne, o ha annullato la scheda o l'ha lasciata in bianco, chiaramente ha voluto esprimere un netto dissenso nei confronti delle due coalizioni e delle istituzioni rappresentative borghesi.
Ciò dimostra ancora una volta che l'astensionismo è un voto cosciente, che aumenta o diminuisce secondo precise scelte politiche che spetta ai marxisti-leninisti qualificare sui piani di classe, dell'anticapitalismo, della rivoluzione proletaria e della lotta per il socialismo.
Al contempo dimostra che l'elettoralismo e il parlamentarismo sono duri a morire, anche all'interno dell'elettorato di sinistra, verso cui la nostra voce rivoluzionaria, di classe e astensionista nella stragrande maggioranza dei casi non è nemmeno conosciuta.
Il neoduce Berlusconi è stato sloggiato da Palazzo Chigi, ed è scontato che prenderà la sua poltrona l'economista borghese democristiano Romano Prodi. Il potere politico passa dunque dalla destra borghese alla "sinistra" borghese. Ma non crediamo che cambierà qualcosa a favore del proletariato, delle masse lavoratrici e pensionate e delle nuove generazioni. Dovremo quindi continuare a combattere per difendere gli interessi immediati degli sfruttati e degli oppressi, per indebolire, disgregare e delegittimare le istituzioni rappresentative borghesi, per colpire sempre più duramente il capitalismo, per accumulare le forze rivoluzionarie necessarie alla rivoluzione socialista, per costruire un grande, forte e radicato PMLI, per fare acquisire al proletariato una coscienza di classe, per creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, ossia le Assemblee popolari e i Comitati popolari basati sulla democrazia diretta, per abbattere le illusioni elettorali, parlamentari, governative, riformiste e pacifiste, per creare tutte le condizioni soggettive per il trionfo del socialismo sul capitalismo e per la conquista del potere politico da parte del proletariato. Ce n'è del lavoro da fare. Ma non ci spaventa. Abbiamo fiato a volontà, sicuri della vittoria finale.
NON DIAMO TREGUA AL GOVERNO DELLA "SINISTRA" DEL REGIME!
COI MAESTRI E IL PMLI VINCEREMO!

L'Ufficio stampa del PMLI

12 aprile 2006