Prodi: PRC e PdCI sono folcloristici e innocui

I partiti della "sinistra radicale" nel governo di "centro-sinistra" Prodi? Folcloristici e innocui. Come dire delle macchiette, dei cagnolini che abbaiano ma non mordono, sempre pronti cioè a mettersi in mostra e minacciare sfracelli ma guardandosi bene poi dal far seguire alle parole i fatti.
Il poco lusinghiero giudizio è dello stesso capo del governo e leader dell'Unione, il democristiano Prodi, che lo ha rivelato in un'intervista telefonica concessa al settimanale tedesco "Die Zeit", alla vigilia della sua visita in Germania. Richiesto di spiegare come farà a tenere insieme nove partiti, con evidente riferimento a PRC e PdCI, Prodi ha così risposto: "Siamo italiani, ma mi sembra che da voi il tutto proceda con molta più fatica. Noi abbiamo solo più folclore, Rifondazione comunista, i Comunisti italiani. Ma a confronto di Lafontaine, è qualcosa di abbastanza innocuo".
Naturalmente tutto si è svolto come da copione, con tanto di reazioni "sdegnate" dei due partiti chiamati in causa, tentativo di smentita di Prodi che non smentisce nulla, anzi conferma, altre proteste, successivo comunicato stampa del premier che sottolinea "il grande lavoro di squadra e l'ottimo inizio di attività del governo, di cui fanno parte a pieno titolo e con persone di valore Comunisti italiani, Rifondazione comunista e Rosa nel pugno", e immancabile finale a tarallucci e vino per tutti. Come ai bei tempi del neoduce Berlusconi, insomma, il cui stile il nuovo inquilino di Palazzo Chigi sembra ansioso di scimmiottare, al punto che la sua intervista a "Die Zeit" è stata pubblicata sul quotidiano portavoce ufficioso del governo, "La Repubblica", già completa di smentita a latere.
Come commentare questa vicenda, il cui squallore parla già abbastanza da solo? Prodi ha senz'altro scoperto l'acqua calda, ed è evidente che da buon democristiano se n'è vantato urbi et orbi attraverso "Die Zeit" per rassicurare i partner europei che i due partiti falso comunisti sono cagnolini ammaestrati assolutamente inoffensivi e stanno lì solo per coprire a sinistra il suo esecutivo agli occhi delle masse, e che in ogni caso la frusta che li fa ballare ce l'ha in mano lui. Quella che è ancor più squallida è la figura fatta dai partiti di Diliberto e Giordano, che dopo aver borbottato e mugugnato un po' si sono subito accucciati buoni buoni, rinunciando anche stavolta a trarre una pur minima conseguenza dagli sprezzanti giudizi di Prodi. Il che, più di tante parole, conferma proprio la verità di quei giudizi, e cioè che per qualche poltrona di governo questi cacasotto si sono adattati a fare da copertura e perfino da zimbelli dell'economista democristiano Prodi.

21 giugno 2006