RAUTI AIUTATO DAI DS PER PRESENTARE LE LISTE DEI FASCISTI
Sappiamo che pur di accaparrarsi qualche voto in più sia il "centro-destra'' che il "centro-sinistra'' sono pronti a tutto come testimoniano la squallida contesa dei candidati fra i due poli e le risse interne agli stessi schieramenti per ottenere candidature in collegi sicuri.
Mai però ci saremmo aspettati che i diessini arrivassero a fare perfino i galoppini del caporione fascista e ex ufficiale repubblichino Pino Rauti, attuale segretario del Movimento sociale-Fiamma tricolore, che proprio grazie all'aiuto profuso dai militanti diessini in Emilia, Liguria, Calabria, Sicilia e chissà in quante altre regioni in occasione delle elezioni politiche del 1996 è riuscito a mettere insieme le firme per la presentazione dei propri candidati alcuni dei quali poi sono stati anche eletti.
La notizia è saltata fuori in seguito alla polemica esplosa fra Polo e Ulivo all'indomani degli accordi sottobanco conclusi dalla coalizione di Berlusconi coi fascisti di Rauti in Sicilia, Lazio, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia. Nelle altre regioni l'Ulivo da parte sua vede di buon occhio e favorisce quei candidati fascisti della Fiamma che, come a Gallipoli nel collegio dove si è presentato D'Alema, potessero favorirlo sottraendo voti al Polo berlusconiano, al punto di autenticare le firme alle liste della Fiamma com'ha fatto Marco Andracco, capogruppo DS in consiglio comunale a Sanremo.
Dopo che Fabio Mussi il 10 aprile ha rinfacciato pubblicamente a Berlusconi di essere venuto meno al suo impegno preso alcune settimane prima di non stipulare alcun accordo elettorale con l'estrema destra di Rauti, il caporione Fini ha tirato fuori addirittura delle foto in cui si vede un consigliere comunale diessino di Imperia che con l'Unità sotto braccio siede dietro un banchino del MSI e autentica le firme per la presentazione dei candidati fascisti alle elezioni politiche del 1996.
E che le cose siano andate proprio così lo ha confermato fra l'altro lo stesso politologo e parlamentare diessino Gianfranco Pasquino che ha dichiarato: "Nessuno della Quercia lo ammetterà mai, ma i DS hanno aiutato nel '96 la Fiamma di Rauti a raccogliere le firme per presentare candidati che sottraessero voti al Polo. è accaduto in Emilia, ma soprattutto al Sud, in regioni come la Sicilia e la Calabria, dove il movimento sociale esiste ancora''.
A ruota anche il candidato fascista Iginio Ferroni di Comacchio ha ricordato: "Nel '96, quando ero in corsa per la Camera nel collegio uninominale di Comacchio-Copparo, raccolsi in prima persona il sostegno di alcuni militanti dell'allora PDS. C'ero io al banchetto a raccogliere le firme e li sfottevo pure. Gli dicevo, state attenti che se vi vedono... Ma sapevo che era un gioco delle parti''.
E pensare che nel '96 dentro l'Ulivo oltre al PDS c'era anche il PRC di quegli imbroglioni trotzkisti e neorevisionisti Bertinotti e Cossutta che anche allora chiedevano il voto per "battere le destre''.