Dopo un lungo braccio di ferro e solo dopo l'intervento del legale dei marxisti-leninisti
La giunta Pinzani (PD) di Rufina costretta a concedere al PMLI gli spazi per l'affissione dei manifesti astensionisti

L'Organizzazione di Rufina del Partito marxista-leninista italiano esprime il proprio dissenso circa l'operato antidemocratico ed anticostituzionale che il Comune, la giunta e il sindaco Mauro Pinzani (PD) di Rufina hanno tenuto nei confronti del nostro Partito relativamente alla mancata assegnazione di spazi sui tabelloni della propaganda indiretta per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi.
Abbiamo consegnato le domande entro i termini di legge all'ufficio predisposto e siamo venuti a conoscenza dell'esclusione solo in un secondo momento per nostro interessamento telefonico, senza che l'amministrazione stessa avesse comunicato niente in precedenza.
I motivi dell'esclusione non sono mai stati riportati per iscritto in nessuna corrispondenza ma solo verbalmente si è fatto riferimento ad una interpretazione artificiosa ed errata della legge 212 del 4 aprile 1956 che regola le campagne elettorali, poi confermata al comune anche da due funzionari della Prefettura fiorentina. Nota questa particolarmente incomprensibile se si pensa che la Prefettura di Firenze è la stessa che ha sempre concesso gli spazi al PMLI nel proprio territorio.
E' proprio in base a quella stessa legge, così come all'articolo 21 della nostra Costituzione, che i marxisti-leninisti hanno pieno diritto ai loro spazi, così come attribuiti a tutti gli altri che ne avevano fatta richiesta pur non partecipando direttamente alla consultazione. Si è così anche creato il paradosso dell'esclusione del PMLI e della contemporanea accettazione delle domande dei fascisti di Casapound e del suo centro Sociale "Il Bargello" per entrambe le consultazioni.
Non è poi stato sufficiente l'inoltro di altre sentenze già passate in giudicato che oltre ad obbligare i comuni all'assegnazione, li condannava al pagamento di indennità economiche, né i numerosi contatti con i referenti locali del PMLI che invitavano i responsabili amministrativi del procedimento ad approfondire la questione per evitare l'azione legale, rettificando la delibera di assegnazione.
Dopo oltre una settimana dai primi contatti, ricevuto l'ennesimo e quotidiano niente di fatto, la questione è stata posta dal nostro legale che ha inoltrato al comune di Rufina una formale richiesta di rettifica e conseguente attribuzione degli spazi, pena l'inizio di una vera e propria azione legale nei confronti dell'Amministrazione comunale di Rufina.
Qualche ora dopo, secondo il sindaco a seguito di consultazione con il Ministero degli interni, ma più probabilmente anche per merito della "minaccia" legale, il PMLI ha avuto comunicazione dal sindaco stesso di una riconvocazione della giunta per lunedì 18 febbraio per la nuova attribuzione degli spazi al PMLI.
A di là dell'esito finale che ha visto il Comune di Rufina costretto a riconoscere al PMLI il proprio diritto all'affissione, la campagna astensionista del PMLI per mezzo dei manifesti elettorali è stata ridotta al minimo in quanto concessa a soli 5 giorni dal giorno delle elezioni; tuttavia l'atteggiamento del PMLI è stato fin dall'inizio improntato esclusivamente sul riconoscimento del diritto nonostante l'oltranzismo all'irragionevolezza dei funzionari del procedimento e l'apparente indifferenza allo sperpero di denaro pubblico, diretto o indiretto, in caso di azione legale sia stato veramente incomprensibile.
Rufina ha guadagnato il primato di essere stato l'unico comune su tutto il panorama nazionale che in questa tornata elettorale abbia cercato di negare lo spazio al PMLI.
Nonostante quasi 15 anni di attività del PMLI a Rufina ed in tutta la Valdisieve al fianco della popolazione e contro le misure antipopolari delle giunte Piddine, su tutte la lotta contro il nuovo inceneritore di Selvapiana, pensiamo che stavolta sia stato l'anticomunismo che ha legato a doppio filo la destra, il centro e la "sinistra" parlamentarista di Rufina.
Comunque anche se per pochi giorni i rossi manifesti del PMLI con la falce ed il martello ormai dimenticati da tutta la "sinistra" parlamentare, a Rufina ci saranno ancora.

L'Organizzazione di Rufina del PMLI

Rufina, 18 febbraio 2013