Saluto di Giovanni Scuderi alla 3ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI

Care compagne, cari compagni,
un caloroso benvenuto a tutti, specie ai compagni che hanno fatto un lungo viaggio. Un saluto particolarmente affettuoso e augurale lo rivolgo al compagno Massimo Lucente che partecipa per la prima volta, come invitato, a una riunione plenaria del Comitato centrale. A nome dell'Ufficio politico e mio personale lo ringrazio di cuore per aver redatto, sotto la direzione del compagno Mino Pasca e la supervisione del Segretario generale, la bozza del documento sul federalismo. Con questo suo memorabile lavoro ha dato un contributo fondamentale per dare le ali alla linea antifederalista del PMLI.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria i compagni del primo Comitato regionale della storia del Partito, quello lombardo. Fondato appena 7 mesi fa è ancora nella fase di amalgama, di assestamento e di rodaggio, con i relativi problemi che essa comporta. Tuttavia ha già realizzato importanti successi nella direzione dei militanti e dei simpatizzanti attivi lombardi sui fronti dello studio collettivo, della celebrazione di eventi storici del proletariato e delle delegazioni del Partito alle manifestazioni di massa regionali. Sicuramente la battaglia elettorale astensionista offrirà al Comitato lombardo, chiarendo e migliorando i rapporti interni, distribuendo bene i compiti e smussando certe angolature personali, di aprire una nuova fase più matura e più proficua dal punto di vista politico, organizzativo e di azione pubblica e di massa, prestando una maggiore e oculata attenzione al coinvolgimento dei simpatizzanti attivi, in numero crescente, secondo le caratteristiche, le capacità e la disponibilità di ciascuno di loro.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria i compagni della Cellula "Vincenzo Falzarano" di Fucecchio per l'apertura della loro sede presso la Casa del Popolo "G. Pacchi". Un avvenimento storico per loro e per tutto il Partito. È la prima sede pubblica di una istanza di base del PMLI in Toscana.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria i compagni della Cellula "Stalin" di Londra che terranno un comizio al centro della capitale della Gran Bretagna. Il primo comizio che il PMLI tiene all'estero. Un altro avvenimento storico.
Entrambe le Cellule, non a caso, realizzeranno i loro eventi il 9 Aprile, in occasione del 34° Anniversario della fondazione del PMLI. Grazie gloriosi compagni fucecchiesi e residenti a Londra. Buon compleanno a voi e a tutte le compagne e i compagni, militanti e simpatizzanti, del nostro amato Partito.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria i compagni dell'Organizzazione di Rufina per aver promosso a Pontassieve in provincia di Firenze un presidio unitario contro la guerra imperialista alla Libia, un avvenimento senza precedenti, su questo fronte, nella storia del Partito.
Permettetemi di cogliere l'occasione per esprimere profondi e riconoscenti ringraziamenti ai compagni che hanno dato dei contributi rimarchevoli alla linea, alle lotte e alla vita del PMLI in questo ultimo periodo.
Mi riferisco in primo luogo ai compagni Loris Sottoscritti, Emanuele Sala, Enrico Del Golfo, Ale Casale, Massimo Lucente, colonne fondamentali della politica interna, estera e sindacale de "Il Bolscevico" diretto dal compagno Achille Zanieri coadiuvato dalla compagna Monica Martenghi e dal compagno Simone Malesci. Il loro contributo politico-giornalistico è essenziale per la qualità e l'autorevolezza dell'organo del PMLI e per l'orientamento di classe, rivoluzionario e marxista-leninista dei militanti e dei simpatizzanti del PMLI.
Mi riferisco alla compagna Monica Martenghi che ogni anno, in occasione dell'8 Marzo, ci rinfresca la memoria sulla linea femminile del Partito e la rilancia con forza sviluppandola con chiarezza ideologica e politica. Dobbiamo a lei il documento sul centenario della giornata internazionale delle donne. Speriamo che la compagna Monica possa avere la salute e il tempo per donarci quanto prima un Rapporto sul femminismo e l'emancipazione delle donne.
Mi riferisco al compagno Denis Branzanti e ai compagni dell'Emilia-Romagna che hanno aperto la strada per una manifestazione nazionale del Partito per commemorare Lenin, magari in occasione della nascita, attorno al suo busto a Cavriago.
Mi riferisco al compagno Franco Di Matteo e ai compagni napoletani che hanno portato per ben due importanti occasioni la solidarietà militante del PMLI agli operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano, impegnati in una battaglia storica e di interesse generale contro il diktat del nuovo Valletta, Marchionne.
Mi riferisco al compagno Andrea Cammilli che nei suoi interventi in fabbrica, nelle assemblee della CGIL e dell'ANPI ci ha fornito un importante esempio su come si deve presentare tatticamente la linea del Partito negli organismi di massa.
Mi riferisco al compagno Angelo Urgo, che è stato il primo membro del Partito a intervenire a una trasmissione della Rai, esattamente nel programma Agorà su Rai3 del 25 marzo scorso. Egli ha rappresentato al meglio il Partito. Auguriamoci che non passino altri 34 anni prima che la televisione pubblica faccia sentire di nuovo la nostra voce.
L'ultimo ringraziamento, ma non meno sentito, lo rivolgo alle compagne e ai compagni della seconda linea che fanno sforzi sovrumani, specie alcuni, per reggere il peso del lavoro che li schiaccia. Un sublime esempio di abnegazione proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista.
Pur con forze, mezzi e risorse economiche estremamente limitate, il nostro Partito è pieno di vitalità, vigore e iniziative, ed è sempre in prima linea in ogni campo. Bisogna però essere consapevoli che è indispensabile aumentare le forze a disposizione del Centro. Perché gli attuali dirigenti che risiedono a Firenze, e il compagno Emanuele Sala che fa quotidianamente il pendolare, con uno spirito di servizio ineguagliabile, sono sovraccarichi di lavoro.
Un problema che si può risolvere solo se qualche dirigente nazionale del Partito si trasferisse a Firenze quanto prima possibile, ricercando però un lavoro professionale non molto duro e assorbente. Naturalmente se noi disponessimo di adeguati fondi, potremmo fin da subito attuare qualche trasferimento. In una certa misura e per qualche compito tecnico e amministrativo potremmo usufruire di compagni fiorentini, ma attualmente ciò non è possibile perché il "serbatoio" è ancora troppo piccolo. Vedremo con lo sviluppo locale del Partito.
Stante questa situazione, confido nella vostra comprensione se il Centro non è tempestivo e pienamente soddisfacente nei rapporti e nei collegamenti con ciascuno di voi.
Le grandi e storiche rivolte dei popoli arabi, che salutiamo e appoggiamo in maniera militante nello spirito dell'internazionalismo proletario, dimostrano che niente e nessuno può arrestare l'irresistibile marcia dell'umanità verso la totale emancipazione. Possono passare decenni e ancor più, ma quando l'oppressione diventa insopportabile e la situazione è matura alla fine le contraddizioni sociali esplodono in rivolte o in rivoluzioni.
Dobbiamo memorizzare il nome
del martire Mohamed Bouazizi, il venditore ambulante tunisino, immolatosi per protesta contro la confisca del suo misero banco di frutta, che è stata la scintilla della rivolta dei popoli del Nord Africa e della penisola arabica.
La nostra non è un'epoca buia, anche se ancora adesso l'imperialismo domina il mondo. Perché l'altro fattore dell'epoca in cui viviamo, la rivoluzione, è anch'esso vivo e operante, attraverso le guerre di liberazione nazionale, le rivolte popolari e le ondate di lotta di classe che si susseguono fin dentro le cittadelle dell'imperialismo.
Dobbiamo essere realisti, ma mai pessimisti, perché nella lotta di classe c'è sempre una via di uscita a favore del proletariato e delle masse popolari. La storia e l'avvenire non lavorano per gli oppressori interni e esteri e per l'imperialismo, ma per i popoli, per il socialismo e l'emancipazione del proletariato e dell'umanità.
Le manifestazioni di ieri, e quella del sabato precedente a Roma, che ha visto la partecipazione di una combattiva delegazione del Partito diretta dal compagno Denis Branzanti coadiuvato dal compagno Federico Picerni, dimostrano che il popolo italiano, almeno nella sua parte più attiva e informata, è fermamente contrario alla guerra imperialista alla Libia. In nome di questa volontà del nostro popolo, e appellandoci all'articolo 11 della Costituzione, calpestato in primo luogo dal nuovo Vittorio Emanuele III, Napolitano, chiediamo con forza al governo interventista e guerrafondaio del neoduce Berlusconi di ritirare l'Italia da quella sporca e ingiusta guerra. Noi comunque continueremo a batterci per la Libia libera da Gheddafi e dagli imperialisti. Al contempo chiediamo al governo di accogliere e alloggiare e sfamare gli immigrati non da animali, come sta facendo, ma da esseri umani.
Care compagne, cari compagni,
questa Sessione plenaria è di fondamentale importanza per far udire forte la nostra voce alle masse giovanili e per orientare correttamente il Partito nel lavoro giovanile e studentesco.
È la seconda volta nella storia del Comitato centrale, che ci occupiamo collettivamente dei giovani, che stanno tanto a cuore del nostro Partito. Quella precedente risale al 7 dicembre 1992. Il rapporto sul tema lo tenne l'allora Responsabile del lavoro giovanile compagno Simone Malesci. Ma non dobbiamo scordare la Sessione plenaria del 2 maggio 1986 in cui il compagno Achille Zanieri tenne il rapporto sulla "riforma" della scuola media e la linea scolastica del PMLI, non a caso poi adottato come documento del Comitato centrale, che costituisce un salto di qualità della linea del Partito riguardo l'istruzione e il nostro lavoro studentesco.
Vanno anche ricordate le comunicazioni che tennero Monica Martenghi e Vladimiro Forte, il primo Responsabile del lavoro giovanile, sulla disoccupazione femminile e giovanile alla Sessione plenaria del 2° Comitato centrale riunitosi nei primi di novembre del 1984.
Createsi di nuovo le condizioni, (testo a braccio: perché se non ci sono le condizioni non si può far niente, si può aspirare a fare determinate cose, si può elencarle e metterle in lista strategicamente, ma bisogna lavorare comunque per creare le condizioni per realizzarle. Non si possono fare voli astratti e idealistici, bisogna lavorare sempre nel concreto, sulla base delle forze che abbiamo a disposizione, della nostra conoscenza, del nostro sapere, della nostra esperienza della nostra linea) essendo necessario fare il punto sulla situazione giovanile e sul nostro relativo lavoro, dopo la grande ondata di lotte studentesche, che ha avuto l'apice politico nell'assalto al parlamento il 14 dicembre scorso per le dimissioni del governo Berlusconi, grazie al rapporto che ha preparato il compagno Federico Picerni, finalmente siamo ora in grado di discutere collettivamente ancora una volta la questione giovanile.
Ho potuto constatare con molto piacere che il nuovo Responsabile giovanile ha redatto il rapporto con serietà, passione, spirito di sacrificio, puntualità, modestia rivoluzionaria senza mai demoralizzarsi e abbandonare la presa di fronte ai problemi affrontati. Mi pare che abbia fatto centro.
Per nostra e sua fortuna, il compagno Federico è giovane, molto giovane, ma sta crescendo politicamente e ideologicamente rapidamente, e sta facendo le proprie esperienze concrete all'interno del movimento studentesco universitario. Un fatto straordinario, ha precedenti solo ai tempi dell'Organizzazione che ha dato vita al PMLI e ai primi anni di esso.
Se continuerà nella strada intrapresa, se reggerà fisicamente allo sforzo fisico e mentale che comporta l'assolvimento delle sue responsabilità e dei suoi compiti; se andrà in profondità nello studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e delle posizioni del governo, dei partiti della "sinistra" borghese e delle varie correnti riformiste studentesche sull'istruzione, sul precariato, sui giovani e sulla cultura; se svilupperà la sua esperienza all'interno del movimento studentesco, sono certo che il compagno Federico darà dei contributi sempre più grandi alla linea scolastica e universitaria e alla linea giovanile e studentesca del Partito. Egli deve essere consapevole fino in fondo che costituisce l'elemento fondamentale, dopo la linea, per il successo del lavoro giovanile e studentesco del PMLI. Il terzo elemento fondamentale è costituito dall'impegno coerente e perseverante del Partito, a cominciare dai suoi giovani militanti, ad applicare la linea.
A questo punto non ci rimane che ascoltare il suo rapporto. Mi auguro una buona discussione su di esso. Vi consiglio di segnarvi fin d'ora per intervenire perché c'è il rischio che gli ultimi interventi siano tagliati per mancanza di tempo. Do ora la parola al compagno Federico Picerni.

13 aprile 2011