In sciopero contro l'accordo tra Federmeccanica, FIM e UILM sulle deroghe del contratto nazionale
Gli operai della Same di Treviglio lanciano uova contro la sede della Cisl
Vile tentativo di isolare e criminalizzare la FIOM
Solidarietà militante del PMLI

Dal corrispondente della Cellula "Lenin" della provincia di Bergamo
Nel pomeriggio di giovedì 30 settembre gli operai e i lavoratori della Same di Treviglio (Bergamo) hanno scioperato contro l'infame accordo siglato il giorno prima tra Federmeccanica, FIM e UILM, che prevede la possibilità di deroghe al Contratto nazionale attraverso l'inserimento di un articolo che porta il titolo di "Intese modificative del Contratto collettivo nazionale di lavoro".
Nell'azienda metalmeccanica che occupa circa 1.200 lavoratori (di cui la metà operai), i macchinari sono rimasti fermi e, secondo la FIOM-CGIL, circa il 90% degli operai ha incrociato le braccia.
Gli operai della Same sono così scesi in strada per protestare bloccando il traffico sull'ex statale 11. Una delegazione di circa 100 operai è arrivata fino alla vicina sede della CISL dove le tute blu aderenti alla FIOM hanno lanciato uova ed altro per rimarcare il loro "no" all'accordo.
La sacrosanta protesta operaia è avvenuta nel giorno in cui FIM-CISL e UILM-UIL hanno tenuto un attivo unitario a seguito dell'accordo su Pomigliano, siglato senza la FIOM, con la presenza a Bergamo dei leader nazionali Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Fin da subito sono arrivate le reazioni furiose dei dirigenti della CISL.
Piccini, segretario CISL Bergamo ha dichiarato: "È un fatto di estrema gravità sospendiamo immediatamente ogni rapporto con la FIOM-CGIL e chiediamo che la CGIL intervenga con una forte condanna nei confronti dei protagonisti di questi episodi"
Ancora più duro Gigi Petteni, segretario generale CISL Lombardia: "Non siamo interessati a tenere nessun rapporto con la CGIL in Lombardia". In pratica comunicazioni interrotte. Questa la situazione tra CISL e CGIL, non solo a Bergamo ma in tutta la regione.
Pure la UIL non ha perso l'occasione e con un comunicato ha parlato di "gesto squadristico".
Solidarietà pubblica alla CISL è arrivata anche dal PD con il segretario provinciale Riva e dal PDL con Saffiotti.
Pure dentro la CGIL c'è, e non da ora, un tentativo di delegittimare la FIOM. Infatti nel direttivo provinciale del 4 ottobre la maggioranza dei delegati (41 su 55) ha votato un documento in cui il segretario Bresciani afferma: "È un grave errore che la protesta sull'accordo separato sulle deroghe sia stata rivolta contro un sindacato: questa è una logica che non appartiene alla storia della CGIL".
Ma la FIOM orobica continua per la sua strada indicendo un'ora di sciopero alla FBM Hudson di Terno d'Isola. Sciopero che segue quelli già effettuati alla Brembo di padron Bombassei e alla N&W Global Vending.
Il PMLI all'indomani dello sciopero ha diramato un comunicato nazionale in cui tra l'altro si afferma: "Le uova che i metalmeccanici della Same di Treviglio hanno lanciato contro la sede della CISL sono giuste, meritate e inevitabili. Quando le parole non bastano sono utili anche le uova. Certo è che l'accordo separato sulle deroghe al contratto nazionale è assolutamente indigesto, e va respinto, con le buone o con le cattive.
Sono in gioco persino il contratto nazionale e il diritto di votare gli accordi sindacali e i lavoratori dovrebbero star buoni e attenersi alle regole imposte dal governo e dai padroni? Scherziamo?".
Per noi marxisti-leninisti l'accordo separato di Pomigliano non può e non deve assolutamente diventare il nuovo modello delle relazioni sindacali. L'intesa tra padronato, CISL e UIL è illegittima poiché il vero contratto approvato dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici rimane quello stipulato nel 2008.
Invitiamo perciò la classe operaia e i lavoratori orobici a continuare nella lotta a fianco della FIOM e a scendere in piazza per abbattere il governo antioperaio del neoduce Berlusconi sorretto dai venduti e crumiri Bonanni e Angeletti.

6 ottobre 2010