La dottrina imperialista di Bush

(Estratti dalla "Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti'' delineata da Bush. 2 ottobre 2002)
Le grandi contese del 20° secolo tra libertà e totalitarismo si sono concluse con la vittoria decisiva delle forze propugnatrici della libertà e di un unico modello sostenibile per il successo di una nazione; modello che non può prescindere da libertà, democrazia e libera iniziativa. Nel 21° secolo, soltanto quelle nazioni che condivideranno un comune impegno di rispetto dei diritti umani e di garanzia della libertà politica ed economica potranno dare un ampio spazio alle potenzialità dei rispettivi popoli ed assicurare loro condizioni di prosperità per il futuro. Si tratta di valori di libertà giusti e validi per ogni individuo di qualsiasi società; e il dovere di tutelare questi valori contro i loro nemici si impone a chiunque al mondo ama la libertà. I fatti dell'11 settembre ci hanno insegnato che Stati deboli come l'Afghanistan possono costituire pericolo per i nostri interessi nazionali al pari degli Stati forti. La povertà di per sé non fa dei poveri altrettanti terroristi. Pur tuttavia, la somma di povertà, istituzioni deboli e corruzione può rendere gli Stati vulnerabili al loro interno all'insidia delle reti terroristiche e dei cartelli della droga.

La strategia internazionale americana
Intendiamo denunciare seriamente, con la parola e con il voto presso le istituzioni internazionali, ogni violazione della imprescindibile e non negoziabile dignità umana, perché la libertà sia sempre più diffusa. Intendiamo avvalerci degli aiuti all'estero per promuovere la libertà e dare sostegno a coloro che lottano per essa senza ricorrere alla violenza. Intendiamo compiere ogni sforzo per promuovere la libertà di religione e di coscienza e impedire che essa sia negata da governi repressivi.

Alleanze globali per la lotta al terrorismo
La nostra priorità sarà quella di disgregare e distruggere le organizzazioni terroristiche ramificate in tutto il mondo attaccando la loro leadership, le strutture di comando e le fonti di sostegno materiale e finanziario. In questo modo i terroristi avranno difficoltà a pianificare e operare. Per riuscire a disgregare le reti terroristiche, c'è bisogno di azioni dirette e continue ricorrendo a tutti gli elementi di potere nazionale e internazionale. La nostra attenzione si concentrerà anche su ogni terrorista o stato favorevole al terrorismo che tentino di ottenere o impiegare armi di distruzione di massa. Prioritaria sarà la difesa degli Stati Uniti, del popolo americano e dei nostri interessi in patria e all'estero individuando e neutralizzando ogni minaccia prima che essa giunga ai nostri confini. Se da un lato gli Stati Uniti non smetteranno mai di ricercare il sostegno della comunità internazionale, dall'altro non esiteranno ad agire in proprio, se necessario, esercitando il loro diritto all'autodifesa attraverso un'azione preventiva. Per vincere la nostra battaglia contro il terrorismo internazionale intraprenderemo anche una guerra di idee che prevederà: il pieno ricorso all'influenza degli Stati Uniti, operando di concerto con alleati ed amici, in modo da rendere ben chiaro che ogni atto terroristico è illegittimo, e far sì che si guardi al terrorismo in un'ottica di schiavitù, sopraffazione o genocidio; il sostegno ai governi moderati e moderni, in particolare del mondo musulmano, in modo da assicurare che in nessuna nazione condizioni e ideologie favorevoli al terrorismo trovino terreno fertile.

Fermare la minaccia dell'uso di armi di distruzione di massa
Nell'insieme, la nostra strategia contro le armi di distruzione di massa prevede un'attiva e concreta campagna contro la proliferazione. Dobbiamo svolgere un'azione di deterrenza e di difesa prima che la minaccia divenga sostanziale. Tenuto conto di quanto si prefiggono stati canaglia e terroristi, gli Stati Uniti non possono più affidarsi esclusivamente ad una posizione di risposta, come è già successo in passato. L'incapacità di impedire un potenziale attacco, l'immediatezza della minaccia e la magnitudine dei possibili danni che potrebbero essere causati dalle armi scelte dai nostri nemici, non consentono più questa alternativa.

Sostenere lo sviluppo economico globale attraverso il libero mercato
Prenderemo ad esempio i nostri impegni con gli altri paesi per sottolineare quali siano i benefici di politiche intese ad incrementare la produttività e a realizzare una crescita economica sostenuta. Sosterremo: politiche legislative e normative che, nel promuovere lo sviluppo, incoraggino gli scambi commerciali, gli investimenti, l'attività imprenditoriale; politiche fiscali che prevedano in particolare la riduzione delle aliquote marginali d'imposta e una maggiore incentivazione del lavoro e degli investimenti; applicazione della legge e tolleranza zero di fronte alla corruzione. Assicureremo che le norme del Wto relative alla proprietà intellettuale divengano più flessibili in modo da consentire alle nazioni in via di sviluppo accesso ai medicinali essenziali per la cura di malattie come l'Hiv/Aids, la tubercolosi e la malaria, che rappresentano un pericolo di enorme portata.

Creare infrastrutture di democrazia
Un mondo in cui c'è chi vive in condizioni di comodità e di abbondanza, mentre metà del genere umano sopravvive con meno di 2 dollari al giorno, non è né giusto né stabile. Far rientrare tutti i poveri del mondo in un circolo sempre più vasto di sviluppo e opportunità costituisce un imperativo morale e rappresenta una delle massime priorità della politica internazionale degli Stati Uniti, che intende fornire risorse a sostegno di quei paesi che avranno accettato la sfida della riforma democratica. Proponiamo un aumento del 50 per cento degli aiuti essenziali allo sviluppo offerti dagli Stati Uniti.

Riformare le istituzioni di sicurezza nazionale
Gli Stati Uniti devono mantenere quelle risorse che consentono di fronteggiare qualsiasi tentativo da parte nemica di imporre la propria volontà all'America, ai suoi alleati o amici. Manterremo forze sufficienti perché si possa tener fede ai nostri impegni a difendere la libertà. Le nostre forze saranno tali da dissuadere potenziali nemici dall'armarsi nella speranza di superare o quantomeno pareggiare la potenza degli Stati Uniti. La forza dell'America affonda le proprie radici nel paese stesso. Essa risiede nelle capacità del nostro popolo, nel dinamismo della nostra economia e nella solidità delle nostre istituzioni. Una società multiforme, moderna contiene in sé un ambizioso slancio imprenditoriale. La nostra forza deriva da ciò che realizziamo grazie a quello slancio. Ed è lì che ha origine la nostra sicurezza nazionale.