Conclusioni di Giovanni Scuderi alla 2ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI
Battiamoci con coraggio e ardore per conquistare voti elettorali astenionisti e voti e posti dirigenti nella Cgil

Care compagne, cari compagni,
ringrazio sentitamente il compagno Emanuele Sala per l'importante relazione che ha presentato, e che è stata condivisa da tutto il Comitato centrale. Egli ha rilanciato con forza e in maniera convincente la linea elettorale astensionista e la linea sindacale del PMLI, e ci ha fornito un'efficace arma di lotta che va usata in maniera concreta a cominciare dall'organizzazione delle riunioni delle istanze di base del Partito e dei simpatizzanti attivi di esse.
La relazione del compagno Sala, tra l'altro, è un esempio di corretto metodo di lavoro, che consiste nell'illustrare la posizione del Partito attualizzandola alla battaglia in corso. Se infatti non si tiene presente la linea del PMLI e ci si attiene alle proprie idee personali è inevitabile che si vada a finire fuori linea.
Ringrazio tutte le compagne e i compagni che sono intervenuti, nessuno escluso, che hanno dato dei buoni contributi in base alle loro esperienza e conoscenza. Come minimo hanno portato degli stimoli, delle sollecitazioni, degli auguri per calare negli ambienti in cui siamo presenti la nostra linea elettorale astensionista e la nostra linea sindacale. È importante che tutti abbiamo capito che bisogna legare il locale al generale. Questo è un punto fondamentale. Importanti gli interventi dei compagni operai, molto corposi e molto concreti. La denuncia dei "tre magi" è importante. C'è sempre in ogni battaglia politica, specialmente nella battaglia elettorale, qualcuno che crea nuovi trabocchetti che tendono sempre a un unico obiettivo, quello di tenere l'elettorato di sinistra legato al carro della borghesia al fine di mantenere il capitalismo e il suo regime. Qualunque nuovo partito si presenti alle elezioni, che abbia un nome o un altro nome, e che si rivolga specificamente all'elettorato e agli astensionisti di sinistra, ha solo ed esclusivamente tale obiettivo, che noi dobbiamo naturalmente smascherare con le nostre argomentazioni.
Un elogio alle compagne e ai compagni che avevano già preparata una bozza di intervento sulla base del tema in discussione.
Questa 2ª Sessione plenaria del 5° Comitato centrale del PMLI costituisce una vittoria politica e organizzativa perché è la prima volta, in assoluto, che riusciamo a convocare il CC in seduta plenaria alla vigilia di una campagna elettorale e di un congresso della Cgil.
Questa Sessione ha messo in luce l'alta unità ideologica, politica organizzativa e pratica del 5° Comitato centrale del PMLI. Più forte è l'unità di classe e marxista-leninista del CC più forte è l'unità di tutto il Partito. Più riusciamo a rafforzare la testa del Gigante Rosso, più ciccia, più energie, più forza daremo al corpo del Gigante Rosso.
Questa Sessione, infine, ha registrato un salto di qualità nella coscienza politica e nella comprensione dei problemi del Partito da parte di tutti i dirigenti nazionali del PMLI.

La nostra battaglia nel XVI Congresso della Cgil
I nostri compagni che sono già intervenuti ai congressi di base del XVI Congresso della Cgil si sono comportati molto bene, e a essi va il ringraziamento di tutto il Partito. Alle compagne e ai compagni che ancora dovranno intervenire auguriamo buon lavoro e successo.
Noi dobbiamo lottare in prima fila per la vittoria della mozione 2 "La Cgil che vogliamo", ma al contempo dobbiamo illustrare con decisione e con determinazione la nostra proposta del sindacato unico di tutti le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati basato sulla democrazia diretta e sul potere contrattuale e sindacale alle Assemblee generali degli uni e degli altri in ogni luogo e ambiente.
Dobbiamo crearci una nostra base e riunire le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate, i pensionati militanti e simpatizzanti del Partito nella Corrente sindacale di classe. In ogni caso dobbiamo saper organizzare e mobilitare chi è più vicino alle nostre posizioni. Non è sufficiente fare un bel discorso e raccogliere degli applausi, occorre adoperarsi per organizzare i nostri sostenitori.
Nel lavoro sindacale, dobbiamo stare attenti a non cadere nell'operaismo o nell'opportunismo di destra. Nel primo caso ci staccheremmo dalla maggioranza dei lavoratori e dei pensionati, nel secondo caso finiremmo alla coda e al servizio di chi sta alla nostra destra.
Quando si tratta di scegliere e di votare, occorre capire bene qual è la situazione concreta e prendere la posizione tattica più favorevole, ma mai venendo meno ai principi e alla linea e alle indicazioni sindacali del Partito. Anche a rischio di essere momentaneamente isolati. Lo possiamo essere oggi e per lungo tempo, ma verrà il tempo in cui questo isolamento andrà a gambe all'aria e trionferanno il Partito e la classe operaia (Applausi).
I compagni dirigenti operai potrebbero realizzare delle esperienze pilota per tutto il Partito.
Anche attraverso l'esperienza di questo Congresso abbiamo visto che pure nella Cgil agiscono correnti borghesi che mettono la democrazia sotto i piedi. Non esiste democrazia reale nella Cgil di Epifani. Questo problema coinvolge anche i dirigenti della mozione 2 perché in certi casi essi sono rigidamente chiusi ai lavoratori militanti e simpatizzanti del PMLI. I dirigenti della mozione 2, nonostante quest'ultima sia più vicina alla classe operaia e ai lavoratori e ai pensionati, nella realtà anch'essi fanno parte di questo regime, di queste istituzioni, di questo sistema economico capitalistico. Su questo punto dobbiamo avere le idee chiare. Noi con la mozione 2 siamo alleati e dobbiamo continuare a essere alleati, però non possiamo rinunciare alla nostra linea, noi dobbiamo fare il nostro discorso, noi dobbiamo smascherare il regime neofascista e il capitalismo. O lo facciamo noi o non lo fa nessun altro. Questo è il nostro dovere, questa è la nostra missione (applausi).

La battaglia elettorale astensionista
È molto importante aver riaffermato la linea elettorale astensionista.
L'astensionismo elettorale a noi serve sostanzialmente per delegittimare, isolare, indebolire, disgregare le istituzioni rappresentative della borghesia; per staccare le masse da esse; per abbattere le illusioni elettorali, parlamentari, governative, costituzionali e riformiste delle masse, per far acquisire alle masse, in primo luogo al proletariato, una coscienza anticapitalista, rivoluzionaria e antiparlamentare.
Finché non saremo riusciti a mutare l'atteggiamento elettorale partecipativo almeno alle avanguardie del proletariato, delle masse e dei giovani, noi non potremo fare a meno dell'astensionismo elettorale. È decisivo cambiare questo atteggiamento che hanno tutti quelli che votano i partiti parlamentari anche di "sinistra" e si professano comunisti. Noi dobbiamo rovesciare questo atteggiamento partecipativo elettorale e creare un atteggiamento autenticamente rivoluzionario, anticapitalista e antiparlamentare.
Nella nostra campagna elettorale astensionista dobbiamo spiegare bene che l'astensionismo va considerato come un voto dato al PMLI e all'Italia unita, rossa e socialista. Va anche detto che non è sufficiente astenersi, ma che occorre costruire le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo. Via via che ne creiamo le condizioni, com'è stato invocato e detto qui da più di un intervento, coinvolgendo gli astensionisti di sinistra che già conosciamo, facendo leva sulla loro collaborazione e contando sul loro lavoro, sul loro apporto, sul loro contributo, dobbiamo cercare di sperimentare concretamente qualche istituzione rappresentativa delle masse a livello locale.
Un elemento forte della nostra campagna deve essere la denuncia delle giunte regionali uscenti e le proposte, in candidati e programmi, delle compagini borghesi che si contendono il potere nelle regioni. I compagni lombardi, campani e toscani si sono già mossi molto bene e siamo certi che i compagni delle altre regioni dove siamo presenti faranno del loro meglio, con l'aiuto della Redazione centrale de "Il Bolscevico" già generosamente e solidalmente al lavoro.
Non possiamo però ignorare la nostra denuncia del governo del neoduce Berlusconi, il principale nemico del popolo da abbattere.
A parte l'olio di ricino e il confino per i suoi oppositori, egli segue in tutto e per tutto le orme del suo maestro Mussolini. Anche in politica estera.
La sperticata esaltazione del regime sionista, fascista e imperialista e l'affondo contro l'Iran antimperialista di Ahmadinejad, confermano che le forze imperialiste italiane che sostengono il neoduce ricercano un ruolo egemone nel Mediterraneo e una posizione di primo piano in Europa, in Medioriente e nel mondo. Ciò spiegano le amicizie, anche personali, di Berlusconi con Putin, Gheddafi e con i leader di Bielorussia, di Montenegro, ecc.
Pur essendo alleato degli Usa e dei paesi membri dell'Ue, il nuovo Mussolini vuol fare da sé e si muove in maniera indipendente e autonoma nello scacchiere internazionale. La sua unica preoccupazione sono gli affari dell'imperialismo italiano al quale sacrifica ogni interesse delle masse del nostro Paese.
La "sinistra" borghese non è assolutamente in grado di contrastarlo, anzi ne è succube. Balbetta ed è allo sbando, frammentata in tante correnti e sottocorrenti. Ciò crea migliori condizioni al nostro lavoro. Dobbiamo saperne approfittare facendo vivere, applicandole, la linea, le indicazioni e le misure del 5° Congresso nazionale del PMLI. Il documento elettorale terrà presenti i risultati di questa Sessione.
Date le attuali forze di cui disponiamo, e nello sforzo teso a farci conoscere e ad avere rapporti diretti e personali con quanti più elettori ed elettrici è possibile, occorre concentrare il nostro lavoro di propaganda sui banchini, individuando i luoghi giusti e più frequentati al centro e nelle periferie delle città, là dove attualmente prendono più voti i partiti della "sinistra" borghese.
Se noi, care compagne e cari compagni, insisteremo nella propaganda della linea elettorale astensionista e della linea sindacale del PMLI, sicuramente sveglieremo nel tempo le coscienze delle masse più avanzate e combattive, conquisteremo nuovi e più grandi vittorie, entreremo gradualmente nel cuore del proletariato e delle ragazze e dei ragazzi rivoluzionari e daremo un corpo da Gigante Rosso al PMLI.
Battiamoci con coraggio e ardore per conquistare voti elettorali astensionisti e voti e posti dirigenti nella Cgil!
Abbattiamo il governo del neoduce Berlusconi e la terza repubblica!
Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri, il PMLI e il 5° Comitato centrale vinceremo! (Applausi prolungati)

10 febbraio 2010