Piattaforma rivendicativa per la scuola

  • Scuola pubblica, gratuita e governata dalle studentesse e dagli studenti.
  • Istituire nuovi organi scolastici collegiali in cui le studentesse e gli studenti siano la maggioranza e che dispongano di poteri vincolanti. Ne devono far parte anche i rappresentanti del personale docente e Ata, come minoranza. Tutti i membri devono essere eletti dalle rispettive Assemblee generali che potranno revocarli in qualsiasi momento. Le Assemblee generali devono ispirarsi ai principi della democrazia diretta.
  • Diritto per gli studenti di sciopero e manifestazione in difesa dei propri diritti e a sostegno delle lotte della classe operaia e delle masse popolari senza alcuna repressione da parte delle autorità scolastiche e ritorsioni da parte del corpo docente.
  • Diritto degli studenti di indire Assemblee generali e/o Conferenze pubbliche sia sui temi scolastici e universitari che su questioni politiche e sociali di interesse locale, nazionale e internazionale, con la piena libertà di gestione delle iniziative e senza alcun vincolo o restrizione da parte delle autorità scolastiche.
  • Abrogare lo "Statuto degli studenti" che non intacca la subalternità studentesca alle gerarchie scolastiche.
  • Scuola dell'obbligo fino a 18 anni, unitaria per tutti gli studenti.
  • Garantire scuole pubbliche serali per i lavoratori, favorendoli con permessi e aiuti adeguati.
  • Abrogare tutta la legislazione controriformatrice e di tipo privatistico riguardante: il riordino dei cicli scolastici, l'autonomia e l'aziendalizzazione delle scuole con i presidi-manager, la parità che eleva le scuole private a "servizio pubblico", il finanziamento pubblico, sotto qualsiasi forma, alle scuole private e a chi le frequenta.
  • Introdurre nella didattica una scientifica informazione sessuale, secondo programmi e modalità decisi dagli studenti.
  • Introdurre lezioni di educazione sanitaria e di educazione stradale.
  • Abolire l'esame di Stato, salvo per chi ha frequentato scuole private.
  • Mantenere il valore legale del titolo di studio.
  • Diritto per gli studenti di utilizzare nel pomeriggio i locali delle scuole per attività sociali, ricreative, culturali e sportive a loro scelta.
  • Libero accesso a tutte le facoltà per tutti gli studenti.
  • Dopo il diploma deve essere garantito il diritto ad un lavoro stabile.
  • Tetto massimo di 20 alunni per classe, e di 15 in presenza di alcuni portatori di handicap, a cui siano assegnati insegnanti di sostegno.
  • Abolire i doppi e tripli turni di lezione nelle scuole di ogni ordine e grado.
  • Stop al taglio degli organici (insegnanti e tecnico-amministrativi) e all'accorpamento delle scuole.
  • Massicci investimenti pubblici per risanare gli immobili e ammodernare le scuole statali (mezzi informatici, laboratori, palestre, auditorium, ecc.) e per costruirne di nuove dove necessario.
  • Dotare le scuole di biblioteche, sale di lettura attrezzate e strutture attrezzate gratuite al servizio degli studenti per attività informatiche, anche con collegamento a Internet, artistiche, musicali, teatrali, cinematografiche, fotografiche e giornalistiche.
  • Installare, dove mancano, mense scolastiche gratuite con cibo di qualità.
  • Abolire la tassa d'iscrizione.
  • Gratuità per gli studenti del materiale didattico e di laboratorio e dei mezzi di trasporto pubblici.
  • Ingresso gratuito ai musei per gli studenti. Sconti del 50% per l'ingresso ai cinema, stadi, piscine e alle manifestazioni musicali, teatrali e culturali.
  • Divieto di passare a ruolo gli "insegnanti" di religione, designati e dipendenti dalle Curie.
  • Abolire l'ora di religione nella scuola pubblica di ogni ordine e grado.
  • Ruolo unico per tutti i docenti.
  • Aggiornamento di tutti i docenti mediante l'anno sabbatico.
  • Obbligo per lo Stato di istituire corsi universitari di formazione per insegnanti di sostegno. Abolire le scuole e i corsi di formazione privati e a pagamento.
  • Adeguare gli stipendi degli insegnanti e del personale Ata alla media europea. Distribuzione degli aumenti retributivi uguali per tutti e non in modo differenziato e "meritocratico".
  • Immissione in ruolo di tutti i docenti e del personale Ata.
  • Assunzione in pianta stabile e a salario intero di tutti i Lsu-Lpu impiegati nella scuola.
Dal Programma d'azione del PMLI - approvato dal Comitato centrale il 17 febbraio 2001)