A Londra
Seconda grande protesta degli studenti

Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Londra
Mercoledì 24 novembre, come avevano promesso, gli studenti britannici hanno organizzato un'altra maxi protesta in grande stile contro il rialzo delle tasse scolastiche a 9.000 sterline all'anno che non consentirà a tanti ragazzi di poter andare all'università. Fin dalla mattina migliaia di studenti hanno marciato per le vie di Londra, universitari e studenti delle scuole secondarie, e in contemporanea in tante altre città del Regno Unito gli studenti hanno marciato, occupato sedi di università e persino biblioteche.
A Londra l'atmosfera era molto incandescente e la polizia meglio organizzata, infatti c'erano centinaia di agenti lungo il percorso. Gli studenti hanno marciato per il centro di Londra facendo sentire la loro presenza, con tamburi e persino pentole portate da casa, cantando slogan contro il rammollito lecchino Nick Clegg (leader dei Liberal-democratici).
Uno stuolo di studenti è riuscito persino ad entrare nella sede dei Liberal-democratici: a Whitehall un van della polizia è stato pitturato, danneggiato e ci hanno ballato sopra. Ci sono stati una trentina di arresti e si segnalano 17 persone ferite tra gli studenti. Le altre città toccate dalle proteste sono state Manchester, Birmingham, Bristol, Liverpool, Sheffield, Leeds, Cambridge, Nottingham, Brighton, Warwick, Plymouth, Durham, Derbyshire, Cornwall, Colchester e Cardiff. Persino a Edimburgo, la capitale della Scozia, alcuni studenti hanno manifestato per essere solidali con gli studenti inglesi, pur non avendo ancora questa problematica, anche se pensano che possa accadere in un futuro prossimo. Il giorno dopo la protesta sono continuate le occupazioni di sedi universitarie a Edimburgo, Cardiff, Newcastle e persino a Oxford, dove hanno occupato la prestigiosa Biblioteca Bodleian, che raccoglie tutto ciò che viene pubblicato nel Regno Unito.
Quale è stata la risposta del governo? Nick Clegg ha rilasciato un'intervista alla radio BBC 2 dicendo che odiava aver fatto una promessa che non poteva essere mantenuta! Neanche una parola di pentimento o di scusa! Il ministro della Pubblica Istruzione inglese ha dichiarato che, come è già applicato da anni, verranno concessi prestiti agli studenti per pagarsi le rette al tasso del 1,5% a scadenza trentennale e restituibili quando lo studente, finita l'università si troverà un lavoro retribuito oltre le 21.000 sterline annue. Praticamente per il suddetto ministro non c'è problema se uno inizia la propria vita lavorativa già con un debito di circa 40.000 sterline!
I combattivi studenti hanno già detto che ci sarà un'altra protesta il 30 novembre e un'altra prima di Natale.
Questa è una chiara dimostrazione di cosa sia il Partito Conservatore (di natura e tradizione reazionaria); un partito che specie ora con il reazionario David Cameron alla dirigenza, sta mostrando tutta la sua brutalità anti popolare. Le masse popolari in Gran Bretagna stanno pagando a caro prezzo la scelta di averlo votato.
La soluzione ai problemi di questo Paese non sta nel votare i 2 partiti "storici" quali appunto il conservatore o il laburista, ma di creare un autentico partito del proletariato e di farlo sviluppare su tutto il territorio nazionale, a partire dai comuni, ma fuori dal Parlamento e dalle altre istituzioni borghesi.
La Cellula "Stalin" di Londra del PMLI appoggia con solidarietà militante e rivoluzionaria la gloriosa e coraggiosa lotta degli studenti britannici e denuncia il governo per crimini contro il popolo.
No al governo reazionario Cameron!
Sì alla lotta dei coraggiosi e gloriosi studenti britannici, per scuola e università pubbliche, gratuite  e governate dalle studentesse e dagli studenti.

1 dicembre 2010