Elicotteri e carri armati di Israele fanno una strage di civili
IL BOIA TERRORISTA E SIONISTA SHARON ATTACCA HAMAS A GAZA
Manifestazioni in Cisgiordania e Gaza per ricordare il secondo anniversario dell'Intifada
Il boia terrorista e sionista Sharon fa finta di applicare la risoluzione dell'Onu che gli chiedeva la fine dell'assedio di ciò che resta della Moqata, il quartier generale di Arafat a Ramallah raso al suolo dall'attacco israeliano, e di ritirare le truppe dai territori palestinesi rioccupati negli ultimi mesi; i carri armati israeliani allentavano il 29 settembre la morsa attorno alla Moqata ma restavano nelle città palestinesi. Nei giorni precedenti le forze di occupazione sioniste avevano compiuto diverse incursioni nella striscia di Gaza per attaccare le sedi di Hamas e terrorizzare la popolazione; elicotteri e carri armati sono entrati la mattina del 24 settembre a Gaza e hanno fatto una strage di civili. Un bagno di sangue che non ha fiaccato la resistenza palestinese all'occupazione: il 28 settembre in 20 mila a Gaza e altre decine di migliaia nelle altre città dei territori occupati hanno manifestato per ricordare il secondo anniversario dell'inizio dell'Intifada.
In ordine di tempo viene per primo il nuovo attacco di Tel Aviv a Gaza. Mentre era in corso la demolizione del quartier generale di Arafat a Ramallah, Sharon prometteva di occuparsi di Gaza: "dopo Arafat faremo i conti anche con Hamas''. All'alba del 24 settembre una novantina di carri armati e mezzi blindati, appoggiati dagli elicotteri, sono entrati nella striscia di Gaza e hanno iniziato a demolire diverse abitazioni e edifici sospettati di essere delle fabbriche di esplosivi. I palestinesi si sono difesi dall'attacco e dal rastrellamento delle truppe sioniste. Nove palestinesi sono stati uccisi, tra i quali sei civili, e una cinquantina feriti, un numero imprecisato gli arrestati. Il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat ha denunciato il "nuovo massacro'' voluto dagli israeliani e accusato che "Sharon ci calpesta sotto gli occhi del mondo'', che non muove un dito per fermare il boia sionista. Nel pomeriggio oltre 40 mila palestinesi hanno partecipato ai funerali delle nove vittime sparando fucilate in aria e gridando "Sharon criminale''.
Nella stessa giornata arrivava la condanna dell'intervento israeliano nei territori occupati da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Sharon la rigettava. Solo dopo cinque giorni toglieva l'assedio alla Moqata ma icarri sionisti restavano a Ramallah e nelle altre città palestinesi assediate e sotto coprifuoco. A Nablus e in altre località i soldati sionisti devastavano gli edifici pubblici dell'Autorità nazionale palestinese e entravano nei campi profughi a compiere rastrellamenti; nel campo di Balata i soldati uccidevano un bambino palestinese. Altri due uccisi e più di una ventina feriti dalle raffiche delle mitragliatrici il 30 settembre a Nablus mentre tiravano sassi contro i carri sionisti.
Nei due anni di Intifada sono 250 i bambini palestinesi uccisi dall'esercito di occupazione sionista; i giovani palestinesi che coraggiosamente affrontano con le fionde e i sassi i carri armati sionisti sono sempre stati in prima fila anche nell'Intifada che è esplosa il 28 settembre del 2000 in seguito alla provocatoria visita di Sharon, allora capo dell'opposizione, alla spianata delle moschee a Gerusalemme. Per ricordare quella data 20 mila palestinesi hanno manifestato nella piazza centrale di Gaza salutati da un messaggio telefonico di Arafat, ancora prigioniero a Ramallah, che affermava: "Ribadiamo in questo anniversario che stiamo marciando verso la vittoria fino all'instaurazione di uno Stato palestinese con Gerusalemme est come capitale''. I soldati israeliani hanno tentato di impedire le manifestazioni che si sono tenute in tutte le città della Cisgiordania nonostante il coprifuoco.

2 ottobre 2002