Teresa Stinziani
Dal "Grande fratello" a candidata del PD a Campobasso

Il vezzo di candidare "nani e ballerine" (ma soprattutto "ballerine") dello spettacolo, non è solo del neoduce Berlusconi ma ormai è prassi comune a tutti partiti del regime neofascista. E se Berlusconi gioco forza ha dovuto depennare molte (ma non tutte) "veline" dalle sue liste a seguito del polverone sollevato dalla richiesta di divorzio di Veronica Lario, non altrettanto ha fatto il PD, che "predica bene e razzola male". E così a Firenze il candidato sindaco Renzi è andato avanti incurante delle polemiche che avrebbe potuto sollevare candidando la conduttrice-valletta di Rtv38, Elisa Sergi mentre a Campobasso, per tirare la volata alla poltrona di sindaco ad Augusto Massa, il PD ha messo in lista Teresa Stinziani, la 28enne concorrente dell'edizione 2008 del "Grande fratello", uno dei più squallidi e volgari "reality". La signorina in questione ovviamente rifiuta il marchio infamante di "velina" ed anzi si definisce "donna giovane e da tempo impegnata nel settore delle cooperative, oltre a sentire dentro i temi sociali, della disabilità, della tutela delle persone deboli", già tesserata Pds e vogliosa di fare qualcosa per la città. Nessuno nega che una ragazza che fa spettacolo possa o meno impegnarsi in politica, ammesso che un "reality" spazzatura possa definirsi spettacolo. Comunque, quantomeno, prima si impegni politicamente e poi si candidi e non viceversa.
Quel che denota è il livello di squallore a cui è ormai giunto il parlamentarismo borghese, dove sguazza il "centro-destra" come il "centro-sinistra", è la selezione dei candidati e soprattutto delle candidate, non per il loro curriculum politici, ma con dei veri e propri "casting", in base alla loro notorietà televisiva o sportiva. E che nel PD ormai si ragioni con questa logica lo dimostra la scelta fatta a Campobasso: invece di operai e disoccupati ha scelto la Stinziani che davanti agli elettori che dovrebbero votarla può vantare solo la sua partecipazione al "Gf" e la ribalta nel "gossip" che l'ha accompagnata. Se questi sono i criteri con cui il PD seleziona i candidati, viene da chiedersi dove stanno le differenze tra il partito di Franceschini e il Pdl di Berlusconi?

3 giugno 2009