Organizzato dalla Cellula "1° Maggio-Portella 1947"
SUCCESSO DEL DIBATTITO ASTENSIONISTA DI PALERMO
Presenti operai della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese
APPLAUDITO INTERVENTO DI GIOVANNA VITRANO
Dal nostro corrispondente di Palermo
Domenica 18 maggio si è svolto a Palermo un dibattito astensionista organizzato dalla Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI con la collaborazione del Centro. Oratore ufficiale del dibattito è stato il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI. La sala addobbata di rosso con i manifesti che annunciavano il dibattito e le bandiere del Partito e dei maestri era piena di ascoltatori. Sono intervenuti militanti, simpatizzanti ed amici dalla città di Messina, dalla provincia di Catania e Trapani. Presente una delegazione di operai Fiat ed indotto di Termini Imerese e gli studenti militanti e simpatizzanti della Cellula palermitana del PMLI.
Il dibattito, durato più di due ore, è stato aperto dal saluto della compagna Giovanna Vitrano, Segretaria della Cellula, la quale ha incentrato il suo applaudito discorso sulla lotta contro la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese e contro la deindustrializzazione dell'isola ed ha esortato i giovani studenti a schierarsi sempre a fianco della classe operaia siciliana.
La parola è passata a Scuderi, il quale ha tenuto un brillante ed istruttivo discorso sull'astensionismo marxista-leninista seguito con molta attenzione dai presenti in sala, che lo hanno applaudito lungamente alla fine.
Diverse sono state le domande e le questioni sollevate. Leone, che ha conosciuto il Partito durante la manifestazione del 25 Aprile, ha parlato della sua grossa delusione politica in seguito alla militanza in Rifondazione ed ha chiesto al compagno Scuderi come mai, dopo la Grande rivoluzione culturale proletaria, il socialismo in Cina costruito sotto la guida di Mao venne distrutto.
Nicola, operaio della Fiat, ha raccontato la sua esperienza di lotta ed ha sollevato perplessità circa la posizione astensionista del PMLI, sostenendo che con l'astensionismo si finisce per dare il potere nelle mani di chi ci governa per fare i propri affari contro i lavoratori.
Gianni, operaio dell'indotto Fiat, ha descritto la condizione delle piccole fabbriche dell'indotto dove per ogni operaio Fiat che esce dalla produzione quattro operai dell'indotto vengono licenziati. Egli ha chiesto agli studenti del PMLI di continuare a dare la loro solidarietà attiva nella lotta contro la deindustrializzazione della Sicilia.
Fortunato, responsabile per il lavoro studentesco della Cellula, nel suo intervento ha rinnovato l'appoggio militante degli studenti militanti e simpatizzanti del PMLI agli operai della Fiat in lotta.
Daniele, responsabile dell'Organizzazione di Messina del PMLI, è intervenuto per mettere l'accento sull'importanza della proposta astensionista del PMLI, sostenendo la necessità di comprendere la proposta strategica delle Assemblee popolari e dei Comitati popolari su cui si basa l'astensionismo del PMLI.
Francesco Campisi ha portato i saluti dei simpatizzanti di Belpasso e si è complimentato per la bella relazione piena di verità, e sostenendo che se vogliamo che il Partito cresca bisogna essere leali col popolo e dire sempre la verità come fa il PMLI, senza fare sconti a nessuno. Ha spiegato poi in base alla sua esperienza di operaio edile che non esiste differenza tra "centro-destra" e "centro-sinistra" e che dunque bisogna astenersi per dare voti al PMLI.
Nella replica Scuderi ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti, in particolare chi ha espresso posizioni diverse rispetto a quelle del Partito. Il compagno Scuderi ha ricordato che a monte di qualsiasi posizione elettorale che scegliamo sta il problema di comprendere qual è la società che vogliamo: il socialismo o il capitalismo. A questa scelta è legata la questione del potere politico, bisogna capire se esso deve continuare ad essere nelle mani della borghesia o se deve passare nelle mani del proletariato, sulla base dell'alleanza con i contadini poveri. Questo è il problema fondamentale e chiarificatore. Da qui discende la scelta elettorale. "Cosa cambia se ci asteniamo? Si delegittimano e si indeboliscono non solo tutti i partiti parlamentari, ma anche le istituzioni e i governi borghesi, si fa pulizia non solo a livello ideologico, ma anche a livello politico e a livello pratico. Al contempo si rafforza il Partito del proletariato, si rafforza la lotta per il socialismo, si rafforza la lotta per rovesciare cielo e terra. E non basta ancora! Creando questa coscienza, creando questa mentalità, creando questo modo di vedere le cose si incrementa e si sviluppa la lotta di classe nei luoghi di lavoro, nelle città, nei quartieri, nelle scuole, nelle università". Scuderi ha poi aggiunto che è necessario "che il nostro proletariato e l'intero nostro popolo, cominciando da Palermo, cominciando dalla Sicilia, creino un grande movimento di lotta di classe. L'astensionismo aiuta. L'astensionismo non va visto fine a se stesso. Noi dobbiamo creare le istituzioni rappresentative delle masse. Noi dobbiamo creare in ogni quartiere, in ogni città, in ogni provincia e regione le Assemblee popolari ed i Comitati popolari, che si contrappongano ai governi ed alle istituzioni della borghesia". Scuderi ha sottolineato che quella del PMLI è una proposta strategica "che non si lega solo ed esclusivamente all'atto del voto, ma si lega alla lotta di classe, si lega alla contrapposizione tra proletariato e borghesia, si lega alla lotta contro il capitalismo e per il socialismo".
Scuderi ha spiegato che bisogna combattere la destra e la "sinistra" del regime per arrivare al socialismo. Il socialismo, che è stato un passaggio storico di enorme importanza, non è caduto per l'assalto dell'imperialismo. Il socialismo in Urss e in Cina è caduto per il tradimento dei falsi comunisti e revisionisti Kruscev e Deng Xiaoping, della stessa genia di Togliatti, Cossutta, D'Alema e Bertinotti. Questo è il tragico insegnamento storico che i lavoratori devono tenere a mente. Nei suoi ultimi 10 anni di vita, Mao, rendendosi conto che la borghesia era ancora presente in Cina e dentro il Partito, invitò i giovani, gli operai, i contadini ad un'altra rivoluzione per impedire la restaurazione del capitalismo in Cina, insegnando loro che il proletariato può mantenere il potere solo continuando la lotta di classe e assimilando e applicando la scienza del marxismo-leninismo. Scuderi ha rilevato inoltre che si fa una grande fatica a comprendere la proposta astensionista del PMLI perché la borghesia attraverso il suo potente apparato culturale ci imbottisce di ideologia e di visione idealista della vita. Dobbiamo quindi ripulirci di tutto questo ed impadronirci della nostra cultura proletaria perché solo così noi possiamo salvare la classe operaia ed il nostro amato Paese dal capitalismo e dall'imperialismo.
Scuderi ha concluso la replica ed il dibattito con queste parole: "Abbiate fiducia in voi stessi, abbiate fiducia nel PMLI, abbiate fiducia nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, abbiate fiducia nel socialismo, abbiate fiducia nelle masse. Tutto quello che la storia, il movimento operaio e l'umanità intera hanno conquistato non è niente, assolutamente niente, anche se molto importante, rispetto a quello che ancora ci resta da conquistare. L'avvenire è vostro, l'avvenire è nostro, l'avvenire è della rivoluzione socialista e del socialismo. Abbiate fiducia fino in fondo in ciò, e avanti dietro la Bandiera rossa".