Nonostante una giornata di freddo pungente
10mila manifestano a Terzigno per la salute, l'ambiente, i diritti e contro la militarizzazione dei territori
Alla testa del corteo i Comitati Vesuviani e le Mamme Vulcaniche. Il PMLI unico partito invitato ufficialmente. I marxisti-leninisti si muovono nel movimento di lotta come pesci nell'acqua
Vile tentativo degli squadristi di regime di reprimere la manifestazione

Dal nostro corrispondente della Campania
Nel giorno in cui anche in Val di Susa la popolazione è scesa in piazza contro il mostruoso progetto dell'alta velocità ferroviaria, in Campania si è registrato un grosso successo per la manifestazione nazionale indetta, sabato 11 dicembre a Terzigno (Napoli), contro la vergognosa militarizzazione dei territori, per la lotta alla devastazione ambientale, contro le "grandi opere" inutili, figlie della logica dell'emergenza.
Gli sforzi dei Comitati antidiscarica dell'area vesuviana, che con coraggio hanno organizzato quest'appuntamento di lotta, sono stati ricompensati dalla partecipazione attiva e convinta di oltre 10mila manifestanti, nonostante il freddo pungente. Il corteo era colorato da striscioni e cartelli dai titoli particolarmente emblematici: "Riprendiamoci il territorio", "Non bruciate il nostro futuro". In testa le combattive e coraggiose Mamme Vulcaniche con la loro t-shirt rossa antidiscarica e tutta la loro determinazione di lotta a non arrendersi di fronte allo scempio perpetrato ai danni del territorio vesuviano. Alla manifestazione hanno partecipato alcune delegazioni di attivisti del Presidio NoTav e Comitati 3 e 23 dell'Aquila con proprie bandiere e striscioni.
Per tutto il percorso del corteo i manifestanti hanno gridato slogan contro il governo Berlusconi e i governanti locali, altri erano indirizzati verso la dura repressione neofascista in atto contro le lotte di massa. Tanti gli sberleffi ai politicanti regionali, nazionali e locali, le cui facce sono state incollate, simbolicamente, su enormi sacchetti di rifiuti, sotto la scritta: rifiuto pericoloso. Da registrare la presenza di numerose bandiere rosse portate in piazza dagli studenti e dai disoccupati di Napoli e provincia.
Tanti gli studenti giunti dalle facoltà occupate napoletane, sia dall'Orientale che dalla Federico II, che hanno composto uno spezzone determinato e partecipato. Notevole anche la presenza degli altri comitati campani: uniti in un unico spezzone i comitati di Chiaiano, Giugliano e Mugnano, dietro lo striscione "No a speculazioni e veleni". La manifestazione ha attraversato i comuni di Boscoreale e Boscotrecase per giungere alla rotonda di via Panoramica, teatro in questi mesi del cuore della protesta contro la discarica di Cava Sari e quella che, in un primo momento, il governo voleva aprire in Cava Vitiello, rinunciandovi poi dopo le determinate rivolte popolari.

Un successo da ripetere per dire no alla tracotanza del governo
Il successo della manifestazione non era scontato, dopo mesi di resistenza popolare, dopo le criminali violenze della polizia, la cappa asfissiante dell'occupazione militare del territorio e gli arresti. Nonostante questo clima i manifestanti hanno dimostrato ancora una volta che nulla fermerà la grande determinazione nel combattere il governo del neoduce Berlusconi e le nere istituzioni locali, dirette dalla destra e dalla "sinistra" borghese, che vogliono avvelenare un territorio e far morire lentamente le popolazioni di gravi malattie e tumori. Dunque una nuova risposta a Berlusconi che, come ai tempi del boia Mussolini, se ne frega della piazza e della volontà popolare attuando una scellerata e criminale politica sulla questione rifiuti, ma anche una risposta alla propaganda dei media di regime che quotidianamente avallano le bugie del nuovo Mussolini e spargono fiumi di inchiostro contro chi lotta. Peraltro i media asserviti hanno completamente oscurato la manifestazione, altri come "La Repubblica" e "Il Mattino" l'hanno denigrata spargendo menzogne su fantomatici nuovi e violenti scontri a Terzigno.
In piazza c'era un popolo che vuole la liberazione del proprio territorio, che sa che la difesa della salute e dei beni comuni è anche una soluzione importante per l'occupazione in Campania, come dimostrerebbe subito un vero piano per la raccolta differenziata porta a porta che invece è, ancora oggi, boicottata dai governanti della destra e della "sinistra". In realtà l'obiettivo di questi governanti borghesi e neofascisti è creare discariche e inceneritori per realizzare nuovi profitti per le multinazionali della camorra e dei privati sulla monnezza.
Una bellissima manifestazione che dà spinta e coraggio, in primis, agli abitanti dei comuni vesuviani per continuare a lottare, per urlare quel "Riprendiamoci il territorio", impresso nello striscione di apertura, agli speculatori della monnezza e chiedere la chiusura immediata della discarica Sari e la sua bonifica.
Alle Mamme Vulcaniche il sindaco di Boscoreale, Langella (PDL), ha rivolto pesanti accuse di politicizzazione che le donne respingono così: "Se manifestare per la salute pubblica è politica, allora dovrebbero farla tutti. Ma noi resteremo quello che siamo, non fonderemo nessun partito".
Il corteo dopo essere arrivato alla Rotonda della Resistenza ha proseguito verso la strada che conduce alla discarica di Cava Sari. A sbarrare l'accesso un imponente schieramento di "forze dell'ordine" in assetto antisommossa con i blindati posizionati a chiudere l'accesso alla cava. Il corteo ha provato a forzare il blocco e la polizia ha effettuato una "carica di alleggerimento". Dopo diversi minuti di fronteggiamento i manifestanti si sono assestati alla rotonda per concludere la giornata di lotta.
Rilanciati gli appuntamento del 14 dicembre a Roma e il 18 dicembre a Napoli per la manifestazione per la raccolta differenziata e per gli impianti alternativi a discariche ed inceneritori.

Il ruolo del PMLI alla manifestazione
Il PMLI ha partecipato alla grande, avendo un ruolo e una posizione meritata e d'avanguardia reale tra le masse popolari in lotta; infatti, su richiesta degli organizzatori è stato chiesto alla delegazione del Partito, diretta dal compagno Franco Di Matteo, Responsabile del PMLI per la Campania, di posizionarsi nelle prime file alla testa del corteo, ovvero subito dopo lo spezzone delle Mamme Vulcaniche. I Comitati e i Collettivi antidiscarica dell'Area vesuviana che hanno organizzato e voluto la manifestazione hanno richiesto ufficialmente l'adesione alla giornata di lotta solo al PMLI, invitando tutti gli altri partiti a non parteciparvi perché non graditi. Peraltro, gli stessi organizzatori ci hanno così ringraziato: "Siete l'unico Partito che ha dimostrato con coerenza di stare al nostro fianco e nella battaglia contro le discarica. Vi abbiamo invitato ufficialmente perché siete per l'astensione e state sempre tra le masse in lotta in maniera corretta".
Un fatto positivo che conferma la saldatura e il legame fraterno con le masse popolari in lotta e il PMLI e premia con grande valore politico il suo corretto lavoro di massa. Anche il comboniano Alex Zanotelli si è complimentato con i nostri compagni, esprimendo giudizi favorevoli in merito alle nostre parole d'ordine sul cartello.
Al corteo le nostre compagne e i nostri compagni, provenienti da Napoli e Melito, hanno dimostrato tutta la loro combattività nel lanciare ripetutamente slogan contro il regime del nuovo Mussolini, per i diritti delle masse popolari e per l'ambiente e la salute. Slogan che tantissime volte sono stati rilanciati da decine e decine di manifestanti che si infilavano con estrema tranquillità nello spezzone del nostro Partito. Un'operaia dello stabilimento di Pomigliano, iscritta alla Fiom e attiva nei comitati antidiscarica vesuviani ha sfilato con i nostri compagni e alla fine ha stabilito contatti col Partito. Nello spezzone del PMLI spiccavano i cartelli, affiancati dalle rosse bandiere del Partito, con le seguenti parole d'ordine: "Liberiamo la Campania dagli inceneritori, dalle megadiscariche, dalla devastazione ambientale. Lottiamo uniti per difendere la salute e l'ambiente, per il potenziamento della raccolta differenziata". Sono stati diffusi i volantini ad hoc.
Per i marxisti-leninisti si è trattato con certezza di una stupenda, proficua e appagante giornata di lotta. Sin dal concentramento si è stabilita una forte sintonia ed un alto grado di unità con gli attivisti antidiscarica.
Grande unità dei marxisti-leninisti anche con lo spezzone degli studenti napoletani, i quali si sono uniti in un sol coro nel lancio degli slogan tra cui: "l'immondizia non va bruciata, raccolta raccolta differenziata", "la cava non si tocca, la difenderemo con la lotta", "Fuoco-fuoco-fuoco sul governo Berlusconi, governo fascista governo dei padroni", "Provoca disastri aggrava le alluvioni cacciamo subito Berlusconi", "Con Berlusconi non c'è democrazia è il nuovo Mussolini cacciamolo via", "la gente come noi...non molla mai..." e nei canti di lotta, tra cui spontaneamente lanciate dagli studenti, "Bandiera Rossa" e "Bella Ciao", poi ripresi da tutto il corteo.
Ancora una volta i marxisti-leninisti si sono mossi come pesci nell'acqua e non avendo nessun problema ad amalgamarsi con le masse in lotta, aperte e accoglienti con il nostro Partito. In conclusione di questa bella, proficua e vittoriosa giornata a Terzigno, il PMLI.Campania ringrazia di cuore tutte le compagne e i compagni per il loro importante e determinante ruolo svolto nel corteo. Ringraziamento che si estende a tutto il Partito che, a livello centrale con in testa il compagno Scuderi, ha seguito telefonicamente fino a tarda sera la nostra delegazione, esprimendo elogi alla rossa delegazione del PMLI per la missione compiuta.
Nei ringraziamenti della Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI, inviati alla delegazione si legge, tra l'altro: "La calda, rispettosa e riconoscente accoglienza che avete ricevuto da parte degli organizzatori e dei manifestanti costituisce un chiaro segnale di apprezzamento della correttezza del vostro lavoro di massa e come Partito che svolgete in perfetta sintonia con i movimenti di lotta contro le discariche, per l'ambiente e la salute. È la prima volta, nella storia del PMLI, che il nostro Partito viene invitato ufficialmente a una manifestazione di massa, addirittura in esclusiva. Ciò è totalmente opera del vostro lavoro nei movimenti popolari di lotta. Questo vostro lavoro costituisce un esempio e una fonte di ispirazione per tutto il Partito, e di ciò siamo profondamente grati".

15 dicembre 2010