Affronto alle vittime e ai sopravvissuti di Auschwitz (Polonia)
Trafugata l'insegna dell'ex lager nazista
Accreditata la pista di un furto su commissione di un gruppo neonazista svedese

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Wroclaw in Polonia del PMLI
Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre nell'attuale Polonia dei "Pan" cinque criminali di un'eta compresa tra i 20 ed i 39 anni hanno divelto e rubato la targa d'ingresso nell'ex lager ad Oswiecim (Auschwitz) vicino a Cracovia. L'insegna di ingresso del lager nazista "Arbeit macht frei" ("il lavoro rende liberi") fu fatta realizzare a un prigioniero polacco, uno dei pochi sopravvissuti nel campo di concentramento.
Per i media asserviti alla classe dominante clerical-fascista, ed anche per la polizia polacca, i ladri, che avevano già diviso la targa in più parti e che sono stati catturati dopo tre giorni, sarebbero criminali comuni e non avrebbero alcun rapporto con le organizzazioni neonaziste. Sta di fatto però che nei giorni successivi è venuto fuori che il furto sarebbe stato effettuato su commissione di un gruppo neonazista svedese che a sua volta avrebbe dovuto rivendere l'insegna per un milione di euro all'erede di una famiglia di gerarchi nazisti del terzo Reich.
Pronta e sentita è stata la condanna da parte del furto da parte degli ebrei polacchi residenti in Polonia ed all'estero e anche del governo israeliano per questo gesto dispregiativo che offende la memoria di quelle centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini che furono barbaramente sterminati nei campi di concentramento nazisti.
Ricordiamo che il campo di Oswiecim (Auschwitz), collegato con Birkenau da un binario unico, era il lager più crudele e spietato che l'umanità intera abbia finora conosciuto. In questo campo oltre un milione di persone, per la maggior parte ebrei, ma anche zingari e omosessuali, furono sterminati nelle camere a gas. La stessa fine tocco anche a numerosi comunisti sovietici catturati dai nazisti.
I nazisti naturalmente sapevano quali erano i loro veri nemici perché, ricordiamolo, nessuno come gli eroi bolscevichi durante la seconda guerra mondiale hanno lottato contro i fascisti. I bolscevichi hanno sacrificato tutto, pur di sconfiggere il vero nemico dell'umanità cioè il nazifascismo, la propria vita, le loro famiglie, le loro professioni e tutto ciò che avevano a cuore pur di combattere ed alla fine in modo glorioso di sconfiggere definitivamente la peste nazifascista.
Ricordiamo che il campo di morte fu liberato proprio dall'Armata rossa. I medici sovietici riuscirono a salvare la vita a molte persone.
Opportunista e falsa è stata la presa di posizione da parte del reazionario presidente polacco Lech Kaczinski assieme all'attuale primo ministro polacco Donald Tusk che hanno preso al balzo l'occasione per fare propaganda demagogica. Entrambi hanno subito espresso le scuse per l'accaduto alla comunità ebraica internazionale ma ricordiamo che il partito del presidente polacco, il PiS (Legge e Giustizia) due anni fa era al governo in coalizione con due partiti dell'estrema destra polacca, rispettivamente Lpr (Lega delle famiglie polacche) e Samoobrona (Autodifesa) apertamente razzisti, antisemiti, sciovinisti e filo-clericali.
L'Organizzazione di Wroclaw del PMLI denuncia in modo militante la gravità dell'accaduto e condanna con tutte le proprie forze questo aberrante scempio contro l'umanità intera. Denuncia inoltre in maniera altrettanto militante la caccia a tutte le forze progressiste polacche perpetrata dagli attuali signori di palazzo. Per impedire ciò è necessario unire con manifestazioni di piazza e di fronte unito tutte le forze progressiste polacche e far sentire la propria voce per impedire il macello sociale già in atto che le masse polacche sono costrette a subire tutti i giorni per colpa di questo governo reazionario e razzista.

13 gennaio 2010