TRE GIOVANISSIMI VENETI ENTRANO NEL PMLI

Un evento storico che può aprire al PMLI le porte del movimento studentesco
Tre giovanissimi veneti sono entrati recentemente nel PMLI. Un evento per il Partito, il proletariato e il Veneto. Si tratta dello studente sedicenne compagno Federico, il quale nella sua biografia ha scritto: "A 12 anni comincio a trovare simpatia per gli ideali comunisti. Ma in realtà non ho la minima percezione di essi. A 13 anni, leggendo e informandomi autonomamente, mi avvicino al comunismo. A 14 anni leggo il 'Manifesto del Partito comunista' che mi illumina e mi conquista coscientemente al comunismo. A 14 anni e mezzo scopro il PMLI e dopo un po' di riflessioni decido di collaborare col Partito".
L'altro compagno si chiama Alvise, anch'egli è uno studente di 16 anni. Nella sua biografia ha scritto: "Mi interesso da parecchio tempo di politica, nonostante la mia giovane età, ed ho sempre avuto idee progressiste, tramandatemi anche dalla famiglia. Prima d'ora non sono mai stato iscritto a qualche partito, ma ho fatto attivamente politica appartenendo al 'Coordinamento studentesco"'.
Il più giovane dei tre è il compagno Carlo, uno studente di 14 anni. Nella sua biografia ha scritto: "Fino a qualche anno fa ero un simpatizzante di 'centro-sinistra', non avevo ancora le idee chiare. Crescendo ho scoperto che la verità e la giustizia stanno nel marxismo-leninismo e nelle opere e i pensieri dei grandi maestri del proletariato internazionale. Ora sono un convinto comunista".
Da notare che tutti e tre, e ciascuno per suo conto, sono arrivati in maniera cosciente a sposare la causa del socialismo e del PMLI dopo aver letto il "Manifesto del Partito comunista" di Marx ed Engels o qualche altra opera dei maestri.
Ma che cosa pensano e quali sono i loro propositi rivoluzionari? Ce lo dicono essi stessi attraverso i brani delle loro domande di ammissione al PMLI che pubblichiamo qui di seguito.
Prima però facciamo alcune considerazioni. La prima. Non tutti i giovani sono schierati col "centro-destra" o col "centro-sinistra", una larghissima parte è orientata a sinistra, anche nelle regioni bianche come il Veneto. Lo testimonia il compagno Alvise quando dice che "i giovani purtroppo vengono spesso visti come individui senza interessi e superficiali. Assicuro che nella maggioranza dei casi non è così. I giovani d'oggi hanno un potenziale rivoluzionario enorme, che è stato momentaneamente spento dalla presente dittatura borghese. Il PMLI in questo caso è la giusta scintilla che può scatenare l'esplosione".
La seconda. Il socialismo e il marxismo-leninismo-pensiero di Mao non sono morti. Anzi stanno acquistando un nuovo vigore e un nuovo slancio. Quanto più i nemici di classe, inclusi i rinnegati del comunismo e i falsi comunisti, li attaccano, li calunniano e li denigrano, tanto più gli sfruttati e gli oppressi coscienti e chi non ha messo il cervello all'ammasso, soprattutto gli intellettuali del popolo e i giovani che non conoscono niente del passato, vogliono sapere come stanno effettivamente le cose e dove sta la verità. E così un numero sempre crescente di combattenti orientati a sinistra si schierano con i maestri e con il socialismo.
All'orizzonte già si intravede il giorno della piena riabilitazione a livello dei fautori del socialismo del pensiero e dell'opera dei maestri, specie di Stalin e Mao, e allora il socialismo tornerà di moda, di gran moda.
La terza considerazione. Il PMLI ha una potente forza attrattiva. Purtroppo ancora adesso, nonostante siano passati 28 anni dalla sua fondazione e 38 anni da quando è iniziata la sua preparazione, il nostro Partito continua a essere sconosciuto alla quasi totalità del nostro amato popolo. A causa soprattutto dei media che non ci danno alcuno spazio e per la mancanza di risorse economiche, materiali e umane che non ci permette di fare di più di quello che facciamo per farci conoscere in tutta Italia.
Tuttavia quando i fautori del socialismo, presenti nei partiti falsi comunisti, nei movimenti, nella Sinistra giovanile, nell'Uds, nell'Udu e persino nei DS, per una via o per un'altra, sempre più frequente tramite internet, scoprono il PMLI nasce subito una corrente di simpatia verso di esso che a volte si trasforma in militanza di Partito. Come è il caso dei tre nuovi compagni veneti.
Nonostante la loro giovanissima età, essi hanno capito in pieno la natura, il carattere, il ruolo e i compiti di classe del PMLI e si sono messi subito a disposizione per lavorare concretamente per la rivoluzione socialista. Particolarmente importante è l'esortazione del compagno Federico a subordinare tutti gli sforzi alla costruzione del Partito e a vigilare affinché esso non cambi di colore.
Ce la faranno a mantenere fede per tutta la vita alla loro scelta ideologica, politica e organizzativa e ai loro propositi di impegno politico? La risposta la potrà dare solo la pratica. Tutto però fa pensare che ci riusciranno anche se sarà un'impresa titanica perché la borghesia, da qualsiasi forza politica, istituzionale e familiare rappresentata, cercherà in tutti i modi, col bastone e con la carota, di strapparli al Partito, al proletariato e alla causa e di ricondurli a sé. Ma se hanno, come sembra, la stoffa dei maestri e dei fondatori del PMLI ancora fedeli alla causa, se si atterranno alle cinque fiducie, se applicheranno i tre elementi chiave per fare avanzare la costruzione, lo sviluppo e il radicamento del PMLI secondo le indicazioni strategiche e tattiche suggerite loro dal Centro del Partito, se non temeranno le prove della lotta di classe e non si scoraggeranno nelle sconfitte, niente e nessuno potrà distoglierli dalla via dell'Ottobre.
Come dice il compagno Federico nel saluto che ha inviato alla commemorazione di Mao, "la classe operaia deve andare fiera dei figli del popolo che combattono in prima linea per il progresso, il benessere delle masse e il socialismo". Il PMLI sicuramente lo è e ai giovani militanti del Partito, tramite il Segretario generale compagno Giovanni Scuderi, ha affidato sei compiti fondamentali, che ripubblichiamo in questo giornale. Qui ne citiamo solo uno: I giovani militanti del PMLI devono "essere punti di riferimento e modelli di vita e di lotta per i giovani che vogliono cambiare il mondo".
Auguri cari compagni Alvise, Carlo e Federico, che i nobili sentimenti proletari rivoluzionari e marxisti-leninisti di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao rivivano pienamente in voi, e che possiate diventare dei leader studenteschi al servizio del proletariato, del popolo, del Partito e della causa del socialismo. Combattendo in prima linea tra le masse studentesche e giovanili, potreste aprire le porte in maniera stabile alla penetrazione del Partito nel movimento studentesco e acquistare quell'esperienza necessaria per potere affiancare i dirigenti storici alla guida del PMLI.




"Che tutti gli sforzi vengano subordinati alla costruzione del Partito,,
"Mi propongo di studiare costantemente le opere dei maestri e la linea del Partito per trasformare la mia concezione del mondo in senso proletario per rafforzare il Partito e radicarmi nelle lotte delle masse"

Il PMLI è l'unico vero Partito comunista esistente oggi in Italia.
Ideologicamente è per ora saldo sul marxismo-leninismo-pensiero di Mao ma occorre vigilare perché non cambi colore.
Pur essendo l'organizzazione dell'avanguardia proletaria è ancora lontano dal possedere rapporti reali e diretti con la classe operaia: occorre lavorare anzitutto per questo scopo tramite un instancabile lavoro nei sindacati e nelle altre organizzazioni delle masse.
La contraddizione principale del PMLI attualmente è tra il ruolo gigantesco che si è assunto e le sue piccole dimensioni: tale contraddizione può essere superata solo con lo sviluppo a livello nazionale del Partito. Dunque è necessario che tutti gli sforzi vengano subordinati alla costruzione del Partito.
Il PMLI è anche l'unico Partito in Italia che ha smascherato i caratteri neofascisti della seconda repubblica e del governo del neoduce Berlusconi. Per questo motivo il PMLI è la forza politica che più di tutte in Italia può dare un contributo qualitativo alla lotta contro il governo del neoduce Berlusconi: il suo sviluppo è un'esigenza di tutte le masse democratiche e antifasciste.
Il Programma generale del PMLI traccia nelle linee generali la strategia del Partito. Nella prima parte è descritto il compito essenziale del Partito: abbattere la dittatura della borghesia ed instaurare la dittatura del proletariato. Poi è spiegato come in Italia la rivoluzione socialista assumerà inevitabilmente il carattere di prevenzione o stroncatura del golpe fascista. Questo perché quando la lotta di classe supera le illusioni "democratiche", per la borghesia la "democrazia" borghese risulta non solo inutile ma anche di impaccio. In Italia è stato restaurato il fascismo sotto nuove forme e vessilli - anche se per ora il neofascismo si trova ad un punto di sviluppo basso e riguarda "solo" la forma dello Stato e del governo mentre rimangono, almeno sulla carta, le principali libertà democratiche - per facilitare il passaggio dell'Italia da paese imperialista secondario a paese imperialista "capace di fare da solo".
Lo Statuto del Partito, ispirandosi alle "21 condizioni di ammissione all'Internazionale comunista", stabilisce il funzionamento del Partito per combattere i tentativi di infiltrazione e disgregazione o conquista da parte della borghesia.
Il PRC e il PdCI non sono partiti comunisti. Il primo non è nemmeno un partito operaio, ma riflette la cultura e le aspirazioni di una parte della piccola-borghesia che tenta vanamente di adattare l'ideale comunista alla concezione borghese del mondo e di "rivedere" il marxismo in funzione dei propri interessi. E tuttavia pur essendo piccolo-borghese anche per composizione, attrae gli elementi più avanzati del proletariato.
Questo partito è il rappresentante italiano del neorevisionismo, corrente mondiale caratterizzata da:
- revisionismo ufficiale nei confronti del marxismo;
- mancanza di principi a livello ideologico e culturale;
- rifiuto del centralismo democratico a livello organizzativo;
- ritorno alle posizioni trotzkiste e bernsteniane circa il rapporto tra partito e masse e tra movimento e fine;
- alleanza con gli "ultrasinistri" nelle strade e con la borghesia in parlamento.
Il secondo è un avanzo del PCI revisionista e del revisionismo "moderno" la cui funzione si è esaurita con la dissoluzione dell'Urss socialimperialista (funzione passata in eredità al neorevisionismo). è combattuto tra la tendenza ad abbracciare il neorevisionismo e la tendenza ad estinguersi nella "sinistra" borghese. Altri gruppi che si richiamano al comunismo non esistono nella lotta di classe, e il fatto che non convergano nel PMLI determina il loro oggettivo ruolo controrivoluzionario.
Richiedo l'ammissione al PMLI per impegnarmi nella lotta di classe in Italia da dentro il Partito del proletariato per aiutare il suo sviluppo e lo sviluppo della sua linea.
Soltanto un Partito marxista-leninista può dare la coscienza di classe per sé al proletariato e soltanto un forte PMLI può riuscire in questo compito: così io chiedo di essere ammesso al Partito per rafforzarlo ed aiutare la presa di coscienza del proletariato e lo sviluppo della lotta di classe in Italia.
Mi propongo di studiare costantemente le opere dei maestri, la linea del Partito e altre opere utili all'acquisizione di una sempre più forte conoscenza del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e della dialettica materialista, con lo scopo di trasformare la mia concezione del mondo in senso proletario.
Mi propongo di impegnarmi nella costruzione del PMLI nella provincia di Belluno e nel Veneto, di trovare nuovi adepti alla causa e di stringere i rapporti con i compagni delle altre province del Veneto.
Mi propongo di impegnarmi per radicarmi nelle lotte delle masse anche tramite la partecipazione attiva, ovunque vi siano le condizioni, alle loro organizzazioni e per diffondere la linea del Partito tra le masse.
Federico

 
 
"Il PMLI è la giusta scintilla che può scatenare l'esplosione rivoluzionaria dei giovani,,
"Voglio fare qualcosa di concreto per diventare finalmente un portavoce del proletariato e difendere i diritti e la causa"

Il PMLI è un Partito sincero, che punta alla causa socialista senza doppi fini, al contrario degli altri partiti borghesi, controllati dalla borghesia, che lavorano per lei e fanno solo i suoi interessi.
Da quel che ho potuto capire finora, leggendo le lettere che vengono inviate a "Il Bolscevico" e parlando col compagno dirigente delegato a seguirmi, al suo interno vige un ambiente quasi familiare, si ha l'impressione di conoscersi tutti da molto tempo.
è un partito attivo in tutta Italia e, nonostante le scarse risorse, i suoi militanti lavorano sodo per diffondere tra la gente, e farlo trionfare, il socialismo. Lo dimostra il fatto che si diffonde sempre più e che sempre più persone chiedono di potervi entrare a far parte.
è ben organizzato in tutte le sue istanze, dalla più importante alla più umile, e tutti svolgono il proprio compito, qualunque esso sia, con costanza e passione, consapevoli del fatto che ogni volantino consegnato, ogni dibattito organizzato, ogni apprezzamento ricevuto è un piccolo passo in meno verso il traguardo socialista.
Sia il Programma generale sia lo Statuto del Partito sono molto chiari, definiti e rendono bene l'idea di ciò che è il PMLI, cioè un Partito serio ed impegnato che punta al socialismo.
Danno specificate indicazioni per il lavoro dei suoi militanti, e rappresentano una sorta di appiglio per mezzo del quale qualunque militante del Partito può fugare i suoi dubbi e rinnovare il proprio personale entuasiasmo militante.
Tracciano il profilo del perfetto marxista-leninista e del sincero rivoluzionario e la struttura interna del Partito in modo chiaro e conciso.
La mia idea personale su PRC, PdCI e altri partiti e gruppi italiani che si dichiarano comunisti si rispecchia pienamente in quella del PMLI. Anch'essi appartengono alla borghesia, e lavorano per i suoi interessi; hanno lo scopo di illudere le masse proletarie e di allontanarle dalla giusta via della rivoluzione, facendole brancolare in un buio assoluto dopo averle illuse.
Purtroppo molta gente si fida di loro, e non si accorge di sbagliare strada.
Personalmente credo che un buon militante del PMLI abbia il dovere di indirizzare queste persone sulla giusta via, quella dell'autentico marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
Desidero ardentemente entrare nel PMLI per fare finalmente qualcosa di concreto dal punto di vista politico, per diventare finalmente un portavoce del proletariato e difenderne i diritti e la causa dagli sciacalli borghesi, affamatori della povera gente ed al tempo stesso affamati di soldi. Sono pronto a dare il mio aiuto, seppure modestissimo, alla causa socialista.
Dato che sono giovane, sono pronto a diffondere il socialismo soprattutto fra i miei coetanei, che purtroppo vengono spesso visti come individui senza interessi e superficiali. Assicuro che per la maggioranza dei casi non è così. I giovani d'oggi hanno un potenziale rivoluzionario enorme, che è stato momentaneamente spento dalla presente dittatura borghese. Il PMLI in questo caso è la giusta scintilla che può scatenare l'esplosione.
Comunque sono pronto ad assolvere qualunque incarico che il Partito voglia assegnarmi, com'è scritto nello Statuto.
Purtroppo non dispongo di molti mezzi materiali. Ma per il socialismo sono disposto a tutto; il mio bisogno quasi fisiologico di socialismo è troppo grande per essere fermato da futili impedimenti, sia materiali sia di altro tipo.
Questo è ciò che ho da offrire al Partito. Non è molto, lo so, ma spero che lo riteniate sufficiente.
Alvise

 
"Il PMLI è l'unico Partito che rappresenta il proletariato italiano,,
"Intendo agire sotto la direzione del Partito per abbattere la dittatura neofascista e attuare la rivoluzione"

Credo che il PMLI sia l'unico Partito che rappresenta il proletariato italiano e l'unico in grado e con la voglia di attuare e combattere per la rivoluzione socialista in Italia.
Credo inoltre che sia strutturato in modo chiaro, conciso, fin nei suoi piccoli particolari.
L'ho trovato molto disponibile ad ascoltarmi, aperto e quasi familiare.
Sia lo Statuto che il Programma del Partito sono molto chiari, delineano bene l'obiettivo e come raggiungerlo. Rappresentano una giusta "retrovia" che ogni militante dovrebbe seguire al fine di far trionfare il socialismo in Italia.
Lo Statuto del Partito mi ha particolarmente colpito in quanto strutturato in modo chiaro e definito.
Credo che sia il PRC che il PdCI, a maggior ragione quest'ultimo, non possono definirsi comunisti, essi infatti non hanno né la voglia né la forza di abbattere il capitalismo e appoggiare la rivoluzione socialista in Italia. I loro dirigenti sono borghesi "travestiti" da comunisti che agiscono per gli interessi della borghesia.
Il motivo principale della mia richiesta a essere membro del PMLI è voler appoggiare la rivoluzione socialista in Italia e dare il mio contributo, seppur modesto, a indirizzare le masse popolari verso il socialismo.
Intendo collaborare e agire sotto la direzione del Partito per abbattere la dittatura neofascista e attuare la rivoluzione assolvendo qualunque incarico assegnatomi dal Partito.
Intendo diffondere l'ideologia socialista nella mia città.
Carlo

7 settembre 2005