Da parte dell'Organizzazione di Viggiù (Varese), di Ravenna e della Cellula "Stalin" della provincia di Catania
Tre interventi emblematici di istanze di base del PMLI dal Nord al Sud

 
Alla Commemorazione di Mao del 12 settembre 2010 sono intervenuti, ciascuno per due minuti, 28 delegati delle Istanze di base del PMLI, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia, per leggere i saluti delle rispettive Istanze.
Di questi saluti ne abbiamo selezionati tre che ci sembrano i più emblematici. Uno dell'Organizzazione di Viggiù (Varese), uno dell'Organizzazione di Ravenna, uno della Cellula "Stalin" della provincia di Catania.
Il primo saluto, presentato dal giovane compagno operaio Alessandro Frezza, è una brillante sintesi del rapporto del PMLI con il pensiero di Mao, della linea politica interna ed estera del PMLI, un modello dell'esercizio della critica e dell'autocritica e una forte manifestazione del coraggio marxista-leninista.
Il secondo, presentato dal compagno pensionato Franco Melandri, è una forte testimonianza dell'indomita indole dei marxisti-leninisti che non si fanno condizionare in niente, nemmeno da gravi problemi di salute, e della fermezza del PMLI nel combattere il revisionismo moderno.
Il terzo, presentato dal compagno pensionato Sesto Schembri che ha salvato la Cellula della provincia di Catania smascherando il Segretario come incorreggibile individualista e opportunista di destra, specie in campo sindacale, rimarca la necessità di studiare il pensiero di Mao per acquisire la concezione del mondo proletaria e di applicarlo nella lotta contro il capitalismo e il governo del neoduce Berlusconi e nella realtà concreta in cui operiamo.
Leggendo questi interventi le lettrici e i lettori de "Il Bolscevico" non membri del PMLI possono farsi un'idea più concreta dei militanti del Partito, e, magari prendere esempio da loro per diventare anch'essi dei marxisti-leninisti. Ne gioverebbe la lotta di classe e la nobile causa del proletariato e del socialismo.

 
SALUTO DELL'ORGANIZZAZIONE DI VIGGIÙ (provincia di Varese)

Care compagne, cari compagni,
rivolgo a nome dell'Organizzazione di Viggiù del PMLI un caloroso saluto a tutti i presenti qui oggi per la celebrazione del 34° Anniversario della scomparsa del grande maestro Mao Zedong.
È dovere rivoluzionario di ogni marxista-leninista tenere viva la sua memoria e il suo pensiero, applicandolo alla nostra realtà, alle nostre lotte immediate e future.
Per noi il pensiero di Mao rappresenta la stella polare nella rotta verso il socialismo, senza di esso rischieremmo di naufragare nel revisionismo, nel pacifismo e nel riformismo, tutte forme di lotta borghesi, usate dai partiti falsi comunisti come PRC, PDCI, PCL. Oppure rischieremmo di cadere nell'ultrasinistrismo spontaneista e anarcoide.
Il pensiero di Mao è fondamentale per il Partito per comprendere il mondo che ci circonda, per analizzarne l'attualità in chiave proletaria rivoluzionaria, per portare fino in fondo una vera e giusta lotta anticapitalista e antimperialista.
Un fulgido esempio sull'attualità degli insegnamenti di Mao può venire dal martoriato Afghanistan da anni occupato dalle forze imperialiste della Nato. Le illuminanti parole di Mao che descrivevano l'imperialismo come "Una tigre di carta" si sono dimostrate "drammaticamente" vere per le forze di occupazione imperialiste che si vedono sconfitte politicamente e militarmente da una resistenza afgana in continuo rafforzamento. Nonostante la potenza militare e tecnologica dei loro eserciti, gli imperialisti si devono mettere bene in testa che un popolo che lotta per la propria libertà e indipendenza è invincibile!
Anche l'appoggio alla Repubblica islamica dell'Iran in chiave antimperialista segue la linea marxista-leninista del fronte unito contro il nemico principale, in questo caso l'imperialismo. Da sottolineare che in questa battaglia contro l'imperialismo che dopo Iraq e Afghanistan punta a sottomettere la repubblica islamica, il PMLI è l'unico partito in Italia che appoggi questo paese e il suo governo, non facendosi imbambolare e intossicare dalla propaganda razzista e islamofobica dei media e dei politici asserviti all'imperialismo.
I partiti della sinistra "borghese", inclusi quelli che si definiscono comunisti, da bravi socialdemocratici hanno calato le braghe e sono diventati i docili cagnolini della grande borghesia monopolistica nell'azione di inganno delle masse, soprattutto di sinistra per fargli accettare una futura nuova guerra di rapina. Qui si può vedere l'abissale differenza tra chi segue il marxismo-leninismo-pensiero di
Mao e analizza il mondo secondo questo pensiero, appoggiando i veri amici per attaccare i veri nemici sia in politica interna che estera, e chi persegue il revisionismo e gli interessi del nemico di classe.
A livello locale il Partito ha svolto un discreto lavoro politico, anche se molto ancora c'è da fare e molte sono le lacune che i marxisti-leninisti di Viggiù e di Varese devono colmare, partendo da un più profondo studio sui problemi delle masse nel territorio che con autocritica finora è stato affrontato con troppa, troppa superficialità!
Nell'insieme se esaminiamo tutto il 2010 il PMLI a Viggiù ha avuto, partendo dalla campagna elettorale astensionista, un buon riscontro tra le masse, con le presenze in piazza che si trattasse di uno sciopero o una ricorrenza come il 25 Aprile, di volantinaggi davanti alle fabbriche, iniziativa quest'ultima molto positiva che i compagni di Varese e provincia riproporranno anche nel caldo autunno di lotte che ci aspetta, in modo da portare la voce del Partito direttamente agli operai all'interno delle fabbriche.
La semina marxista-leninista ha dato dei frutti molto buoni. Ha portato nuovi giovani compagni ad avvicinarsi al Partito e a collaborare con esso. Inoltre il buon lavoro in piazza ha fatto sì che il Partito sia ben visto e apprezzato dalle masse, che giorno dopo giorno esprimono una crescente simpatia verso il PMLI.
Di questa simpatia crescente se ne sono accorte anche le "forze dell'ordine" che in più di una occasione hanno cercato di ostacolare i marxisti-leninisti nel loro lavoro politico. Ma hanno fatto male i loro calcoli, non sanno che più attaccano un marxista-leninista e più esso si rafforza nel carattere e nella tempra politica, forte delle parole del compagno Mao il quale dice: "È bene se siamo attaccati dal nemico, poiché ciò dimostra che abbiamo tracciato una netta linea di demarcazione tra il nemico e noi. È ancora meglio se il nemico ci attacca con violenza e ci dipinge a fosche tinte e senza un'ombra di virtù, poiché ciò dimostra che non solo abbiamo tracciato una netta linea di demarcazione tra il nemico e noi, ma abbiamo anche riportato notevoli successi nel nostro lavoro".
È chiudendo con questa frase del Grande Timoniere che voglio gridare:
W il compagno Mao!
W il PMLI!
Coi Maestri vinceremo!
 
SALUTO DELL'ORGANIZZAZIONE DI RAVENNA

Care compagne e cari compagni,
anche quest'anno sono qui alla Commemorazione del nostro grande Maestro, compagno Mao, in rappresentanza dell'Organizzazione di Ravenna.
Purtroppo in questo periodo ho un problema di salute, che mi ha impedito di svolgere in parte il mio lavoro di militante del PMLI.
Ma ho voluto essere presente oggi qui a Firenze perché ritengo sia importante questa manifestazione, oltre che per il significato politico, anche perché è un'occasione per tutti i compagni e i simpatizzanti per conoscersi, scambiarsi le idee e socializzare.
Far parte di questo nostro Partito, o almeno esserne vicino come simpatizzanti credo sia fondamentale per ogni comunista, perché il marxismo-leninismo-pensiero di Mao è l'essenza del pensiero rivoluzionario che porterà il proletariato alla riscossa.
Il compagno Mao, nostro grande Maestro, ha indicato con le sue parole e i suoi scritti la strada per combattere il revisionismo borghese fatto di illusioni nefaste.
Il revisionismo è il pericolo maggiore per le masse e per la classe operaia. Ne abbiamo un esempio lampante guardando la storia del PCI di Gramsci e Togliatti.
Il pensiero del compagno Mao è la nostra colonna portante della lotta contro questa deriva revisionista.
Il PMLI, seguendo gli insegnamenti del grande Maestro Mao, saprà condurre le masse alla vittoria per l'Italia unita, rossa e socialista.
Io in questo momento sto combattendo la mia battaglia contro la malattia, forse sarà lunga e ardua, ma il pensiero di quanto è stata lunga e ardua la lunga Marcia del compagno Mao e dei comunisti cinesi mi aiuterà sicuramente a vincere.
Concludo con la speranza di tornare presto a svolgere integralmente il mio lavoro per il nostro Partito.
Viva Mao!
Viva il PMLI!
Coi Maestri vinceremo!
 
SALUTO DELLA CELLULA "STALIN" DELLA PROVINCIA DI CATANIA

Da parte della Cellula "Stalin" della provincia di Catania, un saluto e un abbraccio al compagno Giovanni Scuderi e ai compagni cofondatori del Partito, alle compagne e ai compagni del Comitato centrale e alle compagne e compagni riuniti per commemorare Mao Zedong nel 34° Anniversario della scomparsa.
Il modo migliore per ricordare il grande Maestro del proletariato internazionale è quello di applicare il suo pensiero e i suoi insegnamenti creativamente nella realtà del nostro Paese, nell'Italia capitalista e imperialista, nel regime neofascista berlusconiano.
Che dire di Mao? I suoi insegnamenti sono una risorsa per tutti noi, per il proletariato e i popoli oppressi di tutto il mondo. Egli ha saputo applicare creativamente il marxismo-leninismo nella realtà cinese, una nazione colonizzata e semifeudale dove ha condotto una lotta di liberazione vittoriosa contro i colonizzatori e una rivoluzione di Nuova Democrazia fino ad arrivare al socialismo instaurando la dittatura del proletariato, portando avanti la lotta contro il revisionismo moderno e il suo capofila Krusciov, le deviazioni di destra e di "sinistra".
Avendo individuato dentro il PCC gli elementi revisionisti borghesi che andavano contro il socialismo e la dittatura del proletariato, ha dato vita con il suo acume marxista-leninista alla Grande rivoluzione culturale proletaria, la giusta via per edificare il socialismo e difendere il potere politico del proletariato.
Mao ci ha insegnato la concezione proletaria del mondo e fatto chiarezza sulle due culture, quella proletaria e quella borghese. In sintesi la nostra esistenza politica, quella del nostro Partito, la dobbiamo al grande Maestro del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e noi dobbiamo applicare i suoi insegnamenti nella nostra realtà, come il Partito ha fatto fedelmente.
Oggi nella lotta contro il neoduce Berlusconi indicandolo come il nuovo Mussolini fin dalle sue apparizioni nella scena politica italiana, mentre i partiti revisionisti falsi comunisti non accettavano questa analisi di Berlusconi, che è espressione della P2 di Licio Gelli e delle tendenze reazionarie del capitalismo italiano basate sulle nuove logiche di mercato mondiale e l'attacco alle condizioni di vita delle masse popolari. Vedi il precariato, il lavoro a termine, la disoccupazione, l'interventismo, il federalismo, il razzismo, il presidenzialismo, l'attacco al contratto nazionale di lavoro e alle condizioni di vita del proletariato.
È in questo contesto che il Partito si muove con la sua linea politica in difesa delle condizioni di vita della classe operaia, con una politica di fronte unito, con il lavoro sindacale, con il sostegno alla Fiom, con il movimento di lotta per l'acqua pubblica, dando un forte contributo alla raccolta delle firme per i tre ferendum.
Che dire di Catania? La situazione attuale è un disastro dal punto di vista economico e sociale. La disoccupazione giovanile è una delle più alte d'Italia, si emigra al Nord e all'estero, le poche fabbriche esistenti se non chiudono, tengono sotto ricatto i lavoratori facendo aumentare la produttività, le periferie sono abbandonate a se stesse. La mafia e la delinquenza comune la fanno da padrone, si spara per strada e di recente si sono avuti due morti per scambio di persona e una studentessa mentre usciva dall'università è stata colpita e ferita gravemente.
E la giunta comunale di "centro-destra" e il podestà Stanganelli che fanno? Sono al servizio della borghesia catanese, come i palazzinari che hanno deturpato con la speculazione edilizia la città, vedi piazza Europa dove volevano fare un centro commerciale, con garage sotterraneo nel cuore della città; è dovuta intervenire la magistratura che ha fermato i lavori. Di questi episodi ce ne sono tanti.
Agli ex operai della Cesame (fabbrica di sanitari) con circa 300 licenziati nel 2005, poi messi in cassa integrazione, la giunta provinciale e il sindaco Stanganelli avevano promesso di impiegarli in provincia e nel comune, promesse che non sono state rispettate. Gli operai il 2 settembre hanno protestato occupando la stanza del sindaco e per tutta risposta sono state fatte intervenire la polizia e la digos. A Catania giornalmente ci sono proteste di tutte le categorie.
Poi c'è lo scandalo dei servizi sociali con appalti truccati alle spalle dei poveri, anziani e disabili. Arrestati in 16, altri 52 indagati fra cui il podestà Stanganelli. Di fronte a questa realtà che fa la "sinistra" borghese? Si isola e snobba le rivendicazioni delle masse popolari perché alle elezioni giustamente si astengono e non votano per loro.
Catania è una città "ca vughi", si diceva già nel '68, cioè che bolle ed è piena di contraddizioni di classe. In questa situazione il PMLI può intervenire efficacemente applicando il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la sua linea politica, ed è quello che come Cellula "Stalin" stiamo facendo sia a Catania che in provincia.
Gloria eterna a Mao!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

15 settembre 2010