Quando il governatore della Puglia istituì le "ronde anti fannulloni" modello Brunetta
Le imprese antioperaie del candidato Vendola

Dopo aver rivinto le primarie del PD, il trotzkista Nichi Vendola, governatore uscente della Puglia, ha ripreso a battere in lungo e in largo la sua regione alla caccia dei voti necessari per assicurarsi un secondo mandato. Da buon opportunista, viste le nefaste conseguenze della crisi capitalistica, Vendola cerca ancora una volta di ingannare le masse presentandosi come il paladino dei diritti dei lavoratori e a parole si schiera al fianco degli operai costretti a salire sui tetti delle fabbriche per far sentire la loro protesta in difesa del posto di lavoro.
In realtà all'anticomunista Vendola non interessa un bel niente dei diritti e delle condizioni dei lavoratori. Lo conferma il fatto che proprio lui l'anno scorso decise di prendersela coi lavoratori pubblici dando piena attuazione al processo di riforma dell'organizzazione della Regione con l'istituzione del nucleo ispettivo contro i "fannulloni" dedito "allo svolgimento dell'attività di vigilanza delle prestazioni di lavoro".
In pratica si tratta dell'istituzione di vere e proprie "ronde per i dipendenti" costretti a lavorare col fiato sul collo di un corpo scelto di nove uomini, in servizio tra i corridoi e le sedi distaccate, che spiano e controllano "il lavoro e l'efficienza degli impiegati pubblici".
L'ufficio è entrato in funzione prima dell'estate scorsa con nove impiegati selezionati con un avviso interno. Istruiti a compiere quotidiane ispezioni a sorpresa nelle 140 sedi regionali; controllano il lavoro dei loro ex colleghi e, in caso di anomalie legate all'assenteismo o al mancato svolgimento dei doveri d'ufficio, devono relazionare alla direzione del Personale che adotterà i provvedimenti disciplinari che riterrà più opportuni.
Una persecuzione in piena regola e una pubblica umiliazione a cui i dipendenti, dopo quattro mesi di blitz ininterrotti, avevano deciso di ribellarsi sottolineando fra l'altro che: "I dipendenti regionali chiedono che si ponga fine a questa irrituale misura di controllo, vessatoria, frustrante ma soprattutto iniqua. L'auspicio è che questa misera storia di ronde per controllare i lavoratori regionali venga azzerata quanto prima".
Sprezzante la replica dell'assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini che addirittura ha rilanciato: "Mi auguro che la vicenda non venga strumentalizzata politicamente. Il contrasto all'inefficienza della macchina amministrativa non è e non deve passare per una prerogativa di Brunetta e del centrodestra".
Come dire: la squadra del governatore Vendola è molto più brava di Brunetta nel reprimere i "fannulloni"!

10 febbraio 2010