Respingendo al mittente il libercolo forzista che esalta Berlusconi
Il vescovo Bettazzi: "il programma del governo è quello della P2"


Il vescovo emerito di Ivrea, Luigi Bettazzi, ha aggiunto la sua voce autorevole a quella dei tanti ecclesiastici che hanno respinto con sdegno al mittente il libercolo di Forza fascisti che il neoduce Berlusconi ha fatto stampare in decine di migliaia di copie e inviare a 26 mila parrocchie per chiedere il voto dei cattolici.
Il libercolo, con lettera accompagnatrice del "coordinatore" e leccapiedi Sandro Bondi, si intitola "I frutti e l'albero, cinque anni di governo Berlusconi letti alla luce della dottrina sociale della Chiesa", e come recita il titolo è tutta una sfacciata esaltazione di ciò che ha fatto il governo neofascista Berlusconi a favore della chiesa, per passare all'incasso dei voti cattolici il prossimo 9 aprile. Tra i "regali" alla chiesa di cui il neoduce si vanta nel libello troviamo, tanto per capirci, la "difesa dell'identità cristiana della scuola", la legge per assumere tutti gli insegnanti di religione precari, il riconoscimento delle scuole paritarie, l'esenzione Ici a oratori, enti ecclesiastici e non profit, la bocciatura del divorzio veloce, la legge sulla fecondazione assistita e il boicottaggio del referendum abrogativo, l'indagine parlamentare sulla 194, la legge fascista sulle droghe, le "missioni di pace nel mondo" come in Iraq e Afghanistan, e così via.
Bettazzi respinge l'abbraccio peloso di Berlusconi ai credenti per carpire i loro voti, e ne smaschera il carattere strumentale e demagogico ricordando qual è il vero marchio che porta impresso il suo governo neofascista: "A leggere quello che proponeva molti anni fa il Gran Maestro della loggia massonica P2, loggia sconfessata dalla stessa Massoneria, si dovrebbe invece concludere che la politica dell'attuale governo si è modellata su quel programma più che sulla dottrina sociale della Chiesa", ribatte infatti il vescovo di Ivrea e presidente di Pax Christi sul settimanale dei padri dehoniani, "Settimana", invitando a proposito del voto a diffidare "di chi si atteggia a difensore della fede, mentre in realtà è al servizio dei propri interessi".
La denuncia di Bettazzi si aggiunge alle numerose proteste che l'invio dell'opuscolo di Forza fascisti ha suscitato nella base cattolica più cosciente e sensibile. Come la lettera, pubblicata dall'agenzia religiosa Adista, con cui due suore comboniane hanno rispedito al mittente l'opuscolo forzista, scandalizzate perché in esso si sostiene che il governo Berlusconi ha fatto leggi ispirate al vangelo: "Di quali leggi si parla? - chiedono le due religiose - quelle per gli immigrati? O quelle che tutelano i ricchi davanti alla giustizia? O ancora altre che sono il rovescio del comando divino che dice di spartire il pane con l'affamato, il vestito con l'ignudo, la casa con il povero senza tetto"?
Lo stesso hanno fatto alcuni preti molisani, con una lettera pubblicata sempre da Adista, in cui respingono l'opuscolo berlusconiano denunciando che è paradossale "sostenere che il governo si è ispirato alla dottrina sociale della Chiesa dopo aver appoggiato una guerra insensata, varato una riforma fiscale che agevola i redditi medio-alti, distrutto con le leggi ad personam la cultura della legalità".

29 marzo 2006