Testo del volantino diffuso dal PMLI alla manifestazione nazionale del 2 ottobre contro il ponte sullo Stretto
Uniamoci contro il Ponte e i governi Berlusconi e Lombardo che lo vogliono!

A pochi mesi dall'apertura del primo cantiere sulla sponda calabrese, a Cannitello, anche in provincia di Messina, fra Ganzirri e Torre Faro, sono spuntate alcune trivelle per completare gli studi geologici necessari per la stesura del progetto definitivo della disastrosa opera del Ponte, segno che né il neoduce Berlusconi, né l'imbroglione e falso meridionalista Lombardo con la sua mostruosa ammucchiata di governo che comprende fascisti ripuliti e PD, intendono retrocedere su quest'opera inutile, pericolosa, dannosa e faraonica che altro non farà se non incrementare la grande speculazione edilizia e finanziaria mafiosa e il clientelismo più spudorato. Anzi proprio Lombardo ha posto come condizione per la fiducia votata al neoduce il 29 settembre l'ottenimento del Ponte e l'ulteriore cementificazione della Sicilia. Anche per questo il governo Lombardo va spazzato via!
L'impatto ambientale, lavorativo, urbanistico e sociale del Ponte sarebbe enorme: basti pensare allo sbancamento di 9.000.000 metri cubi di terreno, alla perdita di migliaia di posti di lavoro, alle migliaia di famiglie in Sicilia e Calabria che dovranno essere trasferite. Mentre la situazione dei trasporti in Sicilia e Calabria è al collasso: mancano i soldi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete ferroviaria, stradale e autostradale che letteralmente cade a pezzi. L'opera verrebbe, inoltre costruita su un territorio fortemente sismico e con un alto rischio idrogeologico, come dimostrano le frane di quest'inverno.
I marxisti-leninisti siciliani approvano la piattaforma rivendicativa della Rete "No Ponte":
1) messa in sicurezza del territorio;
2) ammodernamento del sistema viario;
3) potenziamento e ammodernamento della flotta marittima pubblica;
4) rifacimento delle condotte dell'acqua e gestione pubblica come bene comune non alienabile;
5) allestimento dei servizi essenziali fondamentali in ogni territorio, a partire da quelli sanitari.
Il PMLI ribadisce ciò che da anni va ripetendo: bisogna assolutamente cancellare il megaprogetto del Ponte e destinare gli investimenti previsti per potenziare e modernizzare i trasporti, ferroviari, marittimi, viari e aerei della Sicilia e della Calabria, per mettere in sicurezza dal rischio sismico tutti gli edifici a partire da quelli pubblici, come scuole e ospedali e a risanare il dissesto idrogeologico di Sicilia e Calabria.
Le masse popolari devono avere l'ultima parola sugli investimenti pubblici e il controllo su tutte le fasi della costruzione delle opere pubbliche (ospedali, scuole, servizi sociali, ecc.). Le istituzioni borghesi sono alla mercé della mafia e solo il controllo popolare può garantire il rispetto delle procedure di costruzione ed evitare enormi danni e possibili tragedie.
Che gli operai, i lavoratori, le masse popolari e tutte le forze politiche, sindacali, sociali, culturali e religiose democratiche e antimafiose si mobilitino e si uniscano in un grande movimento per impedire la realizzazione del Ponte!
Dobbiamo obbligare il governo Berlusconi a cambiare linea sul Mezzogiorno. E questo si può ottenere solo se i sindacati dei ferrovieri, dei marittimi, degli aeroportuali sosterranno la lotta contro il Ponte, se necessario proclamando lo sciopero generale per l'abrogazione del progetto.
Lottiamo uniti contro il Ponte!
Abbattiamo il governo del neoduce Berlusconi!
Spazziamo via la mostruosa ammucchiata governativa di fascisti e PD guidata dell'imbroglione e falso meridionalista Lombardo!
Per L'Italia unita, rossa e socialista!

Partito marxista-leninista italiano - Sicilia

29 settembre 2010